Napolitano commemora il 70° anniversario delle Fosse Ardeatine

70° anniversario delle Fosse Ardeatine: “La pace non è un regalo, è una conquista. E noi la dobbiamo all’unità europea”.

Il Presidente Napolitano: “Settant’anni dopo questa giornata assume dunque un significato di pace grazie all’unità europea e innanzitutto al sacrificio di combattenti e di martiri come quelli delle Fosse Ardeatine”.

Giorgio-Napolitano-70-Fosse-ardeatine.
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto al Mausoleo Ardeatino alla cerimonia commemorativa del 70° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il Capo dello Stato, accompagnato dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha deposto una corona sulla lapide che ricorda i martiri dell’eccidio.

Dopo il saluto di Rosina Stame, Presidente dell’Anfim, Aladino Lombardi, segretario generale dell’Anfim, ha letto i nomi delle vittime della strage: da Agnini Ferdinando a Zironi Augusto. Hanno fatto seguito la preghiera cattolica officiata dall’Ordinario Militare per l’Italia, Mons. Santo Marcianò e la preghiera ebraica, officiata dal Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni.

Al termine il Capo dello Stato Napolitano ha reso omaggio alle vittime dell’eccidio all’interno del Sacrario e ha risposto alle domande di alcuni giornalisti sul significato di questa giornata e sul risultato delle elezioni in Francia.

“Questa giornata – ha risposto il Capo dello Stato Napolitano – assume il significato di un memento terribile e incancellabile: settant’anni sono un grosso anniversario. Sono stato la scorsa settimana a Cassino per ricordare altre giornate terribili.

Bisogna sempre saper ricordare – prosegue Napolitano – che la pace non è un regalo o addirittura un dato scontato, è una conquista e, per quello che riguarda il nostro e gli altri paesi europei, è una conquista dovuta precisamente a quella unità europea, a quel progetto europeo che oggi troppo superficialmente, da varie parti, si cerca di screditare e di attaccare.

Settant’anni dopo – aggiunge Giorgio Napolitano – questa giornata assume dunque un significato di pace grazie all’unità europea e innanzitutto al sacrificio di combattenti e di martiri come quelli delle Fosse Ardeatine.

Bisogna sempre ricordare a tutti – Napolitano alla domanda che chiedeva di commentare il risultato delle elezioni francesi Napolitano risponde lapidario – quello che si è vissuto in Italia e in Europa e non si può giocare con posizioni che tendono a screditare il nostro patrimonio di lotte per la libertà”.

Roma, 24 marzo 2014

1 commento su “Napolitano commemora il 70° anniversario delle Fosse Ardeatine”

  1. Bene ha detto il Presidente,la pace non è un diritto quesito,ma una conquista che va difesa e non data per scontata,l’Europa ha garantito questo in 70 anni quasi e l’eccidio delle Ardeatine rappresenta l’esempio lampante dell’abominio nazi-fascista tutt’ora viscidamente presente, in partiti e movimenti nel continente e non solo.Battiamoci per la costituzione degli Stati Uniti d’Europa, non per l’abolizione dell’Euro!
    Un esempio:L’Euro è stato gestito male principalmente dall’Italia. I prezzi qui sono aumentati per furbizia non gestita. Ricordi quando si andava in Francia e tutto costava MOLTO di più che in Italia? Allora gli stranieri venivano in Italia a godere con (per loro) poco prezzo di un bel Paese. I servizi sono rimasti quelli (o peggiorati), ma i costi sono lievitati e tutti vanno da altre parti. Gli italiani fanno fatica per i prezzi assurdi. C’entra l’Euro o chi ha lasciato che i prezzi raddoppiassero? Gli stipendi mica sono raddoppiati. Il cambio lira/euro era una meraviglia, ma è stato vanificato in pochi mesi.
    Concludendo,Se il nuovo in Francia è il Fronte Nazionale della figlia di Le Pen anche i francesi sono messi male, come al di qua delle Alpi noi con i rigurgiti xenofobi ed euroscettici non troppo celati della Lega Nord. Posto che il Fronte Nazionale in Francia non è secessionista ma anzi supernazionalista, penso che proprio dalla patria dell’illuminismo, della rivoluzione che diffuse il pensiero moderno di libertà uguaglianza e fratellanza venga un segnale molto preoccupante che se accolto alle prossime elezioni europee potrebbe smantellare quel poco di europa che ci è rimasta. E nel mondo di oggi con i colossi asiatici Cina e India e cmq USA e Russia solo una Europa solida e per me senza più confini nazionali se non intesi come stati dell’unione all’americana la decadenza totale del vecchio continente è sempre più certa.

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