Eboli piange Padre Cosimo Corrado

Padre Cosimo Corrado, il Parroco della Chiesa della Madonna delle Grazie, si è spento. Con lui se ne va un figlio nobile di Eboli. E tutti lo piangono sgomenti.

Una gigantografia di Padre Cosimo campeggia sul portone principale della sua parrocchia, mentre una folla di fedeli si accalcava per dargli l’ultimo saluto: Una fiumana di persone che per ore, ha vegliato il suo parroco, in un mesto sabato di avvento.

Immagine di Padre Cosimo
Immagine di Padre Cosimo

di Marco Naponiello
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – “Coloro che ci hanno lasciati  – diceva S. Agostino – non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime”.

Lo sgomento ha attraversato come un fulmine la città di Eboli ieri mattina, quando si è appresa la ferale notizia: Padre Cosimo Corrado, 64 anni, amatissimo parroco della centrale chiesa della Madonna delle Grazie è morto! Con lui se ne va un figlio nobile di Eboli. E tutti lo piangono sgomenti.

Il tamtam della disgrazia corre veloce di bocca in bocca, increduli gli abitanti della comunità eburina, subito si apprende che il malore fatale è stato un infarto violentissimo che lo ha colto nella sala dei professori mentre si accingeva a raggiungere l’aula per l’insegnamento mattutino, all’istituto Focaccia di via Pio  XI a Salerno, dove insegnava già da qualche tempo, inutile l’intervento del 118 e la corsa disperata all’ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona del capoluogo, è arrivato oramai esamine.

Un mese addietro le prime avvisaglie di una salute malferma in un convivio con colleghi a S. Cipriano Picentino subì un forte malore, anche in questo caso subito allertato il pronto intervento, i sanitari consigliarono una immediata ospedalizzazione, ma  Padre Cosimo non era un tipo impressionabile e declinò gentilmente l’invito a ricoverarsi, ieri il triste epilogo.

Padre Cosimo Corrado aveva trovato Dio, in età matura, intorno ai cinquant’anni, ed entrò nell’ordine dei frati francescani. Solo dal duemiladodici era transitato in ambito diocesano, e anche per sopperire a carenze di organico, gli era stato affidato l’incarico di sostituire come reggente nella parrocchia della Madonna delle Grazie, Don Paolo Castaldi che l’aveva diretta per un novennio.

“Don Cosimo” però per tutti  i fedeli è rimasto sempre e solo Padre Cosimo, appunto per i suoi trascorsi francescani, ma anche perché si era incarnato in quel ruolo e si era fatto benvolere da tutti queli che lo avevano conosciuto, sia il gruppo dei giovani del Convento dei Francescani, sia come aiuto di don Lazzaro Benincasa, sempre occupandosi prevalentemente dei giovani. Un prete moderno ed attento, simpatico, non uso a pontificare con grevi morali, ma spontaneo in specie con giovani ed anziani cui rivolgeva in modo particolare il suo nobile ministero. Una persona semplice, un fanciullone, sempre sorridente e rassicurante ma sempre attento e disponibile.

PADRE-CORRADO
PADRE-CORRADO

Il rito funebre ha avuto il suo prologo stamane, con un corteo che ha accompagnato la salma da via Madonna del Soccorso, sua abitazione personale sino alla sua parrocchia, tra ali di gente che già da ieri mattina la affollavano in ieratico ossequioso silenzio, in seguito si è aperta la camera ardente, ove tutti i cittadini commossi hanno lasciato un ultimo saluto al religioso, una ressa indescrivibile, fatta di registri di presenze a iosa riempiti di firme di cordoglio, il tutto fino alle ore 13.00. Nessuno è voluto mancare al suo ultimo saluto.

