Eboli e il P.U.C. della discordia: Fra scontri politici e interessi

Sinistra Unita e Rifondazione comunista. Il P.U.C. della discordia: Fra scontri politici e interessi.

Che fine ha fatto questo fantomatico P.U.C.? L’incarico fu affidato ad uno stimato professore universitario, ma poi? Il Consiglio Comunale non è mai stato chiamato a discutere di quei contenuti!

Gerardo Rosania
Gerardo Rosania

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – La vicenda urbanistica ebolitana – si legge in una nota politica di Sinistra Unita e Rifondazione Comunista – ha ricondotto di botto la nostra città nel pieno degli anni settanta ed ottanta, quando sullo strumento urbanistico si consumavano scontri ed interessi capaci di far cadere amministrazioni comunali, o di motivare alleanze innaturali.  Questa situazione  per trenta anni lasciò  Eboli con uno strumento urbanistico inadeguato, da riscrivere, la cui mancata rivisitazione condizionò in modo indelebile la crescita urbanistica della città : caotica, senza un disegno unitario del territorio.

Questo – secondo i due Partiti della sinistra antagonista ebolitana – fino al 2003, quando divenne operativo il nuovo P.R.G. predisposto dalla amministrazione Rosania.

Si trattava di dare esecuzione al quel Piano, attraverso la approvazione dei Piani Urbanistici Attuativi che, in mancanza di iniziativa pubblica, potevano essere di iniziativa privata.

La Amministrazione Melchionda – ricordano SU e RC – si caratterizzò fin dai primi mesi per una precisa volontà di non dare attuazione a quello strumento, ed anzi di dare corso a varianti particolari tese a snaturare quel piano e quel disegno di crescita urbanistica della città.

Basterebbe ricordare la prima variante presentata, dopo solo qualche mese dall’insediamento di Melchionda, che aggrediva il “Centro Antico” della città proponendo di attuare una logica di assoluta mancanza di rispetto verso la storia ebolitana: la trasformazione della forma delle “insule” del centro antico, o il percorso delle stesse strade di quella parte della città.

Negli anni si e’ andati avanti secondo l’approvazione delle “varianti puntuali”, pensate in segrete stanze conosciute da “pochi intimi“, al fine di non far comprendere a nessuno quale fosse il “disegno” complessivo della città.

Il tutto – aggiunge la nota – è stato motivato col fatto che queste varianti, sempre urgenti (???) sempre dettate da “mirabolanti” opportunità di investimento per la città.  E’ stata clamorosa la lottizzazione a Fontanelle per realizzare case che non si sa a chi dovrebbero essere vendute, visto il numero enorme di case sfitte esistenti sul territorio, e per di più in zona agricola, mentre il piano consentiva tale investimento, in altra zona della città, senza necessità di adottare alcuna variante!

Ma che fine ha fatto questo fantomatico P.U.C.? – si chiedono e chiedono Sinistra Unita  Rifondazione Comunista – L’incarico fu affidato ad uno stimato professore universitario, ma poi?

Secondo indiscrezioni il prof. consegnò il lavoro sul finire del 2012.  Sono passati ben due anni e quella proposta di P.U.C. e’ rimasta nascosta dentro qualche cassetto (sempre nelle segrete stanze!) mentre sul suo contenuto si consumava uno scontro senza esclusione di colpi dentro la maggioranza ed il PD in particolare, al punto, sembra, che pezzi di quella maggioranza se ne andarono sbattendo la porta per le scelte ivi contenute.

Il Consiglio Comunale non è mai stato chiamato a discutere di quei contenuti! – Fanno rilevare i due Partiti della sinistra estrema – Nel frattempo, secondo gli articoli di stampa, questo lavoro, rimasto nascosto, sarebbe costato 800.000 euro!

Ora che siamo arrivati, finalmente, alla conclusione dell’Amministrazione Melchionda, qualcuno dentro alla maggioranza e dentro al PD: sembra intenzionato a rilanciare la questione urbanistica, in termini assolutamente elettoralistici, facendo balenare una liberalizzazione sfrenata della cementificazione. Si compirebbe una nuova aggressione a quel suolo che invece dovremmo salvaguardare se vogliamo parlare di agricoltura come risorsa, o di turismo come grande opportunità per questo territorio.

Siamo precipitati negli anni settanta, quando sull’urbanistica si costruivano o si demolivano fortune politiche e si concentravano i grandi interessi dei soliti personaggi.

Ci volevano “Melchionda & C.” per ricondurre la urbanistica da strumento di programmazione edilizia ed economica a volgare strumento da usare in campagna elettorale. Questi signori di guai in  dieci anni ne hanno fatto già troppi.

Noi, invece, – conclude la nota politica di SU e PC – vigileremo perché quest’ultima operazione di bassissima lega non vada in porto e che la programmazione vera della crescita urbana della città torni ad essere oggetto di un grande dibattito politico, culturale e tecnico.

Eboli, 16 settembre 2014

7 commenti su “Eboli e il P.U.C. della discordia: Fra scontri politici e interessi”

  1. NON TOCCATE LA TERRA !!! NON TOCCATE LA TERRA!!!! se volete opifici e case c’è ne sono tanti sfitti o da terminare nelle zone urbanizzate. Ribadfisco: NON TOCCATE LA TERRA!!!. L’UNICA COSA DI COSA DI CUI EBOLI HA BISOGNO è SOLO L’ADEGUAMENTO DELL’ATTUALE SVINCOLO AUTOSTRADALE CHE DOVREBBE BYPASSARE QUELL’INGORGO AL DISTRIBUTORE DEL GROSSO E ANCHE LA STRUTTURA SANITARIA , POI BASTA !!!

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