Cariello: La vicenda ISES, un dramma per pazienti, lavoratori e famiglie

Dalla vicenda ISES, emergono chiarissime responsabilità, innanzitutto del Partito Democratico e dei suoi principali referenti locali”.

Cariello(Nuovo Psi): “Confidiamo possa avere seguito l’intesa di massima raggiunta in Prefettura tra le parti in campo, alla presenza del commissario prefettizia Filippi, per il raggiungimento di un’intesa possibile che salvi i pazienti ed i lavoratori“.

ISES
ISES

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – “Il dramma che rischiano di vivere i pazienti, così come i lavoratori e le loro famiglie, – si legge in una nota pervenutaci dall’ex Consigliere Comunale e Provinciale del Nuovo Psi Massimo Cariello, relativamente alla sospensione del servizio e alla possibile chiusura delì centro Ises di Eboli – impone a tutti noi un’assunzione di responsabilità sulla vicenda ISES. Una vicenda che ha chiarissime responsabilità, innanzitutto il Partito Democratico e i suoi principali referenti locali, volutamente incapaci in quasi 10 anni di risolvere l’annosa storia, che era ben nota agli amministratori, tra cui alcuni oggi sotto inchiesta da parte della magistratura.

Tutto questo, – sebbene Cariello individua le responsabilità solo ed esclusivamente in capo al Partito Democratico e ai vari referenti locali non esclude il problema relativo al rischio chiusura che inesorabilmente coinvolgerebbe sia i pazienti che i lavoratori – però, non deve distoglierci dall’impegno, né spostare l’attenzione di tutti con il solito atteggiamento da scaricabarile.

Da tempo, come Nuovo PSI, – aggiunge Cariello – abbiamo posto all’attenzione degli esponenti della maggioranza, determinata dal Pd, che il loro atteggiamento volutamente di attesa stava determinando la drammatica situazione attuale. Per questo chiediamo urgentemente una soluzione che dia stabilità alla storica struttura socio-sanitaria ebolitana, una soluzione che dia garanzie di assistenza ai disabili ospitati ed ai tanti lavoratori ebolitani.

Massimo Cariello
Massimo Cariello

Non possiamo consentire – prosegue preoccupato Cariello – un’altra sconfitta del nostro territorio, l’ennesima penalizzazione della nostra comunità per incapacità politica del Partito Democratico e del centrosinistra tutto.

Confidiamo che possa avere seguito l’intesa di massima raggiunta in Prefettura poche settimane fa, quando le parti in campo, alla presenza del commissario prefettizio di Eboli, Vincenza Filippi, dichiararono il loro impegno per il raggiungimento di un’intesa possibile che salvasse i pazienti ed i lavoratori.

Siamo certi, innanzitutto, – conclude Massimo Cariello – che la presenza proprio del commissario prefettizio, al posto dell’inutile e dannoso ex sindaco di Eboli, Martino Melchionda, possa costituire un’arma in più per l’ISES e per la città. Dobbiamo e vogliamo impedire che Eboli subisca un ulteriore impoverimento, perdendo posti di lavoro e generando nuovo dramma sociale”.

Il problema è veramente serio e naturalmente non va per nulla trascurato se si vuole salvare la struttura, i servizi che eroga, i posti di lavoro. Il percorso dell’ISES, senza per nulla coinvolgere i pazienti che ricevono cure e prestazioni e il personale, anche se assunto in maniera clientelare e familiare come nel resto delle strutture e dei centri di potere cittadini e che si porta a casa lo stipendio, è vissuto grazie alla connivenza dell’intera classe politica di un quarantennio di questa Città e non esclude nessuno: dai socialisti ai comunisti ai democristiani di allora, ivi compreso i loro eredi, figli, nipoti, parenti e seguaci; è lo specchio di quella connivenza e quella continuità spaventosa ed omertosa che coinvolge tutti i Sindaci dagli anni settanta in poi, fino a giungere agli ultimi due in ordine di tempo come Gerardo Rosania 1 e 2, Martino Melchionda 1 e 2, entrambi eredi del Partito Comunista, sorretti a fasi alterne da frange democristiane e da residuati politici socialisti, ora quasi tutti confluiti nel Partito Democratico eccezion fatta di Gerardo Rosania che alberga nella estrema sinistra e Massimo Cariello nella destra.

