Iniziativa di solidarietà a Eboli: Cibo invenduto alle persone bisognose

Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Un nobile gesto che può attivare una rete di solidarietà territoriale”.

Cibo invenduto alle persone bisognose. Ogni giovedì e domenica Sarà il Ristorante Edo Edo ad alimentare l’iniziativa di solidarietà promossa dall’Amministrazione e dalla cooperativa “Astronave a Pedali 167”.

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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – L’Amministrazione Comunale, insieme alla cooperativa sociale “L’Astronave a pedali 167”, ha avviato una attività di sostegno alle fasce più deboli della popolazione.

Ogni giovedì e domenica sera, Luigi Fusco, direttore del ristorante Edo Edo, mette da parte il cibo invenduto di fine giornata per donarlo a chi ha più bisogno.

L’iniziativa è partita da qualche settimana; Raffaele Leso, presidente della cooperativa sociale, si reca all’Outlet Cilento Village, per ritirare gli alimenti in eccedenza, che sistemati con cura  in appositi contenitori,  giungono a coloro che vivono in condizione svantaggiata.

Un gesto di solidarietà alimentare che l’Amministrazione intende promuovere per sostenere singoli e famiglie in difficoltà, combattere gli sprechi, educare ad un uso più attento delle risorse.

Martino Melchionda
Martino Melchionda

Sono rimasto colpitodichiara Raffaele Lesodalla disponibilità del signor Fusco. I cibi vengono poi distribuiti alle famiglie che ci vengono indicate in specifici elenchi forniti dall’ufficio Politiche Sociali dell’Ente”.

Abbiamo immediatamente accoltodichiara l’assessore alle Politiche sociali Annarita Brunola proposta  di chi si è spontaneamente reso disponibile a donare il cibo invenduto a chi vive condizioni di disagio. In questo periodo di crisi, persone singole e intere famiglie affrontano problemi economici, con un piccolo ed encomiabile gesto si offre un grande aiuto a chi ha bisogno,  promuovendo al tempo stesso uno stile di vita sostenibile e solidale”.

A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: Merci non più adatte al commercio, ma assolutamente sane e commestibili giungono, grazie al nobile gesto di solidarietà,  nelle case di chi ha bisogno.

Si tratta di una iniziativa che offre un grande aiuto a chi vive condizioni di disagio, che può diventare un valido esempio per attivare una vera e propria rete territoriale di solidarietà, e sensibilizzare tutti sull’importanza di  essere solidali verso le fasce più deboli della popolazione”.

Eboli, 2 febbraio 2014

7 commenti su “Iniziativa di solidarietà a Eboli: Cibo invenduto alle persone bisognose”

  1. L’iniziativa è talmente lodevole da sembrare superfluo qualsiasi altro commento,un bisogno non solo economico ma sopratutto etico non sprecare il cibo.
    Io mi soffermo solo su un dato preoccupante,che oltre il 50%(59 per la precisione,quasi 6 su 10) degli italiani ha consumato almeno una volta nell’ultimo anno cibi con scadenza passata da una settimana,Dopo la data indicata sulle confezioni, si verificano alterazioni chimiche,e microbiologiche che modificano le caratteristiche nutrizionali,e le conseguenze sono pure nelle logiche alterazioni organolettiche del prodotto, e che a volte sono anche pericolose per la salute.

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  2. Prima crea le condizioni per la desertificazione economica del paese, gettando nella disperazione molte famiglie, e poi si congratula con chi cerca di aiutare le sue stesse vittime.
    Se fossi un grillino lo definirei “faccia di cu…” ma sono un signore e mi astengo

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    • UN CLASSICO SRAGIONAMENTO EBOLITANO:
      appioppare a Melchionda la crisi economica è un classico atteggiamento italiota,dove il singolo è la speranza o il singolo è la colpa di tutti,gli italiani hanno sempre cercato l’uomo forte per delegare i problemi e poi quando questi va in disgrazia addebitargli le colpe,come al centro cosi nelle periferie.
      LA CRISI ECONOMICA E’ PRIMA MONDIALE POI CONTINENTALE E SCENDENDO DI GRADO SINO ALLE NOSTRE ZONE,LA IL NESSO EZIOLOGICO PARTE DA LONTANO,DALLA INCAPACITA’ DEGLI OPERATORI ECONOMICI DI CONSORZIARSI IN TEMPO,AVVINTI IN GELOSIE PERSONALI,L’AMORE DEL ‘EBOLITANO PER TUTTO QUELLO CHE E’ “FORESTIERO”,DUNQUE UNA TENDENZA PEDISSEQUA A SPENDERE NEI COMUNI LIMITROFI.
      LE GDO HANNO EVIDENZIATO SOLO UN MOMENTO COMATOSO DEL COMMERCIO CITTADINO,IN ALTRE AREE COESISTONO IL DETTAGLIO CLASSICO INSIEME AI CENTRI COMMERCIALI,E POI GLI ANNO 80 E I SUOI SPRECHI AD OGGI CI PORTANO IL CONTO DI TEMPO PERSO,SOLDI E SPERANZE SPRECATE IN SINGOLI CLIENTELISMI…I NODI SII SA VENGONO AL PETTINE,ALLA TESTA DELL’ITALIA DALLA CORTA MEMORIA

