Report incontro Comitato spontaneo della mamme – candidati sindaci

Si è tenuto nei giorni scorsi nell’Aula consiliare di Eboli, l’incontro informativo sulla Sanità delle Mamme ribelli con i futuri candidati Sindaco di Eboli.

Sotto la presidenza della Dott.ssa Filippi, dei 13 candidati invitati dal presidente del Comitato Adelizzi, hanno aderito in 9, gli assenti giustificati o hanno preferito declinare l’invito o erano impegnati altrove. Il confronto si è svolto in un clima di civile e costruttivo.

Piano Ospedaliero-Incontro mamme-Sindaci
Piano Ospedaliero-Incontro mamme-Sindaci

di Marco Naponiello
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

Eboli – Il comitato spontaneo delle mamme, come già anticipato da questo sito, ha voluto fortemente un incontro coi candidati sindaci inerente il riordino dell’assistenza ospedaliera, precisamente “Regolamento recante le definizioni dei nuovi standard qualitativi, quantitativi, strutturali, tecnologici relativi all’assistenza ospedaliera ai sensi del del decreto legge 6 luglio 2012 n° 95 (decreto Balduzzi ) convertito, con  alcune modificazioni, dalla L. n° 135 del 07/08/2012 in combinato disposto al decreto regionale 49/10  sul prossimo riassetto della rete ospedaliera. Sono intervenuti 9 dei tredici candidati in pectore alla poltrona di primo cittadino, in ordine: Caputo, Cardiello, Cariello, Cicia, Cuomo, Lavorgna, Naimoli, Pansa e Sgroia, assenti che hanno comunicato una loro impossibilità a presenziare, Rosania e Venosi, mentre Di Benedetto e Nigro hanno preferito declinare l’invito.

Dunque nell’aula consiliare, alle 15.30 dopo il saluto della presidentessa Rosa Adelizzi, la quale ha riassunto il cammino del comitato, iniziato con la chiusura di Pediatria e Ostetricia, ringraziando il dottt.Antonio Lioi per il costante supporto tecnico alla loro iniziativa, auspicando un impegno della futura amministrazione, indipendentemente da chi tra i presenti dovesse vincere la competizione, nella salvaguardia del presidio ospedaliero, con l’istituzione di un apposito assessorato alla sanità, in patente discontinuità alla precedente amministrazione del sindaco uscente Melchionda e continuando cosi, la battaglia da loro intrapresa fatta da presidi, sit-in di protesta,ed incontri al vertice della sanità campana (ARSAN) coi vari dirigenti, Caropreso e Montemarano,tesa a garantire gli standard di qualità strutturali e tecnologici.

Tribuna comitato-confronto Sindaci-mamme-
Tribuna comitato-confronto Sindaci-mamme-

Di seguito c’è stato il saluto della commissaria prefettizia, la dottoressa Vincenza Filippi, dal taglio prettamente istituzionale, ricordando la sua provvisoria gestione dell’ente e i vari incontri tenuti in questi pochi mesi del suo mandato con il comitato delle mamme. La funzionaria di governo, ha ricordato come funzione della politica, nel senso migliore, sia la tutela degli interessi diffusi, e il diritto alla salute (32 cost) e alle formazioni sociali (2cost)  come la famiglia, cellula primigenia di ogni società umana. Particola degna di nota è il ragionamento, tornato anche di seguito sul concetto di Area Vasta, di una area, come quella del comprensorio Sele-Calore-Alburni, ruolo attivo nello sviluppo socio-economico del territorio, a seguire una nota di colore, la dottoressa Filippi ha esplicitamente ammesso di sentirsi ebolitana provando una forte empatia verso la città ed i suoi residenti, cosa che ha ingraziato il cuore degli astanti.