Ex Reparto Ortopedia-Eboli
Ex Reparto Ortopedia-Eboli

La storia dell’ISES è lo spaccato di quella che è stata la nostra società negli ultimi 40 anni. E va ricordato che questa società fin dalla sua nascita è stato l’esempio dell’incontro di tutti gli orientamenti politici dell’epoca. Una struttura “Democratica” dal punto di vista della sua costituzione e a giudicare da chi vi partecipava, avendo tra i suoi fondatori personalità per nulla marginali del mondo della politica e della società civile e religiosa: Comunisti di quelli che contavano; Socialisti vicini anche a chi per lungo tempo contava tanto; democristiani che pur stando ai margini contavano per essere serbatoio di tessere per una corrente potentissima di allora, con la benedizione della Chiesa che in certi casi non viene mai a mancare.

Come si è giunti a questo punto? Basta chiederlo a tutti i Sindaci dal ’70 in poi. E ora sulla precisa e costante insistenza di una parte del Partito Democratico, con un affondo da maestri si è giunti al capolinea, che non esclude la chiusura dell’ISES, nel mentre si esperiscono tutti i tentativi per evitare accada, ma mentre la Direzione Generale dell’ASL Salerno sta incominciando a spacchettarla. L’ASL ha inviato a tutte le strutture similari una missiva nella  quale si chiede un interessamento a caricarsi del servizio erogato ai Pazienti e agli ospiti dell’ISES, pare che la stessa missiva sia stata inviata anche alle famiglie degli assistiti, oggettivamente una procedura del tutto insolita che al contrario avrebbe dovuto legare prestazioni, pazienti, lavoratori e convenzione.

Non si comprende come mai non si è adottato lo stesso percorso e le stesse modalità impiegati in altre vicende che coinvolgevano altre strutture accreditate presso il SSN e quindi titolari di convenzioni come quella dell’ISES. Il sistema che l’ASL ha messo in essere “spaccotta il tutto e mentre per assurdo i pazienti loro sponte si indirizzassero presso altre strutture che si sono rese disponibili, resterebbero senza lavoro i dipendenti, così come non si andrebbe ad incidere sul valore dell’accreditamento che nel caso dell’ISES vale 4 milioni e mezzo di euro. Sempre per assurdo che tutti i pazienti dell’ISES trovassero altre soluzioni nei vari centri, che fine farebbe il valore della convenzione? Seguirebbe in quota parte i pazienti?

Sarebbe ilmcaso con un poco di impegno in più di giungere ad una soluzione che in uno risolva complessivamente tutte le vicende legate all’ISES, ivi compreso gli assurdi emolumenti corrisposti a dirigenti e commissari, del tutto inopportuni in un momento di grande difficoltà della struttura. Intanto, nelle more della risoluzione che si andrebbe a concordare, si potrebbe destinare immediatamente la struttura che ospitava il reparto di ortopedia nella zona 167 di Eboli, e mettere immediatamente in condizione di continuare a prestare i servizi di cui alla convenzione, ma poi sarebbe il caso anche di individuare responsabilità e colpe che in questa storia ce ne sono a quintali.

Eboli, 30 ottobre 2014

11 commenti su “Cariello: La vicenda ISES, un dramma per pazienti, lavoratori e famiglie”

  1. Il sig. Cariello, illustre pontificatore, se non ricordo male, è stato per 10 anni assessore nell’Amministrazione Rosania e per 5 anni, in quota PCI, assessore della prima giunta Melchionda. Adesso critica una situazione incancrenita, nella quale anche lui non è esente da responsabilità ed omissioni e, d’altro canto, non ha fatto nulla per evitare la chiusura di pediatria ed ostetricia con i suoi attuali referenti politici Caldoro e Cirielli.

