Presentato il marchio “WEBOLI”, un progetto di Marketing territoriale

Si è tenuta presso la Sala Mangrella la Conferenza stampa di presentazione di WEBOLI, il Web riscopre Eboli.

WEBOLI è un progetto Web ideato e realizzato dall’Associazione WEBOLI, la cui mission è la promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico ed enogastronomico della Città di Eboli.

Paolo Loffredo-Vito Leso-Armando Voza
Paolo Loffredo-Vito Leso-Armando Voza

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Nella sala comunale Maurizio Mangrella ad Eboli si è tenuta la Conferenza stampa di presentazione di WEBOLI – il Web riscopre EBOLI, un progetto Web ideato e realizzato dall’Associazione WEBOLI ed avente come mission la promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico ed enogastronomico della Città di Eboli

Sono intervenuti il Presidente dell’Associazione WEBOLI, Vito Leso (Weboli project manager) che ha presentato l’Associazione, costituita con Paolo Loffredo ed Elio Rocco, e le altre associazione che hanno collaborato alla fase di content management del portale e che ha definito “le sei sorelle di Weboli”: Centro Studi Storici Il Saggio, Gruppo Archeologico Ebolitano, Eboli Nuova, Eboli nella Storia, Legambiente Eboli-Silarus, MOA.

Quindi ha presentato il progetto “Weboli” finalizzato alla promozione e valorizzazione del Città di Eboli ed ideato dall’Associazione WEBOLI: «La nostra principale finalità sociale è appunto promuovere il “prodotto territorio”, valorizzandone le potenzialità di sviluppo, le caratteristiche socio-economiche e le risorse locali ed al contempo “fare rete” con altre Associazioni e Organizzazioni culturali, naturaliste e sociali del territorio col fine comune di salvaguardare e valorizzare le ricchezze del territorio stesso”»

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Il principale Mezzo di Comunicazione progettuale è il Web, attraverso due piattaforme: il portale istituzionale www.weboli.it  ed i canali social collegati.

Dalla trait d’union della parola WEB (Media) ed EBOLI (prodotto territorio) nasce il brand name WEBOLI.

Quindi vi è stata la presentazione ufficiale del Marchio “Weboli”, e come si è giunti alla costruzione dello stesso, a cura di Paolo Loffredo, Vice Presidente dell’Associazione e Direttore Creativo di “Nettare Interactive – Farm“, partner tecnico del progetto.

Infine l’intervento di Armando Voza, del Centro Studi Storici Il Saggio, che ha evidenziato l’importanza del lavoro unitario svolto, dalle sei associazioni suindicate, insieme ad altre associazioni ed organizzazioni e tanti professionisti, ebolitani e non, che hanno contribuito alla realizzazione in un prodotto Web di alto valore scientifico, culturale e frutto di un’opera corale del territorio. Ha voluto poi precisare che: «“Weboli” è frutto di un investimento economico totalmente privato (dell’Associazione WEBOLI) e non ha padrini politici o di altra natura. Un’idea che nasce prima di tutto dall’amore per il territorio e dal forte senso di appartenenza allo stesso e che ha come finalità, da un lato rafforzare il sentimento identitario e di appartenenza della comunità dall’altro divenirne uno strumento che determini nuove opportunità di sviluppo e quindi di crescita».

Vito Leso ha quindi concluso la conferenza stampa dando appuntamento all’evento lancio del portale www.weboli.it che si svolgerà sabato 25 ottobre alle ore 18.00 al MOA – Museum of Operation Avalanche c/o Chiostro del Complesso conventuale della S.S. Trinità (noto di Sant’Antonio) ad Eboli.

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Vito Leso-Armando Voza
Vito Leso-Armando Voza
Conferenza-Stampa-WEBOLI
Conferenza-Stampa-WEBOLI

Eboli, 6 ottobre 2014

14 commenti su “Presentato il marchio “WEBOLI”, un progetto di Marketing territoriale”

