Caldoro e il taglio dei Ticket: Non basta rifarsi l’imene per ritornare vergini

Non bastano i tagli dei Ticket sanitari per annullare i centinaia e centinaia di milioni dello scandalo ALPI e delle Gare per l’assistenza sanitaria domiciliare.

L’integerrimo Caldoro, rigoroso sistematore dei conti regionali, apre i cassetti e dispensare soldi, lo fa con i fondi europei e ora con il taglio dei Ticket sanitari mentre De Luca invece di stare a Napoli da leader dell’opposizioni sta a Salerno, lo attacca. Non basta a Caldoro rifarsi l’imene per ritornare vergini.

stefano-caldoro
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNONon basta rifarsi l’imene per ritornare vergini. Nessuno di noi pensa che l’integerrimo governatore della Campania Stefano Caldoro, rigoroso sistematore dei conti regionali, che oggi apre i cassetti e incomincia a dispensare soldi, lo fa con i fondi europei e ora con i Ticket sanitari, dopo quattro anni che ci ha parlato di sprechi e di malasanità, ora addirittura dispensa soldi nella Sanità, con questo provvedimento è ritornato vergine.

Una verginità che gli dovrebbe consentire di potersi presentare: come un buon amministratore se si pensa ad bilancio regionale che si è pareggiato azzerando non gli sprechi ma i servizi dai Trasporti alla scuola, dall’Ambiente alla gestione dei rifiuti, dai fondi europei avendo restituito 5miliardi di euro, avendone utilizzati solo 1miliardo e 800mila euro alla Sanità; o come una vittima se si tiene conto della campagna di stampa che la si è letta come di accompagnamento all’operazione “verginità”, condotta anche da qualche giornale che si è premurato di pubblicare a puntate, a distanza di quattro anni, i verbali delle indagini di cui al Falso Dossier e alla P3 che vedeva varie persone impegnate a screditarlo tra cui il Sindaco di Potecagnano Ernesto Sica e l’ex sottosegretario e potentissimo referente Campano di Berlusconi Nicola Cosentino (Nick ‘o merican’), entrambi di centrodestra ed  entrambi di Forza Italia come lo stesso Caldoro si identifica sebbene tiene in vita un partito come il Nuovo Psi che esiste solo sulla carta, presente solo in pochissime realtà locali; e semmai approfittare delle disgrazie di Vincenzo De Luca, incappato nei “niet” del suo Partito che non ne vuole proprio sentir parlare di una sua Candidatura alla Presidenza della Regione Campania.

Cosentino e Caldoro
Cosentino e Caldoro

Caldoro scherza con il fuoco e gioca sulla salute dei campani e soprattutto su quelli più bisognosi economicamente parlando e quelli che al contrario, hanno più bisogno di cure e di prestazioni perché Cardiopatici o malati oncologici o solamente anziani e ammalati.

E’ indispensabile che si risponda a questo quesito inquietante: Quali sono stati i tagli in servizi e prestazioni per pareggiare il bilancio e mantenere lo scandalo degli straordinari e dell’ALPI corrispondenti alla cifra dei 75 milioni di euro solo per l’ASL Salerno immaginando le altre? Si prefigura un’attentato alla salute pubblica?

Il “nuovo vergine” Caldoro dovrebbe sapere che a partire dal 24 settembre scorso i badget sanitari destinati ai singoli Ospedali o strutture abilitate ad erogare prestazioni sanitarie, si è esaurito come ogni anno da quattro anni e come nei tempi dell’odioso Bassolino, e fino a gennaio ci si deve rassegnare, chi riesce a resistere vive, altrimenti corre il rischio serio di morire, gli oncologici di sicuro, mentre al contrario gli sprechi e i disservizi, specie nel napoletano, non sono stati per nulla eliminati come si è fatto “rigorosamente” per mano del Direttore sanitario dell’ASL Salerno Antonio Squillante che ha tagliato così bene fino ad accorpare, chiudere reparti e Ospedali solo a sud di Salerno e specificamente nella Valle del Sele. Sprechi e privilegi come i famosi 75 milioni di euro spesi per le prestazioni in ALPI, che hanno consentito ai medici dell’ASL SA e a buona parte di loro di guadagnare fino a circa 350mila euro all’anno con lo scandaloso ALPI, senza che i loro reparti o le loro prestazioni siano elevate alla ricerca e al riconoscimento tanto da favorire una migrazione sanitaria verso quelle strutture, mentre Emanuele Scifo che deve subire un trapianto multiplo di organi, corre il rischio di morire perché non ci sono i soldi per mandarlo in america dove medici che si sognano quelle cifre sono capaci di fare quell’operazione, e mentre nell’Ospedale di Battipaglia, Città di Emanuele, ci sono Medici che dissertano anche sui tombini che guadagnano circa 250mila euro all’anno sempre di ALPI.

