Scontro Massarelli-Cicia: E’ guerra tra ex Assessori

L’ex Assessore Massarelli, (Eboli Libera) replica all’ex Vice Sindaco Cicia: “Nell’Arroganza e nelle gravi forzature poste in essere con il Preliminare di Piano la causa della crisi”.

Massarelli conferma possibili interessi nel PUC e una guerra di posizione interna al PD: “Cicia si arroga il diritto di dare patenti di permanenza o meno nel Partito Democratico, non si è neanche candidato in quella lista nel 2010“. Il Commissario verifichi atti e procedure.

Ilario Massarelli
Ilario Massarelli

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – L’ex assessore all’Ambiente del Comune di Eboli Ilario Massarelli, rappresentante di Eboli Libera, replica alle affermazioni fatte da Cosimo Cicia ed apparse sul quotidiano “La Città”:

“Le affermazioni dell’ex Vicesindaco – sostiene Ilario Massarelli fanno comprendere una volta di più quali siano state le vere motivazioni dell’esplodere della crisi che, in 48 ore, all’indomani delle dimissioni mie e di Dino Norma in contrasto all’approvazione a maggioranza del preliminare di Piano, hanno portato alla drammatica implosione dell’Amministrazione Comunale.

Nelle parole di Cicia – incalza Massarelli, sottolineando la sua appartenenza al gruppo Eboli Libera ma soprattutto alla direzione del Partito Democraticovi è scarsa comprensione delle dinamiche che hanno portato a tutto questo; si nota, anzi, quell’arroganza priva di contenuti che ha prevalso negli ultimi mesi, ponendo fine a 9 anni di governo.

Cicia si arroga patenti per decidere chi appartiene o non appartiene al Pd, pur essendosi egli stesso, nel 2010, candidato nella lista di Fatti per Eboli. E, nel frattempo, quasi tutti i consiglieri comunali eletti nel Pd hanno deciso di far venir meno il sostegno all’Amministrazione Melchionda, lo scorso 27 settembre. Questo è un dato politico, che riconferma che taluni, in primo luogo Cicia con la sua scelta di andare avanti sull’approvazione di un preliminare di PUC assolutamente incondivisibile, hanno portato avanti per lungo tempo, consapevolmente, scelte che hanno diviso profondamente il quadro politico.

Cosimo Cicia
Cosimo Cicia

Il preliminare di Piano – prosegue Massarelli – modificato negli ultimi mesi in modo radicale – ed approvato a maggioranza in giunta, è stato un atto grave non solo verso quanti fra di noi non l’hanno condiviso, ma verso la città. Si è scelto di andare avanti su un provvedimento che, così com’è, metterebbe a rischio il suolo agricolo della Piana del Sele, e che è, peraltro, indeterminato nelle scelte più specifiche, mostrandosi in tal modo atto puramente elettorale, nella disperata ricerca di Cicia di attrarre consensi verso se stesso, dopo anni in cui, mi spiace dirlo, non ha brillato per presenza nell’azione politica né nelle scelte che si determinavano.

Indice di quella cultura padronale che ha prevalso in taluni – conclude l’esponente di Eboli Libera – è la tristissima affermazione sulla vicenda obbrobriosa della rimozione di alcuni funzionari dalla commissione elettorale, a scopo evidentemente ritorsivo. Affermare che la politica dà e che la politica, di conseguenza, può togliere, è quanto di più lontano ci possa essere da una concezione progressista della politica intesa come servizio ai cittadini. Ridicolo, peraltro, che Cicia affermi questo, mentre il provvedimento a sua firma, illegittimo perché valicava l’ordinaria amministrazione – tenti di giustificare l’atto con improbabili criteri oggettivi”.

E’ una guerra tra ex, alla pari di quelle coppie che quando si separano si combattono al punto tale da far male a loro stessi e ai figli. Fortunatamente noi non siamo i loro figli: meno male. Meno male perché così non ce ne vergogniamo, mentre invece ci indigniamo per come si è stati amministrati, per come si è aperta la crisi, per come si è conclusa, portando la Città in mano ad una gestione commissariale, per come si è evoluta, con l’introduzione in “zona cesarini” di un atto ritorsivo senza pari e degno solo delle peggiori consuetudini delle famiglie camorristiche verso alcuni funzionari, ovvero, verso uno in particolare Giuseppe Mazzini, solo perché padre del Consigliere comunale Pietro Mazzini, uno dei firmatari delle dimissioni collettive che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Indignati per quello che si è detto riguardo alle motivazioni della crisi, confermando in toto, a giudicare dalle dichiarazioni che si sentono che la crisi viaggia su motivazioni riconducibili solo a questioni urbanistiche legate al PUC, questioni che aprono a determinate considerazioni che POLITICAdeMENTE ha già abbondantemente rappresentato e che evita per il momento di ricordarlo, anche perché nella giornata di domani affronterà ancora la questione con la pubblicazione di alcune riflessioni sulla Manovra urbanistica dell’Ing, Luigi Manzione.

