Sanità & Ospedale: Ecco il documento-proposta del Comitato spontaneo delle Mamme

Il “Comitato spontaneo delle Mamme”, presenta il Documento-proposta: “Per una buona Sanità nella Valle del Sele”.

Intanto il Comitato sdelle Mamme ha convocato una conferenza stampa per giovedì mattina 16 ottobre alle 10.30, presso l’Auditorium della Parrocchia di S.M. delle Grazie con la presenza dell’Avv. Lanocita, che ha assunto il patrocino per un ricorso al TAR, contro i provvedimenti del DG Squillante.

presidio-ASL-comitato-delle-mamme.
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Riceviamo e  volentieri pubblichiamo il documento-proposta che sarà il canovaccio di una discussione nell’apposito incontro che si dovrebbe tenere con il Governatore della Campania Stefano Caldoro, commissario straordinario di Governo per la Sanità in Campania e i sui vari sub “normali” e “speciali”, perché si affronti coerentemete le problematiche poste in essere e che hanno generato una serie di proteste e di cortei fino alle occupazioni pacifiche dell’Ospedale di Eboli e degli Uffici dell’Azienda Sanitaria Locale di Via Nizza di Salerno.

La materia del contendere nello specifico era la improvvisa chiusura ed il relativo trasferimento dei Reparti di Ostetricia e di Pediatria dall’Ospedale di Eboli a quello di Battipaglia, rilevando altresì che il Reparto di Battipaglia, diventando “Punto Nascite” dovrebbe assistere al parto di circa 1500 partorienti all’anno e conseguentemente veder nascere circa 1500 o di più neonati all’anno. Reparto per nulla attrezzato, insufficiente anche dal punto di vista degli spazi e naturalmente con la difficoltà tecniche riscontrate nelle sale operatorie, ma vi era anche il progressivo depotenziamento dell’Ospedale di Eboli, la riduzione di servizi e di prestazioni, la drastica sospensione dell’ordinario e tutte le altre questioni che hanno generato un conflitto politico e un conflitto sociale che vedeva appunto da una parte schierati tutti i Sindaci del Comprensorio e tutte le forze politiche PD, IdV, API, SEL, EC,SU, ivi compreso alcune di Destra che si sono accodate come Forza Italia e Nuovo Psi e dall’altra l’ASL Salerno, il suo Direttore Generale Antonio Squillante, e tutti gli uomini che si richiamano all’ex Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli e il suo Partito Fratelli d’Italia.

Sit inn di protesta-asl via Nizza.
Sit inn di protesta-asl via Nizza.

Il “Comitato spontaneo delle Mamme”, non abbandonando mai la lotta ha tentato tutte le strade per cercare di arrivare ad un confronto e man mano che si rendeva conto che era pressoché inutile giungere a quel famoso “Tavolo tecnico-politico” promesso, appena insediatosi e poi lasciato a babbo morto mentre si continua a prendere decisioni  e mentre si annuncia il Pareggio di Bilancio dell’ASL, sebbene si sia mantenuto ed incrementato lo scandalo delle prestazioni in ALPI, costate nel solo anno 2013 ben 75 milioni di euro, ovviamente cifre che sono andate ai nababbi medici dell’ASL Salerno che hanno percepito fino a 335mila euro all’anno, mentre si nega gli esami periodici ai cardiopatici e agli ammalati oncologici, che dalla fine di questo mese e fino a gennaio prossimo devono eseguirli a loro spese, chi se lo può permettere salvo a morire, e mentre Emanuele Scifo attende con il rischio sempre più concreto di morire, perché deve recarsi in America per ricevere un multi trapianto di organi, che dalle nostre parti anonomi medici pagati da nababbi non sono capaci di fare e mentre si chiudono Reparti e Ospedali.

