Pontecagnano: Manifestazione “NO” Inceneritore. Non bruciamoci il futuro

25 luglio 2014, ore 20.00, Piazza Sabbato, Pontecagnano Faiano, Manifestazione NO Inceneritore! Non bruciamoci il futuro.

Monta la protesta contro il Governo. Il PD con il Segretario Provinciale Landolfi e i Parlamentari Iannuzzi e Bonavitacola chiede al Governo di “evitare forzature”, le condizioni sono cambiate, la raccolta differenziata è altissima.

Manifesto-No-Inceneritore
Manifesto-No-Inceneritore

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNO -Non c’é proprio niente da fare. Questa sicuramente è la stagione delle proteste, e purtroppo il copione è sempre lo stesso, le comunità locali non accettano programmazioni sovracomunali e talvota avvertono le decisioni prese: a Roma dai vari Governi che si sono suceceduti negli ultimi anni (Berlusconi, Monti, Letta, Renzi); a Napoli dalle varie Giunte (Rastelli, Bassolino, e il campione socialista di destra Stefano Caldoro); o nel Palazzo in smobilitazione della Provincia di Salerno (occupato da un Partito minimale fortemente ridimensionato alle ultime elezioni europee ma che sta distruggendo tutto quello che gli capita tra le mani vedi trasporti, scuole, servizi, Sanità e appunto ambiente e rifiuti; come contrarie alle aspettative e contrarie alle reali esigenze oltre che talvolta addirittura dannose per le stesse comunità, del che sulla base della interpetrazione della spending Review si taglia alla rinfusa e si distrugge e naturalmente si protesta per i trasporti, per la Sanità e ora per l’inceneritore.

ubicazione inceneritore
ubicazione inceneritore

Si ricorderà per la cronaca, il lungo braccio di ferro esercitato dal Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e l’allora Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, i quali, ognuno per la propria parte ne rivendicavano l’appalto e la la futura gestione, braccio di ferro vinto da Cirielli con l’assist del Governo di cui egli ne era parte e si definì l’attribuzione alla Provincia sia dell’appalto che della gestione. In seguito il terreno dove si prevedeva di realizzare l’opera fu oggetto di una variante urbanistica, fatta dal Comune di Salerno nel 2010, che trasformò la destinazione d’uso dell’area da industriale a produttiva, bloccando di fatto ogni procedura. La prontezza con la quale si approvò la Variante di destinazione urbanistica fu la risposta di De Luca e del Comune di Salerno alla decisione del trasferimento delle competenze in materia dal Comune alla Provincia, insomma una mossa che fu definita da tutti i commentatori, come il “capriccio” conseguenziale ad uno scontro tra due prepotenze istituzionali: quella del Comune e del suo Leader e quella della Provincia e il suo leader, entrambi in perenne scontro.

La Variante però, non impedì all’Ente Provincia ad andare avanti con il bando di gara, affidando successivamente la costruzione dell’impianto ad un’ATI di cui ne faceva parte la Daneco e poiché risultò essere sprovvista del relativo certificato antimafia, la stessa Provincia di Salerno ne bloccò l’esito. La vicenda veramente si presenta nel suo complesso molto ma molto complicata, infatti sul progetto del termovalorizzatore pende anche un processo che vedeva imputato per peculato lo stesso De Luca per via della nomina a project manager del suo capostaff Alberto Di Lorenzo.

Nicola-Landolfi-Vincenzo-De-Luca
Nicola-Landolfi-Vincenzo-De-Luca

Sulla vicenda sono intervenuti i deputati salernitani Tino Iannuzzi e Fulvio Bonavitacola del PD i quali ritengono si debba «Evitate forzature sul Termovalorizzatore di Salerno» poiché le condizioni al momento non sono più le stesse e al contrario ritenendo si sia raggiunti i massimi livelli nella Raccolta differenziata, il Governo dovrebbe conseguentemente tenerne conto e rivedere l’intervento alla luce della nuova realtà che suggerirebbe semmai la realizzazione di impianti di servizio al miglior funzionamento della differenziata.