ORTOFOTO-HOUSING-SOCIALE-
ORTOFOTO-HOUSING-SOCIALE-

Indignati anche perché in poche ore e in pochi giorni un sodalizio si è rotto e che a seguito di questa rottura scopriamo che Cicia non avrebbe brillato per presenza e per scelte politiche, in seguito scopriremo che un’altra delle motivazioni è perché forse qualcuno puzzava con i piedi e magari qualche altro aveva l’alito pesante. Considerazioni postume ma comunque efficaci per sottolineare come  a stare insieme spesso è solo per il collante del potere. Di qui noi ci allarmiamo ma poiché a Palazzo di Città ora c’é un rappresentante del Governo che racchiude in se la tripla funzione di rappresentare lo Stato, i poteri del Sindaco, e quelli del Consiglio, siamo abbastanza sicuri e naturalmente, per quello che potrà valere, suggeriamo alla Dott,ssa Vincenza Filippi di fare una ricognizione sulle questioni che sono contenute in quel PUC, e poiché pare che le questioni, siano tutte riconducibili in un’area ben definita, sarebbe il caso si comprendesse, ovviamente senza mettere in discussione l’orientamento politico che ha indotto l’Amministrazione Melchionda, ad individuare in un’area agricola e dal vincolo idrogeologico, un intervento edilizio di circa 280 alloggi in Housing Sociale, preferendo  questi terreni ad altri di proprietà comunale per i quali si progettò due interventi denominati Hispalis 1 e 2, quali siano state le dinamiche e quali i tempi: Si sono prima acquistati o impegnati quei suoli e poi si è proceduto alla Variante di Piano oppure sono stati acquistati o impegnati dopo che vi è stata la nuova destinazione che trasformava l’intera area da zona agricola ad edificabile per i nobili scopi di costruire e assegnare a famiglie bisognose gli alloggi a prezzi contenuto con l’opzione dell’acquisto futuro?

Vincenza Filippi
Vincenza Filippi

Si capirà che il busillis sta proprio nella risposta a questi quesiti. La rottura passa attraverso questo specifico fatto o magari si lega anche ad altri riconducibili ad altre aree in altre zone della Città o magari anche alla famosa variante che consentirebbe all’ISES di poter realizzare una struttura ex novo, trasformando anche in questo caso un’area agricola in un’area edificabile, sulla spinta della necessità impellente per evitare che un centinaio di assistiti debbano scegliere forzatamente altre strutture e altrettanti dipendenti si troverebbero da un momento all’altro a rischio di perdere il posto di lavoro?

Anche questo interrogativo ha bisogno di una risposta che sicuramente il Commissario Prefettizio Filippi, man mano che prenderà conoscenza delle varie questioni cercherà di risolvere, risolvendo in maniera chiara ed inequivocabile ogni sospetto e ogni maldicenza. Si sa la calunnia è un venticello e spesso passa attraverso gli spifferi delle porte socchiuse e prende chi si sottopone a quel venticello, ma se si spalancano le porte forse è meglio e mentre finisce quel venticello però rimane quell’atto di arroganza e ritorsivo e quindi punitivo che si inquadra solo nel codice penale, ma che in ogni caso ci lascia basiti anche rispetto alla giustificazione in quell’ “Affermare che la politica dà e che la politica, di conseguenza, può togliere,” è un concetto di una truculenza senza pari. Ebbene rispetto alla barbarie di quell’assunto come cittadini onesti e con le palle piene siamo sicuri che se riuscissimo a togliere tutto quello che la politica ha dato a molti di quei politici inutili ed incapaci avrebbero difficoltà anche a vivere, tanto hanno avuto e tanto sono compromessi dalla politica stessa.

E in tutto questo che ruolo ha il PD? Quello sicuramente di “Fracchia”.

Eboli, 16 ottobre 2014

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