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    • Per un cittadino amico.
      Cariello non può scontare per tutta la vita il suo passaggio politico a suo tempo criticato e criticato a lungo tempo.
      Ora credo sia il caso si parli di Cariello per cosa propone e come lo vuole fare e con chi.
      Semmai le sue critiche spesso sono poco bene argomentare e per nulla pertinenti e dovrebbe abbandonare il filone scandali stick e abbracciare invece la strada della proposta.

  2. La cosa che fa specie del sig. Cariello è che, pur rivestendo incarichi di gestione x venti anni, ora si accorge dei problemi irrisolti della sua città. Poteva, anzi doveva intervenire prima, quando rivestiva questi ruoli e non lo ha fatto.Ora strumentalizza situazioni per un mero tornaconto elettorale. Nn sono i cambi di casacca che permettono un giudizio sul politico ma quello che fa quando ha la fortuna di rivestire ruoli di gestione. Il succitato ha esercitato funzioni esecutive per decenni.. con risultati conoscibili da tutti.

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  3. Caro Massimo, non puoi fare di tuta l’erba un fascio. Quando ricoprivo la carica di Sindaco (più volte) e quella di Vice o di Assessore o di Consigliere Comunale, non ho partecipato a nessuna combine con i Centri Ebolitani di Assistenza e cura convenzionati col SSN, Tu coinvolgi in questo fascio anche uomini di grande onestà e valore,come l’On. Senatore Antonio Cassese, l’On. Senatore Mario Vignola, il Prof. Giuseppe Manzione, l’Avvocato Fulvio Scocozza e tanti altri amministratori dei vari partiti. Le responsabilità, come tu affermi, vanno ricercate nei tre Partiti dominanti (DC, PCI, PSI) e nei vari satelliti che, a volte, col loro voto, sostenevano maggioranze traballanti. L’ISES, Feudo del PCI di Mandia e di Melchionda e l’ELAION, Feudo esclusivo dei Socialisti dell’On Ministro Carmelo Conte, sono stati e sono centri di potere clientelare e di arricchimento di intere famiglie. Se vai a spulciare l’elenco delle maestranze, a tutti i livelli, certamente non troverai parenti, amici e sostenitori elettorali del sottoscritto, di Massimo Cariello e di tanti altri che , se pure assurti alla gestione della cosa Pubblica, non gli era concesso, dai poteri consolidati, di entrare, da Don Chisciotte, nei luridi affari dei potentati di turno. Io, Massimo Cariello e altri, venivamo tenuti all’oscuro dagli accordi trasversali che avvenivano tra esponenti del PCI, del PSI e della DC di allora e di oggi.
    Che ne dici del Campolongo Hospital? In questo Nosocomio privato, accreditato presso il SSN , avvengono cose di estrema gravità. Oltre all’assunzione di figli, parenti e amici dei potenti di turno, si registrano ricoveri di dubbia legalità.
    Per Tutti questi centri, che definisco Parapubblici, occorrerebbe un controllo approfondito da parte del futuro Sindaco. Certamente vi troverà il frutto di Misfatti e di arricchimenti illeciti, procurati con false fatturazioni, falsi ricoveri e false spese.
    Io che ho il coraggio di fare i nomi dei personaggi coinvolti nei vari illeciti, aspetto, da parte dei detrattori di Massimo Cariello , di Antonio Cuomo e di tutti quelli che si propongono al giudizio elettorale, di essere coraggiosi al par di me, invece di dire cose astruse pur di difendere i lor signori padroni.