Gli onori messali estremi sono stati celebrati alle 15.30 in punto, officiati in primis dall’ arcivescovo Luigi Moretti dell’Arcidiocesi Salerno – Campagna, profondamente commosso, coadiuvato dall’intera Forania di Eboli, composta innanzitutto dai decani storici, nelle persone dei Monsignori Enzo Caponigro, Lazzaro Benincasa, Fernando Sparano, Giuseppe Guariglia, seguiti dagli altri chierici cittadini e di alcuni comuni viciniori, le congreghe territoriali, le cariche istituzionali cittadine, con le associazioni di volontariato, AVO e UNITALSI,  ma specialmente tanto popolo.

Moltissimi giovani, tra questi sia i suoi ex alunni che quelli attuali, colleghi insegnanti, e soprattutto tanta gente della sua Eboli, che ha mostrato con un affetto struggente tra canti e preghiere. Una folla che si è assiepata all’interno della “Casa di Dio”, all’esterno nella piazza antistante, e sui marciapiedi, a latere svariate centinaia di persone, all’uscita del feretro, la polizia municipale faticava a mantenere l’ordine della circolazione alla rotonda Matteotti; uno scrosciante applauso ha interrotto quel rispettoso silenzio, decine di palloncini lasciati librare nell’aria plumbea hanno colorato il cielo e intonato a voce alta si è recitato il Cantico delle Creature di San Francesco.

Si è chiusa così, una  triste e malinconica  giornata per Eboli e la sua collettività, da oggi potrà contare  di sicuro, su un angelo in più nel paradiso, che dalla beatitudine eterna la proteggerà, ma una persona in meno che non sarà più in mezzo a noi ma di sicuro rimarrà come un sorriso il suo sorriso, nei cuori di chi lo ha conosciuto.

Funerale Padre cosimo-Esterno-Madonna delle Grazie
Funerale Padre cosimo-Esterno-Madonna delle Grazie

Eboli 20 Dicembre 2014

12 commenti su “Eboli piange Padre Cosimo Corrado”

  1. Caro Cosimo, (Padre Cosimo), in questi casi si dice “ha raggiunto la casa del Padre”, intendendo per “Padre” il Padre di tutti i Padri.
    Raggiungendo quella casa però hai lasciato tutti noi e la tua in particolare. Al dolore che lasci tra noi corrisponde quel piacere sublime di aver raggiunto quella “Casa”.
    Intanto ci manchi.
    Amico d’infanzia caro, affettuoso e sensibile, sorridente e disponibile, giocherellone e serio hai vissuto tra noi in maniera semplice, e le cose quando più semplici sono, proprio quando vengono a mancare ti accoirgi di quanto sono “semplicemente” importanti.
    Io non sono tra “figli” osservanti, ma in uno di quei momenti ai quali mi affidai a te per la mia confessione, con quel “Ia fa ampress, se no ce pienze e nun n dice a verità” e poi sempre sorridendo e scherzando in quel confessionile raccogliesti quelli che erano i miei peccati, e mi assolvesti nella maniera più semplice dopo qualche attimo di serietà “Nun te permett chiù” e sorridendo aggiungesti “non è pò tant grave, ma nun te scurdà uagliò, a rumeneca se va a messa, e capit”.
    Prima che ti dedicassi completamente alla Parrocchia ci vedevamo più spesso. Poi raramente. Da adesso mai più se non nel mio affettuoso ricordo.
    L’influenza mi ha impedito di partecipare alla tua veglia e al rito funebre e non ti ho potuto salutare. Lo faccio a modo mio: Cosimo, ben arrivato nel mondo dove Tutti vorremmo arrivare, tu ci sei di sicuro, intanto nella speranza ti posso dire solo prega anche per me perché possa raggiungere anche io la casa di mio “Padre”.
    A tutti i tuoi cari e a Calogero e Nella in particolare, va il più sincero e commosso cordoglio mio personale e di tutto lo staff di POLITICAdeMENTE.
    Massimo Del Mese

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    • Ringrazio pubblicamente Admin per avermi dato l’occasione di raccontare su tale avvenimento, che rimarrà nella storia cittadina come un lutto collettivo; non nascondo che umanamente mi è costato scrivere dell’ uomo della fine e dei volti della gente alla cerimonia, ma con tutto il cuore ho superato lo sgomento anteponendovi un atto di cristiano amore, di olistica compassione.