Un tentativo quello del “Comitato spontaneo delle Mamme“, che le ha portate anche a mettere intorno ad un tavolo o meglio ad un “micriofono” i massimi esponenti politici del momento per discutere di Sanità e di orgazione della Sanità, ma per dare principalmente un senso alla protesta e appunto un senso alla proposta fino a renderla per iscritto e porgerla come base della discussione. Illuse le mamme e naturalmente furbi i rappresentanti politici presenti a quel dibattito che aveva appunto come titolo “Passato, Presente e quale Futuro per l’ospedale di Eboli”, sapendo che il Piano è frutto di due decreti specifici e perché si possa cambiarne l’indirizzo necessariamente si dovrebbe modificarli e ricominciare tutto daccapo, e sapendo che il Piano è  stato redatto, o meglio si redige man mano che si va avanti fino alla sua approvazione sebbene vi siano delle palesi discordanze rispetto al dettato dei due famosi decreti “49” e “68”, e che quel Pareggio di bilancio nasconde tante di quelle ingiustizie tante di quegli scandali che non basterebbe un cellulare per trasportare tutti i responsabili dinanzi ad una corte, ma ci vorrebbero diversi convogli di decine di carrozze. Eppure si sono seduti a quel tavolo al quale mancava l’ex Sindaco di Eboli Martino Melchionda, ma non per questo si sono azzerate anche le sue responsabilità avendo per anni trascurato il pericolo che pure di tanto in tanto gli veniva prospettato e che solo nell’ultima fase, quella drammatica della chiusura dei reparti si è deciso a contrastare gli effetti negativi dellAzienda Saniataria salernitana e dei suoi uomini.

Manifestazione sanitàEboli-
Manifestazione sanitàEboli-

E così sembrerebbe che alla bella protesta, spontanea ma consapevole delle Mamme e di tutti i cittadini che vi hanno partecipato, si siano messe le briglie e si riesca a controllarne la direzione, facendola capitare su un tavolo che oggi è sguarnito ma che ieri era imbandito e gli stessi vi avevano abbondantemente e consapevolmente e ripetutamente partecipato, e se abbiamo visto come il passato sia stato negativo, come sia stato rovinoso il presente, immaginiamo per il futuro a che catastrofe andiamo incontro. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire, e così si è dato corpo ad un documento-proposta, alla quale stesura ha partecipato il dott. Antonio Lioi, sottoscritta dai presenti a quell’incontro, mentre “Il Comitato Spontaneo delle Mamme” proprio oggi pomeriggio si è incontrato con l’Avv. Franco Massimo Lanocita, affidandogli il patrocinio legale, il quale, insieme all’Avv. Lorenzo Lentini presenteranno un ricorso al TAR sui provvedimenti del DG Squillante. Per l’occasione è stata convocata per il giorno 16 ott p.v. alle ore 10, 30, presso l’auditorium della Parrocchia di S.M. delle Grazie una conferenza stampa che vedrà la partecipazione anche dello stesso Avv. Lanocita.

………………………..  …  ………………………..

PER UNA BUONA SANITA’ NELLA VALLE DEL SELE

In data 11 luglio 2014, l’on. Stefano Caldoro, incontrando i livelli politici  della Valle del Sele, promise, in attesa dell’approvazione dell’Atto Aziendale dell’ASL di Salerno, di  valutare la “situazione” della sanità di cui alle popolazioni afferenti la Valle del Sele, in un “Tavolo Tecnico-Politico”, da convocare in tempi ragionevolmente brevi.

Caldoro-Squillante
Caldoro-Squillante

Poiché a settembre scorso, non si avevano notizie in merito, il “Comitato Spontaneo della mamme ebolitane” ha convocato in data 28 settembre 2014 scorso un convegno pubblico dal titolo: “Passato, Presente e quale Futuro per l’ospedale di Eboli”, con la presenza tra l’altro del Sen Franco Cardiello, Dott. Massimo Cariello, Dott. Antonio Cuomo, Dott. Gerardo Rosania, rappresentanti dei vari livelli istituzionali e politici, al termine del quale si è avanzata una proposto che ha trovato anche l’assenso unanime dei presenti alla numerosa assemblea:

  1. di dare mandato al Sen. Franco Cardiello di sollecitare l’on.S.Caldoro per la convocazione del promesso “Tavolo Tecnico-Politico”, in tempi brevi;
  2. la definizione del “Tavolo  Tecnico-Politico” costituito da un livello politico locale rappresentato da: Sen. Franco Cardiello, Dott. Massimo Cariello, Dott.Antonio Cuomo, Avv. Martino Melchionda, Dott. Gerardo Rosania, da una rappresentanza del “Comitato” e dal Dott. Antonio Lioi, in qualità di esperto in programmazione sanitaria, individuato unanimemente come tecnico consulente nel citato convegno;
  3. la necessità di elaborare un documento utile ed indispensabile per poter rappresentare le istanze scaturite  nel convegno nell’incontro con l’On.Caldoro.