  3. La città di Eboli, rispetto alle realtà vicinore, sta soffrendo più di altre questa crisi poiché chi l’ha amministrata non è stato capace di creare le condizioni per una svolta (almeno provarci). Ci si è acconentati di fiacchi tentativi di rilancio senza crederci veramete. Se all’imbecillità di certa mentalità di commerciante si affianca una politica favorevole alla grande distribuzione senza dedicare analoga attenzione alle attività di vicinato (e i risultati sono sotto gli occhi di tutti) mi dite se questo è “SRAGIONAMENTO EBOLITANO”? Ma può darsi che tutto questo possa essere prodromico a qualcosa di nuovo, così come diceva il grande fisico Albert Einstein:
    “La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso. La creatività nasce dall’angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”

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    • CRISI IN GIAPPONESE NEI CARATTERI NIPPONICI VIENE TRADOTTA CON OPPORTUNITA’,MA LE OPPORTUNITA’ DEBBONO ESSERE COLTE DA TUTTI,EBOLI SONO I CITTADINI,GLI AMM.RI SONO LORO DELEGATI,NEL BENE E NEL MALE SI ASSUMONO LE RESPONSABILITA’ GLI ELETTORI.
      Albert Einstein,DICEVA PURE CHE :”L’unica vera conoscenza consta nell’esperienza”:
      LA MIA/NOSTRA ESPERIENZA RIMANE L’UNICA FONTE DI SPECULAZIONE MENTALE CHE CI PERMETTA DI NON VEDERE UNA REALTA’ DISTORTA
      I COMUNI VICINIORI BATTIPAGLIA IN TESTA E’ STATA COMMISSARIATA 4 VOLTE IN VENTI ANNI,NON HA UN PIANO REGOLATORE DA LUSTRI,LE FABBRICHE CHIUDONO,ALCATEL PAIFetc,NON VEDO SVILUPPO,OPERE PUBBLICHE DA SOTTOLINEARE, E NULLA DI INVIDIABILE.
      I MIEI AMICI COMMERCIALISTI SI LAMENTANO DELLE MANCHEVOLEZZE DEI LORO PUBBLICI AMMINISTRATORI ARRIVANDO A DIRE CHE DA DECENNO NON “SONO AMMINISTRATI”,COME VEDI L’ERBA DEL VICINO…
      SMETTIAMOLA DI COMPORTARCI COME SFIGATI,E CERCHIAMO DI CRESCERE COME PERSONE!!!!
      SE NON USCIAMO DAL PIAGNISTEO CRONICO,E VEDIAMO LA REALTA’ NEL SUO ESSERE OGGETTIVO,SENZA ORPELLI OD AGGETTIVI MORREMO DI INEDIA!

  4. @Blazer67
    sono in pieno accordo con quello che dici ma purtroppo, forse sbagliando, sono un tipo pragmatico:
    1) esiste un problema
    2) mi adopero per risolvere il problema
    3) non riesco a risolvere il problema
    4) o cambio strategia o cambio lavoro.
    Io mi arrabbio non perchè sono il solito ebolitano che si lamenta sempre ma perché vedo che questi signori stanno praticando sul MIO paese un accanimento terapeutico senza sapere dove mettere le mani o agendo a tentoni o “a spizzichi e mozzichi” senza una strategia di più ampio respiro. I miei figli, i tuoi figli e nipoti non meritano di vivere in un luogo così maltrattato. Costoro hanno una visione miope delle cose e quando guardano lontano lo associano solo ad una cosa: cementificazione.
    Ci meritiamo di meglio, questo è sicuro, ma i migliori non voglio scendere in campo per pigrizia o per paura lasciando campo libero ai lanzichenecchi (non tutti sono così, ovviamente). Ma, come dicevi, l’altra vera domanda da porsi è questa: sono veramente gli ebolitani intenzionati a voltar pagina?

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  5. BRAVO,IL GUAIO E’ CHE ABBIAMO UNA “ONE DIRECTION”,QUINDI LE ALTERNATIVE NON ALBERGANO SUL NOSTRO TERRITORIO,CAMBIARE MENTALITÀ’ PER CAMBIARE LA SOCIETA’…IL MONDO CORRE E NON CI ASPETTA!

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