Politica & Tranelli: Bracadì e Bracadà e il Sindaco Di Benedetto eccolo quà

Dai “Riformisti” del “mago” Conte esce fuori dal cilindro il candidato Sindaco Giuseppe Di Benedetto: Candidato unitario di parte.

L’ex Ministro Conte a distanza di 26 anni, da quando lo impose capolista nel PSI si ricorda di candidarlo a Sindaco: E’ Riformismo o Restaurazione? Cuomo, Sgroia, Cicia e Lavornia dovrebbero ritirarsi? Intanto accellerano sulle Primarie.

Mago Carmeo Conte-dal cilindro Giuseppe Di Benedetto
Mago Carmeo Conte-dal cilindro Giuseppe Di Benedetto

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Se non è un colpo di coda sembrerebbe essere un colpo di testa o un colpo di mano, e se non è ne l’uno e ne l’altro di sicuro si tratta semplicemente di un esercizio di prestidigitazione, la proposta che è stata avanzata dal gruppo dei sedicenti “Riformisti” ebolitani che si richiamano all’ex Ministro Carmelo Conte, bontà loro, che hanno proposto come candidato ad di sopra delle parti, il Cardiochirurgo ebolitano Giuseppe Di Benedetto, ritenuto candidato utile a superare la fase delle Primarie del PD e su cui costruire una probabile coalizione di centrosinistra.

Giuseppe-Di-Benedetto
Giuseppe-Di-Benedetto

L’ex Ministro Conte non è nuovo a queste invenzioni, anzi a questi trucchi, e anche questa volta come per il passato materializza il candidato superpartes e ovviamente rovistando nelle sue amicizie ecco che è ricorso a quello giusto, secondo lui, che potrebbe essere riconosciuto dagli altri aspiranti alla poltrona di Sindaco di Eboli e così, sempre secondo lui e di chi attraverso di lui ha avanzato la proposta, l’ex Onorevole Antonio Cuomo, l’ex Presidente del Consiglio comunale Luca Sgroia che insieme al suo gruppo ha contribuito a sfiduciare l’odiato Martino Melchionda, il Vice Sindaco Cosimo Cicia che per 5 anni ha atteso il suo momento, il giovane e più votato consigliere comunale alle ultime elezioni ex assessore alle finanze Adolfo Lavorgna, dovrebbero fare un passo indietro riconoscendo nel Cardiochirurgo Di Benedetto quelle qualità politiche da riunire le varie componenti che al momento concorrono a conquistarsi una leaderchip nel Partito Democratico attraverso le Primarie, riconoscendo altresì in lui quelle competenze amministrative oltre che quelle capacità programatiche e di mediazione da giustificare la candidatura di Di Benedetto come candidatura superpartes.

Se non è fantasioso è appunto una “magata”. Senza nulla togliere alla sua bravura professionale purtroppo Di Benedetto sta alla Politica, alla Amministrazione e al PD, come Conte sta alla Cardiochirurgia, alla medicina e al riformismo. Tra l’altro nel momento in cui si fa una proposta che ha la presunzione di essere unitaria, e ancor prima di aspettare se i vari interlocutori in campo la accettino si fa il nome, questa non può più essere recepita come unitaria ma diventa come è una proposta di parte, talmente di parte, che addirittura diventa irricevibile e ovviamente espone lo stesso professionista ad una contesa che oggettivamente si poteva anche evitare, proprio tenendo conto del suo vissuto professionale di prestigio.

Antonio Cuomo
Antonio Cuomo

Eppure nell’incontro del Geminus Pub si era giunti ad un’altra definizione che tra l’altro respingeva una proposta portata avanti da un’alleanza insolita costituita dall’ex Consigliere Roberto Palladino, molto vicino a Melchionda, dall’ex Presidente del Consiglio della 1^ amministrazione Melchionda Mario Conte, e dall’ex assessore sempre della prima Giunta Melchionda Damiano Capaccio, che per “sfoltire” le candidature proponevano di escludere dalle Primarie i candidati firmatari del documento contro Melchionda, tagliando fuori così sia Luca Sgroia leader di Eboli Libera e sia Salvatore Marisei componente di primo piano dei “Riformisti“. Svanita questa ipotesi punitiva da una parte(Sgroia) e sacrificale dall’altra(Marisei), ecco che da mago e non da politico esce fuori dal cilindro Giuseppe Di Benedetto.