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    • Caro Elio,
      ti inviterei a guardare la luna e non il dito. Cioè aquella convenzione che vale 4,5 milioni di euro e che con furbizia o distrazione si sta ignorando da parte dell’ASL Salerno e dei vari operatori che conoscono bene il sistema.
      Se il Centro ISES ha svolto le sue prestazioni per un trentennio ed oltre, per quale motivo non potrebbe ancora farlo in attesa che si facciano le cose per bene?
      Perché non si mette sul “mercato” (pazienti, servizi, prestazioni, dipendenti e l’intero pacchetto, convenzione inclusa) l’intero “pacchetto” come si è fatto per altre strutture sanitarie private? A chi giova “disperdere” i pazienti nelle varie strutture sanitarie private convenzionate alla spicciola? Sicuramente ai dipendenti certamente no.
      Il servizio è stato conferito con accreditamento alla struttura e non alle prestazioni, per le prestazioni e i servizi singoli è stato recentemente assegnato un Bando nell’ASL SAlerno per una cifra pari a 12,5 milioni di euro, gara tra l’altro attenzionata all’Autorità garante anticorruzione al dottor Cantore, e poi se ne occupano anche i Piani sociali.
      Nel caso specifico, sarebbe il caso di assicurare un immobile di proprietà comunale ed assegnarlo all’ISES nelle more della risoluzione del problema in generale, in caso contrario l’ASL senza furbizie, se veramente vuole chiudere il Centro ISES, dovrebbe indire una gara aperta e affidare in toto l’intera struttura operativa, naturalmente non lo stabile ma pazienti, dipendenti e convenzione auna struttura che ne abbia le caratterristiche oppure frazionare la convenzione e procedere con lo stesso criterio all’affidamento dei singoli tronconi.
      Questa seconda ipotesi non sarebbe peregrina, immaginando naturalmente un percorso protettivo per i pazienti e perché no anche dei deipendenti, i dirigenti al contrario andrebbero immediatamente ridimensionati nelle spettanze assurde e licenziati per non aver saputo gestire e proteggere una iniziativa che oltre aprodurre servizi produce anche lavoro.
      Pare, si dice, che vi sia un imprenditore che sta facendo incetta di strutture sanitarie private, per creare evidentemente un polo sostitutivo al depotenziamento in atto della Sanità nella valle del Sele, se questo è o dovesse rispondere al vero allora basta fare 2+2 e hai il risultato.
      Per il resto è opportuno precisare che in questa vicenda ci sono diversi livelli di coinvolgimenti e così come va ben distinta la responsabilità dalle colpe, quindi senza sparare nel mucchio è ovvio che per i molti o i pochi che siano bisogna oprare quella differenza e separare le colpe dalle responsabilità.
      Un sindaco ha le sue responsabilità che si estendono attraverso i sui delegati e i suoi funzionari, e naturalmente si può anche non sapere, ma una verità così scandalosa non può non sapersi reiteratamente per 30 anni. In 30 anni periodicamente quella struttura dobveva produrre delle documentazioni, che non escludevano le competenze degli uffici e dei vari assessori di competenza e dei Sindaci, possibile che nessuno si sia mai accorto di nulla.
      Ci posso credere,pensa che in un comune della provincia di salerno venivano concesse le autorizzazioni per la realizzazione di complessi residenziali che poi scandalosamente e falsamente venivano replicate e così anziché costruire 250 alloggi ne sono stati fatti 1000, ebbene è finita male, per gli amministratorie si è scoperto vi fossero non distrazioni ma connivenze con personaggi poco raccomandabili, appunto quelle “colpe” a cui faccio riferimento. In quel caso si è operato le differenze e alcuni sono risultati solo responsabili altri sono stati arrestati.
      Adesso è inutile dire che non si propende per nessuna delle due ipotesi è possibile anche che molti hanno pensato di operare anche contra legem purché si salvaguardasse i pzienti e il posto di lavoro dei dipendenti anche se assunti familiarmente e clientelarmente. Ma in ogni caso è giusto per la Cittàsi faccia chiarezza, ma non con la cattiveria che spesso si riscontra in qualche intervento.
      Massimo Del Mese