  2. E’ un momento difficile. Padre Cosimo non c’è più. Mancherà alla famiglia ma non anche a tutta la comunità religiosa. Addio Padre Cosimo

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  3. Quando la mattina saliva sul bus della SITA che ci portava tutti nel capoluogo per lavoro, era un salutare continuo, c’era un sorriso per tutti, tutti che lo chiamavano e con lui scherzavano. Era un serio giocherellone e gli piaceva stare al gioco. Lo conoscevo perché ebolitano come lui, ci salutavamo con affetto perché sapevo che era una persona buona, bontà che traspariva dai suoi occhi e dal suo viso sereno.
    Con questo mio intervento voglio manifestare tutta la mia tristezza per aver perso, come ebolitano, una persona perbene.
    Cosimo, che la terra ti sia lieve.

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  4. Padre cosimo , così ti chiamavo quando ti chiamavo al telefono. Sei e resterai sempre nel mio cuore, lasci un vuoto che solo la certezza che ora sei dinanzi al padre celeste potrà colmare, anche perché quel vuoto non esiste perché sei sempre presente nella mia vita e in tutte quelle dei nostri amici. Il grande cuore che tu hai avuto per tutti noi non è riuscito a sopportare l ultimo istante della tua vita. Il signore ti ha voluto con se nel regno dei cieli per festeggiare il santo natale con i tuoi cari mamma papa’ e amici che ti avevano già preceduto in questo viaggio. Il tuo cuore generoso resterà sempre nella mìa vita come esempio da seguire,perché anch io possa seguire il tuo esempio nel dare a chi ha bisogno con il nostro padre San Francesco che tu hai incarnato perfettamente nella tua vita religiosa e sacerdotale. Assistici ogni giorno e nel nostro ultimo respiro stacci vicino per affrontare con serenità e amore l ultimo viaggio della nostra esistenza. Grazie ti voglio bene .

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  5. Non ho avuto una conoscenza diretta del Caro Padre Cosimo ma ricorderò per sempre la semplicità che esprimeva anche durante la liturgia domenicale. Questa sua caratteristica ti coinvolgeva ed è stato veramente capace di rendere vivo il concetto di Comunità parrocchiale. Diceva con insistenza che non bisogna esser tristi perché Dio vuole ed è gioia per tutti noi. Bene padre, è con gioia che ti abbraccio e sono sicuro che vorresti esser ricordato con il sorriso e la spensieratezza che hai predicato attraverso il tuo vissuto quotidiano. Grazie.

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  6. Sabato 21 Marzo,ORE 18.00,nella parrocchia della Madonna delle Grazie,messa in suffragio del compianto Don Cosimo Corrado,tra i padrini della corale iniziativa “Eboli Città cardio-protetta.

    a seguire la benedizione dei defibrillatori,con la partecipazione della “associazione spontanea delle mamme” e la supervisione del Dottore Antonio Lioi, sostenitori pertinaci di questa nobile e salubre impresa….

    Intervenite in tanti,grazie

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  7. Sono certa di averlo conosciuto tanti anni fa, quando frequentavo la scuola media a Chieri, in provincia di Torino, e lui era il mio prof di applicazioni tecniche.
    Non era ancora Sacerdote ma so che poi aveva lasciato la nostra città per diventare appunto Frate, se non erro.
    Ho un bellissimo ricordo del “Prof. Cosimo CORRADO”, giocherellone, simpatico, allegro, e poi con il suo accento eboliano, faceva sempre sorridere noi, ragazzini torinesi….
    credo di non sbagliarmi. Chi lo conosceva bene può darmi conferma che si tratti proprio di lui?
    Grazie
    Cinzia

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  8. vorrei aggiungere una cosa molto simpatica ovvero che quando qualche maschietto sbagliava qualcosa, lui lo chiamava bonariamente “cuccuzziello”…. e tutti scoppiavamo a ridere.
    Alle femminucce non diceva nulla 🙂
    parlo di 37 anni fa circa…

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