Volpe lancia il Piano di Zona “Battipaglia, Olevano, Bellizzi”. Etica aderisce

Dopo il Sindaco di Bellizzi Volpe e quello di Olevano Volzone anche Cecilia Francese è favorevole ad un altro Piano di Zona con Battipaglia capofila.

Francese: “…e se tornassimo a parlare di politiche sociali?” Volpe: “Il Piano di Zona nel suo attuale assetto, politico, organizzativo e territoriale non ha mai funzionato, e anzichè offrire servizi ha assunto il carattere di un carrozzone politico.

Volpe-Città possibile-Bellizzi.
Volpe-Città possibile-Bellizzi.

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIABELLIZZI – “..e se tornassimo a parlare di politiche sociali?” – Pone in termini provocatori la domanda ai vari interlocutori politici, Cecilia Francese leader di Etica per il Buongoverno, intervenendo a proposito del Piano di Zona Ambito 4 che comprende i comuni di Acerno, Battipaglia, Bellizzi, Castiglione dei Genovesi, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Pontecagnano Faiano, San Cipriano Picentino e San Mango Piemonte, per un totale di 150 mila abitanti.

Etica per il Buongoverno – a tale proposito – aveva denunciato a suo tempo il “colpo di mano” compiuto dal Comune di Pontecagnano, con il sostegno da altri comuni dell’area del Piano di zona, che approfittando della mancanza di una guida politica al Comune di Battipaglia, e scambiando le politiche sociali per l’ennesimo “tavolo di spartizione”, aveva sottratto al Comune di Battipaglia la guida del Piano di Zona.

francese-cecilia
francese-cecilia

Avventurandosi su una strada particolarmente “stretta”, senza le adeguate professionalità (si è dovuto far ricorso al Segretario generale del Comune di Pontecagnano alla direzione tecnica del Piano di Zona ed ora, che la stessa è andata via si langue in una situazione di caos assoluto), senza una memoria storica delle politiche sociali messe già in campo in questa area.

Gli effetti di tale operazione – fa notare Cecilia Francese – sono sotto gli occhi di tutti: le politiche sociali sul nostro territorio sono praticamente inesistenti. E mentre il problema scoppia in tutta la sua gravità il Piano di zona non trova nulla di meglio che discutere sulla “Azienda Speciale” e nuovi incarichi.

Il Comune di Battipaglia – prosegue ancora la leader di Etica per il Buongoverno – ha pagato in questo anno l’ignavia e la disattenzione per la questione, da parte di chi lo rappresentava, a partire dal tipo di convenzione che lega i Comuni del piano di Zona, rispetto al quale ” Etica” si era permessa di suggerire al Commissario Straordinario che ha retto le sorti del Comune fino a qualche mese fa, alcune correzioni da proporre all’assemblea generale, in mancanza dei quali quella convenzione non andava firmata, perchè pensata e voluta per emarginare la nostra città.

Michele Volzone
Michele Volzone

Ora a fronte del disastro di questo anno di gestione– fa rilevare Cecilia Franceseil neo Sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe pone una questione vera: creare un Piano di zona “altro” rispetto a quello con Pontecagnano capofila, rimettere in gioco le professionalità alte che il Comune di Battipaglia può mettere a servizio del nuovo Piano.

Etica per il Buongoverno – Conclude Cecilia Francese – fa propria quella indicazione, invita tutte le forze politiche locali a prendere posizione su quella proposta ed invita i “Commissari” che oggi reggono il governo cittadino, a farsi parte attiva nella realizzazione di questa proposta, per ridare alla nostra città ciò che inopinatamente le è stato sottratto, per ridare un senso alla parola “politiche sociali”, sul nostro territorio .

Il merito di aprire la discussione è del neo Sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe, il quale ha avvertito la necessità di aprire una forte discussione, rimettendo in gioco gli equilibri esistenti per chiedere alla Regione Campania di realizzare un altro Ambito che si discosti da quello che al momento vede come Comune Capofila Pontecagnano Faiano e che comprenda i Comuni di Bellizzi, Olevano sul Tusciano e Battipaglia.

Ada-Ferrara
Ada-Ferrara

La proposta di Volpe naturalmente parte dal presupposto come egli stesso motiva che: «Il Piano di Zona nel suo attuale assetto, politico, organizzativo e territoriale non ha mai funzionato, e anzichè offrire servizi ha assunto il carattere di un carrozzone politico, che non solo si è pesantemente rotto senza mai funzionare ma non è stato in grado di erogare, come avrebbe dovuto, i servizi necessari ed essenziali alle persone, tradendo le sue finalità istituzionali. Dalla sua nascita ad oggi non è partito nessun servizio e per questo chiederemo alla Regione Campania di costituire un nuovo ambito che comprenda i territori di Battipaglia,  Olevano sul Tusciano e la stessa Bellizzi. Siamo sempre convinti – conclude Mimmo Volpe – dell’importanza dei Piani di Zona e delle loro funzioni e per questo non vogliamo continuare ad assistere inermi a questo scempio».

Alla proposta di Mimmo Volpe, che nei prossimi giorni dovrebbe incontrare Ada Ferrara, componente della commissione straordinaria del Comune di Battipaglia che ha già iniziato ad occuparsene e entrando nel vivo dei conti del Piano di Zona attuale, e il sindaco di Olevano sul Tusciano, Michele Volzone, che ha subito condiviso ed aderito alla proposta del neo Sindaco di Bellizzi, ha aderito anche Cecilia Francese. La leader del Movimento politico battipagliese Etica per il Buongoverno rivendica la primogenitura di quello che lei ha sempre ritenuto fosse un “furto” perpetrato ai danni del comune di Battipaglia, il quale nel frattempo aveva acquisito al suo interno grandi capacità e raggiunto grandi risultati, ma soprattutto evidenziava come fosse il caso di parlare finalmente di politiche sociali.

Battipaglia-Bellizzi, 18 giugno 2014

2 commenti su “Volpe lancia il Piano di Zona “Battipaglia, Olevano, Bellizzi”. Etica aderisce”

  1. L’ambito Sociale S4, così definito con DGRC n,320/2012, ha scelto come forma giuridica, per l’associazione tra i Comuni, la Convenzione ex art. 30 del D.Lgs 267/2000. Pertanto il ruolo del Comune capofila diventa centrale e fondamentale per la realizzazione dello strumento associato e per l’attuazione della Programmazione sociale triennale di Ambito. L’operazione realizzata dai Comuni dell’Ambito, all’indomani dell’infausta vicenda politico-amministrativa determinatasi a Battipaglia,consolidata con il cambio del capofila a vantaggio di Pontecagnano Faiano, ha rappresentato un’operazione fragile e rischiosa. A mio avviso la condizione perpetrata in questi mesi ha evidenziato la debolezza organizzativa e la fragilità di cassa del Comune capofila (Pontecagnano Faiano). Oltremodo, il non aver saputo coinvolgere la terza città della Provincia di Salerno, in termini di grandezza, è una criticità non da poco. Tuttavia, le responsabilità sono da attribuire anche all’incapacità della struttura tecnica del Comune di Battipaglia di intavolare un confronto costruttivo e obbligato con l’Ufficio di Piano dell’Ambito S4. Questo hha generato un’assenza di Battipaglia nella Programmazione concertata, esclusivamente a danno dei cittadini e della coerenza programmatoria.

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