Escursus:

    • Il “Comitato”  e tutti coloro ( politici e sindacalisti) che in varie forme e momenti diversi hanno condiviso questa “lotta democratica”, non hanno mai inteso portare avanti una logica di difesa campanilistica del Presidio Ospedaliero Ebolitano, a danno dei vari PP.OO. della Valle del Sele, ma quando inopinatamente l’ASL di SA, ha  deciso  il trasferimento delle Strutture di Ostetricia e Pediatria dal P.O. di Eboli a quello di Battipaglia, spontaneamente è scattata una protesta per la difesa di un “diritto  di assistenza negato” con motivazioni speciose e non condivisibili.
    • Si ricorda che nel Decreto del Commissario ad Acta  per il Piano di Rientro Sanitario n° 49 del 27 settembre 2010, e s.m.i., a pag. 137 si legge:”…..omissis….la disattivazione del punto nascita del P.O. San Francesco d’Assisi (Oliveto Citra) caratterizzato da un basso numero di parti/anno ( 309 nel 2008, 279 nel 2009)”,quindi la disattivazione del punto nascita di Eboli  insieme alla Pediatria, NON ERA PREVISTA !!
    • La TIN ( Terapia Intensiva Neonatale) del P.O. di Battipaglia, da diversi anni ( egregiamente diretta dalla dr.sa Beatrice Lopardo) in quanto struttura aziendale dell’ASL SA 2 prima e ASL SA dopo, ha garantito il necessario ed indispensabile supporto ai diversi punti nascita- pubblici e privati- della prov. di Salerno, in quanto in NESSUNA struttura di diagnosi e cura ospedaliera pubblice e privata esisteva ed esiste una TIN. Pertanto l’eventuale motivazione che da Eboli, l’Ostetricia era provvista di Nido, ma non di TIN, e andava accorpata con una struttura ospedaliera provvista di TIN ( cioè Battipaglia) è una motivazione  speciosa e strumentale, proprio perché il P.O. di Eboli vicinissimo a Battipaglia, ha da sempre utilizzato in caso di necessità la TIN, inoltre se questa motivazione è veritiera, allora andrebbero accorpati o “chiusi” tutti gli altri punti nascita del Salernitano, pubblici e privati sprovvisti di TIN.
    • Si ricorda che in Campania  ci sono 9 punti nascita pubblici  , con una percentuale rispetto ai 500 parti/anno, minimo previsti per la loro sussistenza, che superano  solo per il 50 % questo dato e ben 32 che invece hanno un tasso nascite annuo inferiora al 50% . Sono stati accorpati o chiusi ? Fra le strutture private accreditate con il SSR,solo 3 hanno un tasso del 100%( cioè circa 500 parti annui) e 31 con l’80 %, ma NESSUNA  struttura ha la TIN tantomeno un Servizio di Rianimazione e quanti di questi sono stati chiusi ? Ecco perché  è sembrata precipitosa ed inopportuna  la decisione del trasferimento dei reparti  sopra citati.
    • Si segnala poi che questo provvedimento è stato preso  dal DG dell’ASL di SA, dott. Antonio Squillante , dopo che  l’On. Caldoro, avendo preso atto  delle serie preoccupazioni per la salute dei cittadini, delle partorienti e dei bambini  della Piana del Sele area Centro-Sud, , aveva preso l’impegno di approfondire questo aspetto  nel Piano di Riordino Ospedaliero, allo scopo di verificare il pieno rispetto dei LEA (livelli essenziali di assistenza ), pertanto è sembrato un atto proditorio ed in contrasto con quanto dichiarato dall’On. Caldoro.
    • Da diversi mesi, tutti i Sindaci dei Comuni afferenti all’area vasta della Piana del Sele, avevano più volte , anche con delibere comunali, invitato il dr.Squillante ad evitare di prendere provvedimenti tendenti al depauperamento di strutture, uomini e mezzi, negli Ospedali  destinatari della riorganizzazione prevista dal già citato decreto 49/10,in cui viene definito il riassetto della rete ospedaliera nella Piana, onde di evitare di arrivare al loro “accorpamento” nell’Ospedale Unico della Valle del Sele, con tipologie assistenziali molto diverse e rese poco funzionali “ed appetibili”,  da quelle che sono state prese come riferimento nella realizzazione del “nuovo ospedale”. Invece si prendono decisioni che depauperano in particolare ( SOLO ?) il presidio ebolitano, quando  si è in attesa dell’approvazione da parte della Regione,del Piano Ospedaliero (Atto Aziendale dell’ASL SA 2013).