Se da una parte la proposta di Di Benedetto Candidato Sindaco risulta irrompere in maniera molto irrituale nell’agone politico generale, dall’altra c’é subito chi come l’ex Consigliere Palladino famoso, come dicono i suoi detrattori, nel dire sempre tutto e il contrario di tutto, subito si dichiara favorevole e addirittura gli riconosce proprio quei meriti che noi non gli riconosciamo. Evidentemente per Palladino ci vuole poco perché qualcuno possa essere riconosciuto capace e come suo leader. Evidentemente Palladino dimentica in che modo lui e i suoi amici consiglieri e assessori hanno ridotto il Partito in questi 10 anni. Forse Palladino ritiene che per raccogliere tutta quelle macerie che sono state accumulate in questi 10 anni, sia necessario un Cardiochirurgo, sorretto da lui stesso, dall’ex Ministro Conte e dai suoi “riformisti”, da Melchionda e magari anche da Gerardo Rosania.

Luca Sgroia-Presidente Consiglio Comunale di Eboli
Luca Sgroia-Presidente Consiglio Comunale di Eboli

Per i proponenti Di Benedetto è la persona giusta a ricoprire la carica di Sindaco di questa Città. Questa folgorazione per i riformisti e per l’ex ministro Conte arriva molto in ritardo, a distanza di ben 26 anni. Infatti nel 1988, quando Carmelo Conte poi divenuto Ministro delle Aree Urbane, tutto poteva e tutto faceva, impose come capolista senza che vi fosse nessun merito politico particolare il Cardiochirurgo Giuseppe Di Benedetto, che accettò. In quella circostanza il verdetto delle urne lo vide eletto ma surclassato di oltre 500 voti dall’allora consigliere comunale Antonio Cuomo che ottenne più di 1500 preferenze e da Angelino Conte che lo superò di oltre 150 voti circa raggiungendo circa 1150 voti. In quella Circostanza sebbene fosse stato imposto come capolista, il Ministro Conte preferì far eleggere Sindaco non Di Benedetto ma Pino Di Domenico, e dopo di lui Donato Guercio e dopo ancora Carlo Mazzella in rotta di collisione con l’allora DC e successivamente Ciccio Mandia. Di Benedetto in quei 5 anni svolse il ruolo di Consigliere Anziano perché sia Cuomo che Angelino Conte, che lo precedevano per voti, furono nominati assessori. Oggettivamente senza nulla togliere alla sua professione, del suo passaggio politico e amministrativo di quegli anni, non vi è traccia, mentre al contrario è rimasta traccia sia di Cuomo che di A. Conte, e specie quest’ultimo che ostinatamente e con passione proponeva risoluzioni per l’intero territorio ebolitano. Proporre a distanza di 26 anni Di Benedetto non è da riformisti, è da restauratori.

Cosimo Cicia
Cosimo Cicia

Questa proposta, tardiva, inappropriata e irrituale, mette fuori gioco in maniera brutale, manco a farla apposta un’intera famiglia politica, dal momento in cui non si nascondono le mire politiche di Antonio Conte che oggettivamente non è stato un cattivo amministratore comunale e provinciale, tranne qualche rotatoria, che tra l’altro proprio per le politiche “spinte” del gruppo dei Riformisti fu “decapitato” da Melchionda. Taglia fuori lo stesso Mario Conte che nei 5 anni della 1^ amministrazione Melchionda ha svolto bene, con misura e moderazione il ruolo di Presidente del Consiglio e questi si, al contrario di Di Benedetto ha lasciato una buona traccia del suo passaggio. E lo stesso tocca al Giovane Salvatore Marisei che appunto con quel tentativo proposto dal trio Palladino-Conte M.-Capaccio, di escludere da ogni aspirazione i firmatari della sfiducia all’ex Sindaco, veniva anch’egli tagliato fuori.