Dello stesso avviso è anche il Segretario Provinciale di Salerno del PD Nicola Landolfi il quale come i suoi due parlamentari sul Termovalorizzatore dichiara: “Si eviti di andare avanti e si tenga conto dei territori virtuosi che già fanno la differenziata!” – e aggiunge – La segreteria Provinciale del Pd sostiene la battaglia dei numerosi amministratori, segretari e militanti locali contro la costruzione dell’Inceneritore di Cupa Siglia da 500.000 tonnellate.

Nei nostri territori stiamo facendo quanto nelle nostre possibilità per garantire rispetto delle leggi, salvaguardia della salute ed autonomia nell’organizzazione dei nostri rifiuti. In questa ottica l’inceneritore tout court è  la cancellazione di tutto l’impegno profuso e di tutti i risultati raggiunti fino a questo momento. – e conclude – Si evitino, pertanto,  forzature, in linea a quanto espresso anche dalle nostre rappresentanze istituzionali proprio oggi.

Fulvio Bonavitacola Tino Iannuzzi
Fulvio Bonavitacola Tino Iannuzzi

Il Governo ha deciso con Decreto Legge n. 91/2014 di nominare entro il 24 agosto prossimo un commissario straordinario per riproporre la ricostruzione dell’inceneritore di Salerno alle porte dei picentini. Sulla base di questa decisione il Comitato No Inceneritore Salerno ha immediatamente mobilitato i cittadini e le associazioni per una prima manifestazione di informazione che si terrà venerdì 25 luglio p.v. alle ore 20.00 in piazza Sabbato a Pontecagnano Faiano, alla quale oltre alle numerose Associazioni ambientaliste e comitati, hanno aderito anche i Comuni del territorio.

Le ragioni del “NO” all’inceneritore sono molteplici – sostengono gli organizzatori della manifestazione – e ognuna basterebbe da sola ad allontanare la scellerata idea di realizzare a Salerno un “mega forno” per bruciare rifiuti. Il territorio è già martoriato da decenni di discariche mai bonificate di rifiuti tossici (Colle Barone – Sardone) e da un cementificio che pure ha bruciato rifiuti. L’impianto dovrebbe sorgere alle porte di Salerno, in prossimità dell’ospedale, all’ingresso della fertile piana del Sele, ai piedi dei Monti Picentini in terreni da sempre vocati all’agricoltura e i cui noti prodotti raggiungono i mercati di tutta Europa.

Francesco-Musumeci
Francesco-Musumeci

Il rischio per la salute delle popolazioni già rappresenta una grande preoccupazione che diventa ancor più angosciante se si pensa a cosa potrà essere bruciato nell’impianto, qualora la camorra decidesse di avviare all’incenerimento i rifiuti tossici fino ad oggi tombati nelle cave e nei terreni. La cosa che più sorprende è la scelta del Governo di bruciare proprio i rifiuti della Provincia di Salerno dove molto elevate sono le percentuali di raccolta differenziata. L’Europa, dove gli inceneritori sono ormai in fase di dismissione grazie alla raccolta differenziata spinta, insegna che i rifiuti sono una risorsa da cui poter ricavare compost e numerose materie prime seconde, con la creazione di aziende “pulite” che possano dare molta occupazione al contrario di un costoso inceneritore che minaccia la salute e l’economia di un territorio creando esigui posti di lavoro.

Se questo è il “Cambiamento” che propone il Governo in materia di rifiuti per la Campania, – si chiedono gli organizzatori della manifestazione  e il portavoce Mario Codanti  del Comitato No Inceneritore Salerno – noi rispondiamo con un deciso “NO, GRAZIE!”.

Alla Manifestazione di domani 25 luglio 2014 in Piazza Sabbato di Pontecagnano interverranno: Mario Codanti, Portavoce, Comitato No Inceneritore Salerno; Gaetano Rivezzi Presidente regionale Isde, Medici per l’ambiente; Francesco Musumeci, Isde, Medici per l’ambiente; Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico Legambiente Campania; Vincenzo De Luca, Rete rifiuti zero- Zero Waste Italy.

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Manifesto-NO-Inceneritore
Manifesto-NO-Inceneritore

noinceneritoresa.altervista.org  –  noinceneritoresa@libero.it

Salerno, 24 luglio 2014

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