    • Ricordiamo che  l’art.22  a pag 152  di questo Atto Aziendale (ASL SA ), da titolo : ”I presidi Ospedalieri”, è tutto costruito nel FEDELISSIMO  rispetto del citato decreto 49/10, così anche la conseguente “dotazione organica” e l’ “organigramma” ( allegati al Piano). Siamo convinti che il DG non poteva elaborare un piano diversamente. Ricordiamo che a pag.137 sempre del più volte citato d.49/10 si legge: I presidi ospedalieri di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli e Battipaglia confluiranno in una unica struttura ospedaliera, la cui realizzazione è da prevedersi nel programma di interventi per l’edilizia sanitaria ( ex art.20 L. 67/88). Tale struttura che sarà denominata Presidio Ospedaliero Unico della Valle del Sele rappresenterà un nuovo modello organizzativo – gestionale in quanto costituirà un Presidio di ASL dotato di un budget autonomo e di una specifica autonomia gestionale. Al fine di dare una  concreta attuazione a quanto sopra previsto l’Assessorato alla Sanità provvederà a nominare entro sessanta giorni dalla pubblicazione sul BURC del presente documento, un dirigente medico di comprovata esperienza, con l’obiettivo di realizzare una integrazione funzionale tra i quattro presidi ed avviarne i processi di razionalizzazione ed accorpamento…………………….”
    • Ma la storia purtroppo è stata diversa, infatti l’ASL di  SA, aveva individuato “un dirigente medico di  comprovata esperienza” e nominato pertanto “per attivare quanto previsto” la dr.sa Maria Rosaria ( Sara) Caropreso,( Project Manager  dell’Osp.Unico della V.d.S.), ma non l’aveva mai messa in condizioni di poter portare avnti il compito che le era stato assegnato. Doveva in primis, attivarsi per la elaborazione di uno “STUDIO DI FATTIBILITA’  , che per comodità chiameremo “piano attuativo per l’Ospedale Unico della Valle del Sele”.. Questo era ( ed è !!!) lo strumento INDISPENSABILE, da elaborare nel rispetto delle “LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI STUDI DI FATTIBILITA’”  ( 23 gennaio 2013) elaborato per conto della “Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome” e da ITACA ( Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale), da sottoporre alla valutazione del (NVES)Nucleo di Valutazione Edilizia Sanitaria dell’ARSAN ( oggi diretto dal prof. Angelo Montemarano con il quale collabora –settore Tecnologie ed Innovazioni: la dr.sa Sara Caropreso). Il NVES, per competenze istituzionali esprime  pareri  in tema di edilizia sanitaria e socio sanitaria  su progetti preliminari ( e studi preliminari di fattibilità), redatti dalle Aziende sanitarie.
    • Successivamente la Regione, elaborato il tutto, DOVEVA inviare “LO STUDIO DI FATTIBILITA’ per l’Ospedale Unico della Valle del Sele” (si  ricorda che il decreto 49/10, aveva avuto il placet del Ministero dell’Economia e Finanze e di quello della Sanità) al CIPE , in particolare all’UTFP ( Unità Tecnica Finanza di Progetto). Infatti tutti gli Ospedali che oggi si costruiscono in Italia – finanziamenti che anche oggi il  CIPE eroga- rispettando la ricca  normativa europea e nazionale prevista dal P.P.P. ( Partenariato Pubblico Privato –Finanza di Progetto). La dichiarata disponibilità data a suo tempo  per la copertura ( parte pubblica) non è stata MAI formalizzata perché MANCAVA l’iter burocratico accennato sopra e quindi la regione non ha MAI presentato il PIANO DI FATTIBILITA’ e mai ovviamente richiesto i finanziamenti PUBBLICI  necessari.