Adolfo Lavorgna
Adolfo Lavorgna

Insomma pur di scompaginare le carte invero già ben ingarbugliate si fa di tutto, purché da quelle macerie e aggiungendovene altre, si possa arrivare al punto più alto e piantare una bandiera che comunque non viene riconosciuta da nessuno. Le leaderchip non si inventano e nemmeno si impongono, si costruiscono con il dialogo, la concordia, la giustizia, la legalità, l’onestà e con la buona amministrazione, e quando non si è leader si finisce per essere capi o come nel nostro caso addirittura maghi, quelli che per stupire devono cacciare dal cilindro il coniglio e dal foulard la colomba, e pure per fare il mago si deve essere bravi e o si è come il grande Houdini o si è, senza nulla togliere al nostro compianto concittadino, come Michele Ginetti in arte Michell Le Brach, bravo, simpaticissimo e sfortunato prestidigitatore che appunto, sfortunato com’era riusciva solo a divertire ma non ne azzeccava una. Un suo amico raccontava che dovendolo accompagnare in un Paesino in provincia di Potenza per esibirsi in uno spettacolo, e non avendo una lira nemmeno per la benzina, si fermarono ad un distributore e Michell Le Brach inscenò una sua performance, e per finire propose al benzinaio il gioco delle tre carte, se questi indovinava Michell Le Brach avrebbe pagato il doppio, al contrario non avrebbe pagato nulla, ebbene lascio a voi immaginare come finì per lo sfortunato mago nostrano.

Insomma di alcune persone vorremmo serbare un bel ricordo e così negli anni quando si parla di loro, vorremmo poterlo fare con piacere piuttosto che rivivere nel ricordo un incubo, per questo, con affetto ricordiamo a chi ne ha bisogno, che ha scelto di essere Michell Le Brach piuttosto che Houdini.

Eboli, 9 febbraio 2015

18 commenti su “Politica & Tranelli: Bracadì e Bracadà e il Sindaco Di Benedetto eccolo quà”

  1. ….@…..
    Io non capisco perché l’on. Conte continui a sfifuciare i nipoti , e come dici tu Massimo tira fuori dal cilindro(Michell le brach) un quasi pensionato non politico ad amministrare un comune che merita rispetto …..Ma si vede che vuole fare l’ennesimo karakiri

    Rispondi
  2. Se i riformisti appoggiassero Cuomo ( ex socialista ) farebbero la cosa più normale di questo mondo, e so per certo che Cuomo si farebbe in quattro per far votare Federico Conte alla regione. E prendendo la decisione più semplice, Eboli avrebbe un ex socialista come Sindaco ed anche un consigliere regionale. Invece no i riformisti devono fare per forza i FEDAYN….. BOH.
    Admin come hai scritto nell’articolo, nel 1988 i primi due eletti ebbero quasi 3000 preferenze, anche se allora si potevano dare 4 preferenze. TONINO CUOMO E ANGELINO CONTE. Ma dico io perchè non si può vincere facile ??? Spero che M.Conte ed il fratello facciano un passo indietro e appoggino Cuomo SINDACO.

    Rispondi
    • La tua riflessione e pratica e saggia allo stesso tempo ed eviterebbe sanguinolente guerre fratricide a sinistra, oltre che sarebbe una mossa rasserenatrice del panorama civico cittadino!
      Ritengo che ti facciano onore, le parole postate!

  3. Un rantolo di un ex potente fatto x ostacolare Cuomo,Di Benedetto uomo intelligente non si faccia strumentalizzare, atteggiamento non acconcio ad un ex ministro.
    Un grande attore sa quando uscire di scena.

