Etica: Tanto tuonò che piovve… e il Consiglio comunale si è sciolto per Camorra

Cecilia Francese: “Tanto tuonò che piovve. Un marchio indelebile, che offusca 80 anni di storia”. E indice una manifestazione d’orgoglio per il 12 aprile.

Il Consiglio dei Ministri ha sciolto il Consiglio comunale di Battipaglia. La motivazione: «Dall’esito di approfonditi accertamenti che hanno constatato gravi forme di ingerenza da parte della comunità organizzata». 

Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro
Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – «Il Consiglio dei Ministri ha sciolto il Consiglio Comunale di Battipaglia “all’esito di approfonditi accertamenti che hanno constatato gravi forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata”.» – si legge nella nota del Etica per il Buongoverno il Movimento che con la sua fondatrice e leader Cecilia Francese, la “pasionaria” battipagliese, ha tenuto fronte in questi anni a testa alta alle continue scorribande politiche di amministratori, politici e partiti che esercitavano in lungo e in largo le loro scorribande nel “Palazzo” e nella Città. Quei partiti che accoglievano a frotte consiglieri comunali che usavano i partiti stessi come tram e con estrema disinvoltura salivano e scendevano a loro piacimento, a seconda se ottenevano o meno le loro richieste.

Partiti che tacevano e partiti che ci marciavano fino a gonfiare le loro fila di Consiglieri comunali e poter così contare. Chi non ricorda l’ultima grande operazione condotta proprio dall’ex Sindaco Giovanni Santomauro quando raccolse in un solo Partito, l’UDC, ben 10 consiglieri, pensando di “unificare” il “trammismo” politico. E ora? Ora quel TRAM è giunto al capolinea, solo che a pagare il biglietto sono i battipagliesi onesti e laboriosi e sono le tantissime e varie realtà imprenditoriali, che nel corso della breve ma intensa e importante bella storia di questa Città sono andati affermandosi nelle varie competenze. Tessuto economico già stremato dalla crisi economica nazionale, tramortita da questa mazzata della infiltrazione camorristica.

Cecilia Francese
Cecilia Francese

Da ora questa Città vivrà una colpa che sarà difficile scrollarsi di dosso e tutte le volte che si intreccerà un qualsiasi affare primeggerà sempre il sospetto di poter intraprenderlo con un “camorrista”. Non penseranno dissimilmente gli imprenditori del resto d’Italia, europei e del Mondo.

«Avevamo sperato che si trattasse solo di voci, – prosegue il comunicato di Etica – pur  circolanti da troppo tempo e troppo insistenti. Invece la mazzata è arrivata. Non bastavano il dissesto finanziario, l’indebitamento spaventoso e il livello di tassazione insopportabile, o l’azzeramento dei servizi ai cittadini. Non bastava l’immagine della città infangata dalle vicende di chiusura dell’ultima amministrazione o i danni prodotto sul tessuto imprenditoriale.

La città ora è segnata. Un marchio indelebile, che offusca 80 anni di storia, che mortifica le genti che questa storia hanno contribuito a scrivere, portando un borgo a diventare città di riferimento di un’area di grande produttività e ricchezza materiale e culturale.

Ma noi di Etica – aggiungono nella nota – per il buon governo non ci stiamo. Noi affermiamo con forza che Battipaglia non è città di camorra: i battipagliesi non sono gente di camorra! Riteniamo che se qualcuno, tecnico o politico che sia, abbia avuto una condotta colludente con la camorra, questo qualcuno debba pagare: debba essere individuato e punito, ma non può un’intera città essere marchiata per responsabilità di figure e interessi ben individuati.

Noi di Etica per il Buon Governo abbiamo più volte denunciato mediante più conferenze stampa il sistema arrogante di potere costruito da decenni nella nostra città. Il segretario di Etica ebbe il coraggio di denunciare pubblicamente la deriva che i politici e gli amministratori locali stavano alimentando. Il risultato fu la querela contro il nostro segretario, deliberata dalla Giunta Municipale e da Santomauro su iniziativa di vari consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione, e pagata con i soldi pubblici.  Quelle denunce, le nostre denunce, hanno impegnato la magistratura in più di un procedimento penale e oggi appare a tutti chiaro che avevamo visto giusto. Ad oggi tutte le querele contro Etica e il suo segretario di allora sono archiviate, mentre arriva il decreto di scioglimento che lascia una città attonita e sempre più preoccupata per il futuro. In piena crisi economica, la nostra città non può permettersi un ulteriore periodo di commissariamento. La nostra città deve produrre uno scatto d’orgoglio in nome dei valori delle generazioni che ci hanno preceduto e che la nostra città hanno edificato e fatto crescere.

Da questa brutta situazione – secondo Etica per il buon governo – si esce solo se da cittadini responsabili prendiamo in mano le redini e le sorti di questa Città unificando le forze e le ragioni, senza steccati ideologici e pregiudizi, isolando coloro che in tutti questi anni hanno provocato e esercitato ritorsioni e clientelismi, con arroganza e tracotanza.

Etica per il buon governo annuncia fin da oggi annuncia che:

  • verrà dato mandata legale per verificare se ci sono le condizioni per  opporsi al decreto di scioglimento ed eventualmente proporre ricorso   
  • sabato 12 aprile si terrà una grande manifestazione popolare cui invitiamo tutte le forze sane, le persone pulite, gli imprenditori, le forze sociali e culturali per gridare insieme che Battipaglia non è città di camorra
  • avvierà ogni iniziativa tesa a riunire ogni sano anelito civico al fine di superare la degenerazione della politica e del potere.»

Battipaglia, 6 aprile 2014

4 commenti su “Etica: Tanto tuonò che piovve… e il Consiglio comunale si è sciolto per Camorra”

  1. Qual’è la soluzione? Lasciare le redini nelle mani delle star dell’architettura locale serve dei palazzinari, grazie alle quali in un passato remoto e recente è stato possibile riempire ogni buco di terreno libero con orripilanti costruzioni grazie alla collaborazione di un apparato amministrativo timoroso ed incompetente oppure, peggio ancora, connivente.
    Certo che a dire e scrivere certe cose ci vuole una faccia tosta!

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  2. dove c’è il cemento insiste la camorra,con il beneplacito di burocrati locali,questo è certo,ma anche di tanti pezzi di società in-civile!
    una locomotiva meridionale,la cittadina del sele,che da 20 vive una tragica agonia…ancor di + con la crisi che fa chiudere aziende e negozi!
    In una città che si preparava alle elezioni amministrative , ogni manovra politica è stata bloccata. Per effetto dello scioglimento per 18 mesi il commissario, prorogabili a 24, partiti e politici potranno interrogarsi sul futuro della città.

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  3. Io Battipagliese figlio di gente che ha contribuito a far crescere questa citta quando si legge che Battipaglia è camorista,anche se vivo fuori mi viene da piancere.Sono pienamente d’accordo con la presidente di Etica e augurandogli tutto il bene di questo mondo le grido vai avanti così e non fermarti,fai pagare chi è colpevole.

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  4. Caro peps38, mi sa proprio che stia accordando la sua fiducia senza il necessario discernimento. Non si fermi all’apparenza bensì analizzi la storia dei singoli personaggi della politica locale, il loro percorso ed i loro compagni di cordata. In tal modo capirà con cognizione di causa le reali intenzioni di ciascuno. In bocca al lupo!

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