Richieste

ASL-SA-Stefano-Caldoro-Antonio-Squillante
ASL-SA-Stefano-Caldoro-Antonio-Squillante

Sulla scorta dell’escursus sulla grave situazione della sanità ospedaliera nella Valle del Sele si  fanno alcune considerazioni e si avanzano alcune richieste all’On. Stefano Caldoro:

A-   Si chiede  la rassegnazione delle Strutture Complesse sottratte all’Ospedale di Eboli di OSTETRICIA E PEDIATRIA ( in alternativa almeno quella di PEDIATRIA con assistenza totale di 24 h su 24) in attesa dell’attivazione dell’iter procedurale per la costruzione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele.

B-   Si chiede, prima di approvare il Piano Aziendale di Riordino degli Ospedali ( in particolare quanto previsto da pag 152 a pag 183) presentato dall’ASL di SA, di voler verificare e RICLASSIFICARE gli Ospedali Aziendali della ASL di SA con correzione dell’assegnazione delle Strutture Complesse, Semplici e dei servizi, nonché delle correlate Dotazioni Organiche ed Organigrammi:

  • Perché  il realizzando Ospedale Unico della Valle del Sele , con previsti PP.LL. n° 328, viene classificato di II livello e quelli di Nocera-Pagani ( pp.ll. n° 372) e Vallo della Lucania ( pp.ll. n° 307) sono classificati di III livello ?
  • In questa classificazione si è tenuto conto che nella zona dell’Agro nocerino-sarnese vi è anche un Ospedale di II livello (Sarno pp.ll. n°160 con un n° di pp.ll. totali di 532 e nel Vallo del Diano-Cilento ci sono anche due Ospedali di II livello (Polla pp.ll. n°228 e Sapri pp.ll. 120) con un totale di ben 655 pp.ll.?
  • Perché l’Ospedale di III livello di Nocera-Pagani (anche con un PO di II livello : Sarno) servirà una popolazione di 297.571, l’Ospedale di III livello di Vallo della Lucania (anche con due P.O. di  II livello : Polla e Sapri) 164.075, mentre l’Ospedale della Valle del Sele servirà DA SOLO ben  : 303.752 abitanti in un’area vastissima e viene però classificato di II livello con tutte le limitazioni che questa classifica comporta?   vedi tabella allegata  pag.6/7)

C-   Si chiede la rinomina immediata di un DI UN DIRIGENTE MEDICO DI COMPROVATA ESPERIENZA , ( nel rispetto del D. 49/10), con il compito di attivare SUBITO, tutto l’iter amministrativo necessario per produrre il “progetto”  denominato : STUDIO DI FATTIBILITA’ per la realizzazione nella Valle del Sele dell’Ospedale Unico che tenga conto:

  • Dell’art.6 (Edilizia Sanitaria) del D.L. n° 158 del 13 settembre 2012 (pubblicato nella GU n° 214 del 8 nov 2012, coordinato con la legge di conversione n° 189 dell’8 nov 2012, relativo alla procedura di realizzazione di nuove strutture ospedaliere da realizzarsi attraverso contratti di partenariato pubblico privato prevedendo anche la cessione all’aggiudicatario ( ATI: Associazione temporanea  d’Impresa), come componente del corrispettivo, delle strutture ospedaliere da dismettere anche nell’eventualità che questo comporti il cambiamento delle destinazioni d’uso.
  • Della necessità di prevedere interventi di risparmio energetico con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili  ed interventi ecosostenibili finalizzati al risparmio delle risorse idriche ed all’eventuale riutilizzo delle acque meteoriche.
  • Delle “linee guida per la redazione di studi di fattibilità -24 gennaio 2013-“Redatto dall’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale” ( ITACA)
  • Delle indicazioni date dall’Arch.Renzo Piano sulle linee guida per la realizzazione di un Ospedale a 5 Stelle ( denominato un Grande Ospedale e non un Ospedale grande)  in particolare: Umanizzazione, Urbanità, Viabilità, Centralità orografica, Innovazione, Affidabilità, Ricerca, Formazione.
  • ·         Della possibilità di risparmiare  economicamente condividendo la indicazione del Comune di Eboli, che ha indicato come possibile sito, i terreni già di proprietà dell’ASL ( e quindi disponibili) in un’area definita dal PR vigente del Comune di Eboli, come “area per servizi sanitari”, ove già è stata costruita la bellissima sede del Distretto Sanitario di Base  n° 64 Eboli-Buccino in località  Acquarita  ( uscita svincolo Eboli dell’A3 SA-RC. (vedi foto allegate pag 7/8).
  • Della possibilità di avvalersi della collaborazione del NEVS (Nucleo Valutazione Edilizia Sanitaria) dell’ARSAN-Napoli;
  • Della possibilità di avvalersi  dell’assistenza tecnica-amministrativa

dell’ UTFP (Unità Tecnica Finanza di Progetto) del CIPE-Roma.