    Rispondi
  4. Tutto il rispetto per la persona, ma chiedo agli interlocutori: è una figura tecnica necessaria nell’attuale momento storico o semplicemente un “nome”altisonante per sparigliare e creare confusione in un quadro che si sta definendo?
    Ancora, negli ultimi 26 anni l’esimio professore quanto si è speso (nella veste di politico..:perchè è stato anche in politica..)per evitare le scelte scellerate per la sanità Ebolitana?
    Il paradosso è che l’esimio professore si è immedesimato nella parte (altro che strumentalizzato) e sta contattando gli aspiranti candidati sindaci del centrosinistra, invitando loro a fare un passo indietro.
    l’on. Conte dopo aver bruciato tre nipoti e forse un figlio adesso sta portando al massacro una delle poche figure di spessore che il nostro paese ha regalato negli ultimi trent’anni alla Comunità internazionale.

    Rispondi
  5. Admin Carmelo Conte con le sue magie vecchie di 30 anni ha stancato tutti. Faccia il nonno, ha quasi 80 anni e non ha da dire più niente a nessuno. Tonino Cuomo è il sindaco x eboli, è l’unico capace di portare pace ad eboli e di conoscere bene la macchina amministrativa provinciale regionale e governativa, non deve commettere l’errore di portare nelle sue liste coloro che hanno amministrato eboli negli ultimi anni

    Rispondi
  6. Eboli ha bisogno di pacificazione sociale e di sviluppo economico occupazionale, tonino Cuomo è il sindaco giusto x Eboli. Basta con le imposizioni (di conte e De luca). I danni del malaffare e del dictac di questi soggetti deve FINIRE

    Rispondi
  7. MA IL PROF DI BENEDETTO, CON IL DOVUTO RISPETTO, QUANTO CONOSCE DELLA SUA EBOLI,INTENDO PROBLEMATICHE ATTUALI E QUANTO SI E’ SPESO, NELL’ULTIMO QUINQUENNIO NEL PROTEGGERE IL NOSOCOMIO CITTADINO, VISTO CHE E’ UN ESPONENTE APICALE DELLA SANITA’ PROVINCIALE?
    PENSO POCO….
    DUNQUE,UNA MOSSA DI BANALE,PATETICA E TRISTE, SCHERMAGLIA IN PIENA REGOLA, SI VUOLE SOLO INTORBIDIRE IL CLIMA!
    MA I TRUCCHETTI DI UN VECCHIO FURBACCIONE NON ATTECCHISCONO PIU’, ORAMAI LA GENTE NON VUOLE SENTIRSI COME POSSEDIMENTO POLITICO DI UN FEUDATARIO, CHE DI FEUDO GLI E’ RIMASTO BEN POCO,E CON ACRIMONIA CERCA DI CONSERVARSELO.
    ANTONIO CUOMO NON “SALE SUL COMUNE” DA 25 ANNI, IL PARADOSSO E’ CHE IL SUO CURSUS HONORUM LO HA FATTO TUTTO FUORI EBOLI IN UN LASSO GENERAZIONALE, DUNQUE SAREBBE LUI L’HOMO NOVUS DEL PANORAMA POLITICO EBOLITANO!

    Rispondi
  8. Se non è una sola persona che ha scritto tutti questi commenti (non penso) sembrerebbe che l’On. Antonio Cuomo unisce il centro-sinistra ebolitano…
    Tonino è il tuo momento …

    Rispondi
  9. Abominevole semplicemente abominevole. Ma come un uom di scienza , un luminare della medicina che vanta studi negli USA si fa tirare n ballo da queste bassezze da queste beghe di paesello?!?! Mha m’ha, chi ci capisce è bravo!!! Forse starà pensando di dare un contributo alla città di Eboli e magari concentrarsi di più sulle poblematiche di alcuni luoghi come ad esempio lo svincolo autostradale dove sorgono alcuni bar??? Chi lo sa!!! Misteri della scienza misti alla politica .