Landolfi-Cesaro-Cosentino
Landolfi-Cesaro-Cosentino

Non basta una campagna di stampa e l’aiuto di qualche assist napoletano per intimorire chi mette dei manifesti che ricordano come Caldoro sia dello stesso Partito di Cosentino e Sica, e di Luigi Cesaro (Gigin a purpetta) e sono suoi alleati e che continua ad amministrare la Regione con il consenso determinante di quelle persone che egli stesso ora avverte la necessità di allontanarsene appunto, per rifarsi una nuova verginità. E così come non basta una campagna di stampa per ripresentarci un Caldoro che non chiude mai il bilancio rendendolo estensibile e pronto alla Cassa, come nel caso del taglio dei Ticket, evidentemente inserito all’ultimo momento, senza però capire se i Piani Sanitari sono stati approvati o meno e cosa contengono, e come si può operare in tal senso se i badget sanitari di quest’anno devono essere programmati ed inclusi nel Piano Sanitario da anni ancora in elaborazione e poi riportarti in Bilancio? Chi può può, e Caldoro può evidentemente, beccandosi le ire e le improperie del suo rivale-non rivale De Luca che da una trasmissione televisiva lo attacca: “Nei prossimi cinque mesi assisteremo ai fuochi pirotecnici“. De Luca se la prende anche con tutti i Parlamentari salernitani ritenendo che nessuno di loro fa gli interessi di Salerno e della Provincia di Salerno.

Sica-Cosentino
Sica-Cosentino

Ha proprio ragione, infatti noi non sappiamo nemmeno chi sono, tanto li hanno nominati i Partiti, mica il corpo elettorale, De Luca ha ragione, ma allora perché non è rimasto a fare il Consigliere Regionale invece di optare per la carica di Sindaco? E’ probabile che se ci fosse stato lui, con la sua verve avrebbe contrastato le misure che Caldoro in questi anni ha preso senza che nessun Parlamentare se ne sia accorto.

Ma Non basta rifarsi l’imene per ritornare vergini. Fare la lotta agli sprechi e favorirli poi con gare fumose e approssimative come è capitato a quella dei Servizi assistenziali domiciliari, replicandole in tutte le ASL della Campania, gara all’attenzione di Raffaele Cantore e dell’Autorità garante della Corruzione. Solo quelle delle ASL di Benevento e di Salerno sono state aggiudicate per un importo pari a 25milioni di euro, immaginando a quanto assommano se si aggiunge Avellino, Caserta e Napoli. Cifre da capogiro che si vanno a sommare ai servizi dei comuni e dei Piani di Zona.

Gare che non indicano il numero degli assistiti ma solo il valore delle prestazioni, senza curarsi nemmeno se con il principio dell’Avvalimento gli aggiudicatari abbiano realmente il personale adeguato e le strutture specifiche per assumere il servizio. Ma di questo se ne occuperà Cantore.

Il Governatore Stefano Caldoro - Vincenzo De Luca
Il Governatore Stefano Caldoro – Vincenzo De Luca

Noi invece ci occupiamo dell’ultima sortita di Caldoro circa la riduzione dei Ticket saniatri, argomento che ha allertato i vari Centri accreditati verso la Regione Campania che appunto nella mattinata di domani hanno convocato una conferenza stampa presso il Centro Polidiagnostico Check Up di Salerno, minacciando lo stato di agitazione per “denunciare l’ennesimo atto grave e penalizzante dell’ASL di Salerno che con la delibera 931/2014 sui tetti di spesa, di fatto, mette in condizione le strutture socio-sanitarie e assistenziali di sospendere i servizi“.

Da quì alla prossima primavera ci dobbiamo abituare a questi slanci di “verginità” di Caldoro così come siamo già abituati agli strali di De Luca che sicuramente saranno centuplicati appena si renderà conto che le primarie non si faranno e deve procedere nella sua corsa verso Napoli da solo e senza il Partito, incominciando a fare la conta di chi gli rimane vicino e chi se ne allontana ravvisando la possibilità di migliorare la sua piazza, senza avere tra le palle uno dei figli di De Luca, e così, ci dimenticheremo dell’uno e dell’altro ivi compreso le loro mancanze e ci ricorderemo, appunto parlando di rifacimento dell’imene e della verginità ritrovata, di dire come diceva la ruffiana Antonia alla puttana Nanna, in quell’incredibile e straordinario dialogo che l’Aretino ci lasciò nel ‘500: “i vizi delle puttane son virtù”. Senza nessun riferimento ad entrambi naturalmente ma solo alla condizione della novità consumata presentata per nuova.

Salerno, 22 ottobre 2014

3 commenti su “Caldoro e il taglio dei Ticket: Non basta rifarsi l’imene per ritornare vergini”

  1. Vi era una petizione per Raffaele Cantone affinché sia sciolto la giunta regionale ed il consiglio.
    Indagati ed arrestati dono una pletora,MAI UNA VERGOGNA SIMILE IN CAMPANIA E IN ITALIA.
    CARDIELLO E CARIELLO,CHISSÀ COSA PENSANO?

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