  1. TRATTO DAL MIO INTERVENTO ALLA PRESENTAZIONE
    Vorrei dire subito una cosa alla quale tengo in modo particolare: dietro questo gruppo di pazzi non ci sono padrini politici. Tutto si regge sull’enorme sacrificio chiamato “autofinanziamento” e sulla buona volontà di pochi amici che hanno creduto in quest’idea.
    L’intenzione di tenere fuori la politica o meglio i partiti è stata una scelta voluta fin dall’inizio perché riteniamo che la cultura debba essere un patrimonio di tutti e quindi non etichettabile. La politica deve entrare in questo discorso solo se ritiene che certi argomenti siano degni di attenzione – ma davvero e non di facciata – e solo se questa è capace di comprendere, come lo si è già compreso in tutto il resto del mondo ma non qui ad Eboli, che la cultura, la storia, l’ambiente, la tipicità di certi territori non sono argomenti da “anime belle”, come ci ha etichettato qualcuno, ma se ben utilizzati, possono far rifiorire quel forte senso di appartenenza ormai perso, fattori indispensabili per guardare alla città con occhi nuovi, possono muovere l’economia, possono creare posti di lavoro e non far scappare i nostri giovani lontano dai luoghi che amano (…) Il territorio ha ancora sacche di bellezza ineguagliabile che aspettano solo di essere valorizzate e questo compito spetta a chi ha gli strumenti e le competenze per poterlo fare ma spetta anche agli operatori economici, a chi è chiamato a governare il territorio e alla cosiddetta società civile che con le loro scelte potranno dare senso a questo progetto. Se non ci sarà una netta inversione di rotta nel modo di porci all’esterno, se non capiremo che ormai qualità e professionalità fanno la differenza, se non capiremo che per attrarre occorre saper offrire qualcosa che altrove non c’è, come d’altronde hanno già fatto comunità a noi vicine, non andremo da nessuna parte ed il sacrificio di chi ha deciso di non andare via e rimanere a combattere sarà stato completamente inutile. E le cose che abbiamo detto e che diremo saranno solo aria fritta.

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  2. Ti sentivi solo e subito è arrivato …il xxxxxxxx non può stare solo adesso, penso, starai meglio: il xxxxxxxxx non può restare solo per molto tempo…adesso siete proprio “xx xx xxxx xx xxxxx”!

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  3. Un progetto meritevole e Armando voza è una garanzia per questi ragazzi per l’amore che sempre dimostra al territorio. Non unltimo ricordo l’articolo apparso su questo blog in cui presentò un’ottima idea per far rivevivere il centro storico con i murales artistici. Di questo la città ha bisogno: di buone idee!!
    Grazie a chi si è impegnato in questa iniziativa e a chi si impegnerà in altre per la città.
    Nessun commento invece riguardo a chi non perde occasione per ricordarci che viviamo in un paese ahinoi fatto anche di tanta gente che tutto vuole meno che iniziative meritevoli e nutre sentimenti di negatività per chiunque si adopera.
    Ai tanti che invece non si arrendono consiglio di non fermarsi e di andare avanti. Il tempo darà risposte anche a chi non riesce a fare altro che sterili attacchi.
    Auguri!!

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  4. @Dante
    visto che sei stato molto censurato, puoi esprimerti meglio,senza parolacce ed offese, così capisco cosa volevi dire?
    Grazie!

    P.S.: Chiedo ai signori criticoni che noi “anziani” saremmo ben lieti di metterci da parte purché quei grandi sapientoni che tutto sanno e poco fanno ci sostituiscano poiché pensare che Eboli debba essere o diventare un deserto culturale per accontentare quattro fregnoni sputtanatori di professione non me la sento proprio di farlo.

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  5. Il marketing d’area, finalizzato a creare valore, potrebbe anzi lo è di sicuro, essere l’unico traino in un momento di stagflazione prolungato come questo.I confronti con l’estero e i consigli degli esperti: razionalizzare le risorse e promuovere la “filiera”il marketing d’area!
    OTTIMA INIZIATIVA DUNQUE!

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  6. Da anni non vivo più a eboli ma sono sempre moltolegato al mio paese e leggere questo articolo stamattina mi ha riempito il cuore. Auguri a weboli e a tutte le associazioni che hanno partecipato a questo progetto e a cui auguro di continuare in questa opera e senza pensare alle malelingue che purtoppo eboli non si è mai fatta mancare e continua ad avere a iosa.

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  7. Bel modo di gestire una cooperativa…i soci possono dire delle parole che puntualmente non vengono censurate….le stesse parole le dicono altri e giù le crocette….non erano parolacce parlavo di coglioni come ne parlavi tu e….mi sono accorto che per questo blog ci sono coglioni e coglioni…sentite “a me” im…….vi.

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    • Per Dante,
      e’ vero i coglioni non sempre sono uguali, la mia preoccupazione e’ che si passi dal coglione, detto in generale, ad offese vedere e proprie.
      E’ necessario che ti dico anche che questa non e’ una cooperativa ma e’ uno spazio aperto ed e’ molto faticoso e molto delicato gestirlo.
      Spesso succede che si dicono cose senza voler offendere nessuno ma vengono recepite come offese.
      Voglio sperare che in questo caso non vi sia nessuna intenzione di offendere.
      Buona discussione.

    • Per Armando,
      Non ho pubblicato il tuo post per evitare si possa fraintendere e poi magari far degenerare la discussione, tuttavia devo dirti che sia se si e’ anonimi o meno, il valore di quello che si pensa o si scrive non cambia, e sebbene spesso si usano aggettivi ormai appartenenti al linguaggio comune, potrebbero essere anche motivi di offesa.
      Pertanto, essendo certo che sia tu che gli altri comprendiate e sappiate essere conseguenziali, facendo prevalere il buon senso e i tratti piu’ chiari della democrazia.

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