Eboli li: 6 ottobre 2014

In rappresentanza del “Comitato Spontaneo mamme a difesa dell’Ospedale di Eboli”:

  1. Anna Moccaldi…………………………
  1. Rosa Adelizzi………………………….
  1. Katiuscia D’Onofrio ……………………..
  1. Patrizia Caliendo ………………………
  1. Luana Mazzara ………………………
  1. Stefania Adelizzi………………………
  1. Marco Lamonica ……………………….
  1. Sergio Macellaro ……………………..
  1. Antonio Vecchio………………………
  1. Claudio De Nigris ………………….
  1. Vito Cuomo…………………………..
  1. Nicola Vivone………………………..

In rappresentanza  della politica cittadina:

  1. On.Sen.Franco Cardiello………………………..
  1. Dott. Massimo Cariello………………………….. 
  1. Dott. Antonio Cuomo…………………………….
  1. Avv. Martino Melchionda ……………………….
  1. Dott. Gerardo Rosania…………………………..

n.b.: il documento è stato elaborato con la consulenza tecnica del Dott. Antonio Lioi

        “tecnico-esperto di programmazione sanitaria”.-

Eboli, 14 ottobre 2014

7 commenti su “Sanità & Ospedale: Ecco il documento-proposta del Comitato spontaneo delle Mamme”

  1. Ma chi è questo antonio lioi?
    E’ per caso quell’antonio lioi, tuttologo di fama internazionale, relegato fino ad ora nelle oscure stanze dell’indifferenza generale ed ora con i galloni, appuntatigli da un manipolo di non si sa che cosa, di “tecnico-esperto di programmazione sanitaria” ??
    Ma veramente i “politicanti” ed i sedicenti “politici” di questo momento pensano che i cittadini perbene di questa Città devono essere ancora offesi dalle farneticazioni ed invenzioni cervellotiche di uno che è sempre stato un “personaggio”, neanche tanto folkloristico, che ha saputo solo innalzare negli anni, ed unicamente per sé, un solo inno, dal titolo: IO, IO e sempre IO ??
    Non bastava l’offesa arrecata agli Ebolitani in questi ultimi venti anni ??
    Xxxxxxx, antonio & c.

    Rispondi
  2. Caro Massimo, tu che tramite l’indirizzo di posta elettronica conosci gli “anonimi”, puoi dire al Sig. ( sic!!) di cui “sopra” , quanto è grande la Sua EDUCAZIONE ?? Xxxxxxxx xxxx xxxx xxxxx xxxxxx? Perché non lo hai censurato ? Tu che mi conosci bene, spiegagli chi sono……..IO NON RISPONDO ALLE PROVOCAZIONI ed alle stupide offese degli Anonimi, resta la vigliaccheria di chi sparla ed offende senza avere il coraggio di FIRMARSI. Ciao e buona domenica caro Massimo.

    Rispondi
  3. Bravo Goffredo.
    E poi, caro Admin, non dire che non te ne sei accorto, giacché hai anche censurato qualcosa di quello che ha scritto Goffredo.
    Fate quasi commuovere per i vostri salamelecchi.
    Tu dai ragione a me e io do ragione a te, indifferentemente.
    Ma che bel teatrino.
    Ciao e buona domenica, anche ad antonio

    Rispondi
    • Per Sigismondo
      Mi dispiace per te ma mi non me ne sono accorto a causa della mia ignoranza linguistica, la “censura” si riferiva ad un altro post.
      Censura tra virgolette perchè eliminando qualche parola che potrebbe essere ritenuta offensiva evito che si degeneri e nello stesso tempo non altero il senso generale del post.
      Tutto quì.e
      Per il resto non comprendo la “commozione” e quel quella ragione “rimbalzata”.
      Credo invece che si possano dire le cose senza offendere e senza essere maleducati.
      Grazie per il tuo intervento.
      Massimo Del Mese

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