  4. Caro Elio,
    non ho mai avuto dubbi che tu avresti difeso la memoria di Antonio Cassese e il buon nome di Peppino
    Manzione.Non avevo dubbi. Però una risposta te la meriti,nel senso chè .da testimone e protagonista del mio tempo,ti possom assicurare che l’ISES à sempre stato un problema personale del protagonista e mai,
    dico mai ,un problema politico dei comunisti ebolitani Le tresche politiche e gli affari non
    appertenevanno alla nostra pratica politica .Quindi
    non bisogna confondere gli interessi personali con la
    politica dei comunisti ebolitani-
    Ben altro era la consapevolezza delle nostre responsabilità.
    Oggi ,il tuo rapporto polemico con gli ex colleghi carmeliitani,certamente apprezzabile ,ha motivazioni
    diverse da quelle di chi carmelitano non lo è stato e non lo è- Naturalmente hai diritto all’onere delle
    armi.
    E veniamo al dott. M.Cariello ,il quale non conosce
    ciò che è stata ed è la tradizione comunista ebolitana
    sia pure diffusa in mille rivoli,che insieme alla tra-
    zione dei “veri” socialisti sono state le eredi delle
    gloriose lotte popolari in Eboli ( vedi i capo popolo
    Vincenzo Aita ,Luigi Picirillo ,Giuseppe Leso,Alfonso
    Zecca) .
    Rosania e Melchionda sono i trasfughi del Partito comunista ebolitano e non gli eredi; l’uno che per essere
    andato troppo a sinistra si è perso ; l’altro si è
    collocato sulle posizioni di Renzi ,novello anticomunista e democristiano .
    Il dott. Cariello ,potrà essere ascoltato ,solo quando
    chiarità come sia passato da ex assessore
    della giunta Rosania a rappresentante del “Nuovo Psi”
    di craxiana memoria –
    Ma si sà , egli è di memoria deboli ,non è come
    Pico conte della Mirandola ,grande umanista fiorentino ,che aveva una memoria prodigiosa,
    Nelle more ,che il dott. Cariello,novello San Paolo
    sulla via di Damasco ,chiarisca la sua “conversione”
    da vecchio professore,consiglio all’interessato di
    leggere un vecchio libro di Davide Lajolo ,
    converitosi da ex fascista a comunista, direttore
    dell’Unità e di Vie Nuove,giornali comunisti.
    Il titolo del libro è “IL VOLTAGABBANA”
    EBOLI 31 OTTEBRE 2014 dott .Giuseppe òespo

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  5. Troppo facile e, probabilmente, pretestuoso sparare su Massimo Cariello per la scelta politica assunta 5 anni or sono. Identica attenzione meriterebbero Antonio Cuomo e i tantissimi consiglieri comunali che negli ultimi 15 anni hanno fatto giravolte molteplici. Dovremmo elevare la capacità critica guardando i contenuti. Il mal di pancia potrebbe generare solo astensionismo o incompetenza. Nel merito dell’articolo proposto da Massimo Del Mese, concordo molto con Elio Presutto. Sarebbe utilissimo comprendere bene cosa significa autorizzazione provvisoria e cosa, invece, accreditamento. Altresì sarebbe utile analizzare la nascita della cooperativa, risalente agli anni ’80 e rileggersi l’ex art. 26 della legge 11/84 che sancisce il tipo di convenzionamento. La riabilitazione ha rappresentato per decenni la vacca da mungere da parte di una sanità privata spesso retta da baronie o, come nel caso salernitano, da personaggi avventuratisi in tale mondo. Spessissimo queste realtà hanno peccato sin dall’origine di etica e professionalità. Oggi tutto è abbastanza ben diverso. Sono tante le strutture accreditate che operano investendo in qualità, etica e professionalità. Si potrebbe dire lo stesso della struttura oggetto dell’articolo? Io penso di no. Dovremmo chiederci allora chi non ha vigilato e controllato e perchè. I vizi denunciato oggi erano presenti anche ieri, sotto gli occhi di tutti. Spesso, però, la connivenza tra controllore e controllato ha avuto ragione di ogni logica e verità.

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  6. Dove stava cariello,ah si dal 94-2000 nella sinistra appoggiando anche Melchionda,poi con gli sfasciatori postfascisti della sanità,ora parla pre elettoralmente.
    Ad aprile proverà il brivido di tornare un privato cittadino cons di opposizione,sperimenterà la vita normale di chi tira a campare.

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