    Rispondi
  10. Ma chi è questo Tonino Cuomo?
    Quando mai si è visto in Eboli?
    Ditemi (e non solo a me)cosa ha fatto per Eboli?
    Questo non saluta nessuno e non risponde al buongiorno neanche se lo uccidono.
    Ma avullim fiscisce o NO

    Rispondi
  11. In queste foto sono evidenziati alcuni soggetti della sinistra ebolitana, Admin aggiungi quelli della destra, così completiamo il quadro. i cittadini fanno da cornice a un trentennio ebolitano. I CITTADINI A BREVE SARANNO CHIAMATI ALLE URNE SE QUESTI HANNO SODDISFATTO LE VOSTRE ESIGENZE AMMINISTRANDO LA COSA PUBBLICA IN AUTONOMIA PER I BENI COMUNI VOTATELI, ALTRIMENTI …….

    Rispondi
  12. Gentile Admin Gentili lettori, mi preme scrivere questo mio intervento, ( strutturato in tre punti salienti e qualche considerazione finale) per evidenziare lo stupore su alcuni accadimenti, riguardanti il Partito democratico, e tutta l’area di centro sinistra, di cui mi onoro di essere da sempre simpatizzante ed elettore
    1 La boutade: dell’ex ministro Carmelo Conte ricalca un canovaccio antico: ovverosia, quella del passo indietro degli attori politici per il bene collettivo!!
    Strano invero, la statistica ci viene incontro dicendo che i fautori del passo indietro altrui, siano invece i fautori del passo in “avanti” personale.
    La causale di questo augusto intervento consiste nell’indicare motu proprio, un illustre concittadino il cardiochirurgo Giuseppe Di Benedetto, come candidato unico del centro-sinistra, un deja vu stagionato di oltre un passo generazionale. Era infatti il lontano 1988, quando il Carmelo ebolitano per eccellenza, propugnava l’allora e già affermato professionista, come l’homo novus, della politica cittadina, il quale in verità ebbe una limitata anzianità di servizio, solo il tempo di una comparsata quinquennale, giusto una consiliatura, senza lasciare traccia, infamia o lode per dirla con Dante, come presidente del consiglio cittadino . Son or dunque passate molte stagioni, ma il fascino di approntare un “esponente della società civile” a candidato di un posto apicale nella società Italiana, tarda a svanire. Potrà sembrare un atteggiamento modaiolo, dal sapore un po d’antan , ma avendo l’obbligo il cittadino di non obliare un fatto inequivocabile, che abbiamo vissuto una recentissima e fallimentare esperienza , quella dei famosi professori al governo, Mario Monti in testa ,coloro che nell’ingenuo immaginario nazionale avrebbero dovuto essere i salvatori della Patria,ne hanno, ahinoi, ottenuto l’effetto opposto ,e dopo tale esperienza si è offuscata e di molto la retorica figura del “Tecnico al comando”, in troppi casi dalla realtà avulso.
    Di contro non vedo schiere di ebolitani osannanti la candidatura propinataci , ( come qualcuno vorrebbe fare intendere),che picchettano indefessi gli incroci o lo portino in spalla come il santo patrono,affinché con tale illuminata investitura si coaguli finalmente l’area di centro sinistra. Bando le freddure,non reputo che il segretario provinciale Nicola Landolfi, persona arguta, consideri verosimile, quella che è una forzatura in piena regola, creata ad arte magari per poter fare il Sindaco tramite interposta persona, certo, forse dopo quaranta anni per Carmelo Conte andrebbe bene cosi, dubito che i cittadini siano della medesima opinione, anzi, anelerebbero un sindaco privo di “tutele” e autonomo in tutta l’azione amministrativa, se sono in fallo, ma allora Cui prodest?
    2- La cronaca politica cittadina oggi è esordita con lo zelo mediatico di Damiano Capaccio, medico stimato e veterano della sinistra ebolitana, pietra dello scandalo ,la presunta infamia delle tessere fasulle o comunque sospette, con molti nomi di cittadini dell’est o extracomunitari che all’occhio vigile un qualche stupore dovrebbero destare, il tutto consumatosi nell’anno 2013
    Ora mi domando e chiedo, alla persona intelligente senza alcuna velleità provocatoria, come mai proprio adesso? Appare equivoca una tale sincronia, anche agli occhi di un profano, avulso dalle strategie intra-partitiche, guarda caso gira e rigira, all’appropinquarsi della consultazione del PD, stabilita dopo rimandi l’otto di Marzo, le tanto amate/odiate primarie (che sono gioia e letizia del partito di maggioranza relativa), ex abupto tale operoso senso civico?
    Ci si poteva, forse, attivarsi prima, con esposti alla segreteria provinciale e nazionale, ed anche oltre fino a Roma se occorreva, o parallelamente, in estrema sintesi alla giustizia ordinaria, nello specifico alla Procura della Repubblica di Salerno, competente per territorio .Infatti se si fosse stati cosi cervide buon diritto alle contestazioni in essere, con l’intento nobile di salvaguardare la democraticità e la trasparenza della competizione,ecco il dubbio che si appalesa,perché solo ora? E non come di logica ed etica politica in precedenza, di conseguenza come sopra reitero,Cui prodest?
    3-Voci di strada,ma forse è bene chiedere venia in anticipo perché potranno rivelarsi pettegolezzi da lavandaia,vogliono il Dott, Roberto Palladino,ex assessore piddino uscente in procinto come l’ex Sindaco Gerardo Rosania, (da me votato in passato) stranamente a pochi giorni di distanza, entrambi “fulminati sulla via di Santa Cecilia”, da quel “verbo” che viene dalla lontana e mai morta Prima Repubblica.
    Ora sopra affermo senza facezie, ma sempre col dovuto rispetto, un esponente come Palladino,che invero e per onestà intellettuale bisogna riconoscierglielo, il più fiero difensore dell’ex Sindaco Martino Melchionda (anche questi da me votato, ma solo nei ballottaggi) come mai e semmai possa approdare nella scuderia di Carmelo conte, l’Higlander della politica provinciale, dopo che se le son “date di santa ragione”, tra riformisti fuoriusciti dalla giunta e rappresentanti della giunta stessa, con contorno di velenosi strascici giudiziari,nella fattispecie una denuncia dell’ex primo cittadino avverso Antonio Petrone, membro dei riformisti e vicinissimo al potente Presidente Elaion -Nuova Sanatrix, Cosimo De Vita, ed ora a quanto pare tutto a posto, come niente fosse, in puro spirito evangelico? un ghirigori di posizioni difficile da capire per l’uomo qualunque,e mi ripeto anche questa volta, cui prodest?
    Sinteticamente:
    Ma davvero possiamo aspirare che un partito commissariato in città, da 2 anni e un’area tutta di centro sinistra, potrà davvero ripartire in credibilità e dunque in consensi, con queste posizioni paradossali?
    o forse più maliziosamente, mi sia permesso di sottolinearlo, le manfrine che stiamo assistendo sono orchestrate ad arte per ostacolare con tutti i mezzi disponibili, il candidato forte e dunque scomodo, di cui non farò il nome, ma solo le iniziali: A.C.?
    Avviso ai Naviganti:
    Il tesserato, l’elettore, il simpatizzante e’ pur sempre un cittadino che vive il quotidiano, che nella nostra comunità e’ si gramo ed asfittico, sia nell’ottica del giovane e del meno, del dipendente o del portatore di p. iva, al tempo stesso, o si cambia registro, o si cala il sipario, regalando in tal guisa l’amministrazione della città all’avversario, e sarebbe una blasfemia in piena regola, visto che il pd e’ vincente in ogni dove, un brand che sembra ad ogni passaggio elettorale, diventare come un partito stato, simile all dc degli anni 50, e se si aggiunge che con il prossimo “trasloco” della destra, anche a Palazzo Santa Lucia in quel di Napoli, avremmo governo regione e provincia a guida democratica,e noi magari in balzana controtendenza, dio ce ne scampi!!! sarebbe semplicemente il suicidio collettivo del centro sinistra, senza vincitori o vinti
    N.B.
    Io ho semplicemente scritto, con la benevolenza di pubblicazione dell’Admin, solo da simpatizzante e con il cuore in mano, ho esposto i miei dubbi, le mie allarmate perplessità,e le persone intelligenti ne son certo apprezzeranno tale mio modesto spirito critico,è nel gioco delle parti di chi sceglie la vita pubblica, essere oggetto di lodi o critiche,(a chi non picaccia farebbe meglio a ritirarsi ) degli altri francamente, non mi tange!
    Cordialmente
    Marco Naponiello

    Rispondi
  13. Sono costretto ad intervenire nuovamente, ma con rinnovato piacere, con un mio breve post sotto l’articolo dell’ottimo Del Mese. La cronaca odierna ha aggiunto, con una strana consecutio temporale, alla vicenda dell’articolo, la denuncia facebook (??), riportata, poi, su tutti i quotidiani locali, del dott. Capaccio (con l’aiuto illustre e virgolettato di qualche altro rancoroso di turno) di un eventuale tesseramento gonfiato e taroccato del PD nel 2013 che inficierebbe le primarie 2015 perchè nel regolamento odierno è chiesta agli aspiranti candidati sindaci la validazione delle loro candidature con la sottoscrizione di 50 tesserati presenti nell’elenco. Ebbene vorrei sottolineare tre cose:1)la strana coincidenza temporale della denuncia facebook con la presentazione da parte di chi denuncia della candidatura unica (??) del dott. Di Benedetto appena qualche giorno fa; critica, a distanza di due anni, il tesseramento farlocco, chi, allo stato, vuole il suo candidato unico, non vuole le primarie, nè tantomeno vuole partecipare o far partecipare (pur avendone la legittima e doverosa possibilità);
    2) la quota di 50 tessere è simbolica e, addirittura, non è chiesta per chi si presenta sotto la bandiera di altro partito o movimento, per cui la denuncia facebook del dott. Capaccio è quantomeno strumentale (se non in mala fede o viziata da rancori personali). Quota 50 o quota 0 sono soglie simboliche che servono a depotenziare proprio quel tesseramento vecchio e (per chi critica) dubbio. Per chi si vuole realmente mettere in gioco (Capaccio, Marisei, Conte, Di Benedetto) è un gioco da ragazzi superare l’ostacolo del tesseramento (farlocco??). Non lo fanno perchè o sono indietro con una candidatura spendibile o perchè, con metodi poco democratici, vorrebbero imporre la loro candidatura;
    3) In ultimo, proprio chi denuncia un eventuale tesseramento farlocco per far saltare lo strumento primarie è chi ha partecipato attivamente a quel tesseramento. Gli addetti ai lavori ricorderanno le truppe cammellate Contiane e Melchiondiane quanti tesserati fasulli producevano nel corso degli anni. Per cui, se dietro la denuncia ci sono costoro (e sicuramente ci sono) mi meraviglio che Capaccio o anche tale Vocca si facciano strumentalizzare da chi da anni ha taroccato i tesseramenti con quote Elaion o altri centri di potere.
    Allo stato, concludo, è giusto che le primarie si tengano e che partecipino tutti quelli che si vogliono mettere in gioco per Eboli.
    La necessità è un’altra: il controllo capillare della regolarità del voto, essendo le primarie aperte a tutti.
    Se lo strumento si rivelerà partecipato e garantito allora sarà un successo per la democrazia ad Eboli, con la sconfitta definitiva delle truppe cammellate di Contiana o Melchiondiana memoria. Le elezioni Comunali il 17 maggio, poi, riveleranno un’altra storia, ancora da vivere..

    Rispondi

Lascia un commento