La “parte del leone”, tra i relatori, l’ha fatta invero, il dott. Antonio Lioi, consulente tecnico come detto del comitato, che con il suo eloquio professionale ed instancabile, e riuscito nell’ardua impresa di sintetizzare il prolisso decreto Balduzzi (6 luglio 2012 n° 95) di concerto con il decreto regionale di assetto ospedaliero, l’altrettanto famigerato 49/10. Si parte dalla singolare constatazione che vi è forte disomogeneità tra i vari presidi in ambito territoriale, non necessariamente solo a livello nazionale, ma anche all’interno delle regioni ed addirittura delle province stesse,tra un presidio e l’altro, cosa che accade anche nei diciotto nosocomi salernitani. Sotto l’amministrazione del governatore Caldoro, si auspicava una perequazione di mezzi nella valle del sele, cosi non è stato, e l’unica azienda ospedaliera, ASL Salerno, si è trovata in perenne emergenza, senza un apposito atto aziendale, che ha finito per aggravare la situazione con le scelte dirigenziale del direttore generale Squillante. La conferenza stato-regioni, tenutasi nel gennaio di quest’anno, ha discusso sui vari principi distributivi tra le varie aree regionali, dei canoni strutturali in materia di sanità, da licenziarsi coi decreti legge regionali quadro ad hoc,strutturandosi in pochi punti fondamentali. Il dott. Lioi, ha poi evidenziato come nel passato gli ospedali pubblici, fossero stati creati al sud come una sorta di sito di collocamento, vista la tralaticia disoccupazione meridionale, 1,65 dipendenti per posti letto,ed infatti nella pianta organica della “Maria santissima Addolorata” nel 1971 ad Eboli vi erano la bellezza di 900 dipendenti pagati a piè di lista, un metodo di rimborso spese, opposto al forfetario, basato sulle voci di spesa effettivamente sostenute e documentate (con le cosiddette pezze d’appoggio), avulso da ogni criterio moderno di efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione.

Antonio Lioi
Antonio Lioi

Ad oggi invece si passerà ad un numero di posti letto di 3,7 ogni 1000 abitanti, ma in Campania stranamente, dato che abbiamo avuto nel passato una sorta di “amministrazione controllata” per le pessime gestioni, il nostro parametro è attualmente di 2,5 per 1000 abitanti, dunque si passera ad un incremento dai 17.800 posti letto a 19.000, con un attivo di 1000 degenti potenziali in più. La distribuzione ospedaliera salernitana parte dal principio che il San Leonardo di Salerno, essendo una azienda sanitaria con policlinico, ovvero una clinica universitaria non rientra nel riordino e dipende dal Miur, ovvero il ministero dell’Università e Ricerca. La nostra Area vasta, che ricordiamo si estende sino ai confini del Val Diano, ricomprende 39 comuni con una popolazione di 304.000 abitanti. Importante, sottolinea il relatore, superare l’asticella delle 300.000 unità date le nuove classificazioni infatti, dagli 80.000 ai 150.000 si allocano in queste aree degli ospedali di primo livello, con servizi limitati, dai 150.000 ai 300.000 ospedali di secondo livello, a salire quelli metropolitani, il nostro dunque, e per nostro intendo il progettato Ospedale Unico del Sele, da realizzarsi in località aquarita adiacente svincolo autostradale, rientra nel secondo livello con oltre 340 posti letto, con uno stanziamento di duecento milioni a cui si aggiungeranno nella massa attiva, il terreno già di proprietà dell’ente comune e i due ospedali da riconvertire, quello di Eboli e della vicina Battipaglia come nosocomi di post-degenza, raggiungendo un finanziamento mobiliare ed immobiliare di oltre 300 milioni di euro. La realizzazione avverrebbe fatto con il principio di P.P.P., ovvero partenariato pubblico privato, da una A.T.I., associazione temporanea di imprese, con un finanziamento che si storna dai 1100 € iniziali della regione, dei cui rimanenti 700 divisi tra penisola sorrentina, ove anche in quel sito si unificheranno gli ospedali (sotto la spinta di Aponte proprietario di MSC-Crociere, per tutelare i suoi clienti nei tour mediterranei), ottimizzando spese e servizi nelle aree interessate. Anche il dottor Lioi, congedandosi dal pubblico, ha concluso con l’auspicio di un forte interessamento oltre della collettività eburina, ma in modo particolare di chi impersonerà le istituzioni nella prossima consiliatura. Una doccia gelata per le cliniche private,terzo settore-coop sociali, non potranno scendere sotto gli 80 posti letto, ed anzi sotto i 40 non avrebbero alcuna possibilità di accredito di fondi regionali, l’unica via è per esse dunque l’accorpamento, formula che investe il pubblico come il privato, ma quest’ultimo non è schiavo, a differenza del primo, dei tempi borbonici della burocrazia, ed alcune strutture provinciali si stanno muovendo in tale direzione virtuosa.

La parola è cosi tornata alla presidentessa Rosa Adelizzi, insieme alla vice Patrizia Caliendo e la tesoriera Anna Moccaldi, adiuvate dalla conigliere Luana Mazzara e Stefania Adelizzi, le quali ripetutamente hanno invitato, in qualche caso pungolato, i candidati ad un breve intervento, che non si è fatto attendere.

Confronto-Sindaci-candidati-Piano Ospedaliero
Confronto-Sindaci-candidati-Piano Ospedaliero

Il primo oratore è stato il manager GDO, dott. Roberto Pansa, candidato indipendente, ricordando come il problema sanitario sia apolitico e totalitario della popolazione, e di come a suo dire sarebbe acconcio ad un futuro sindaco circondarsi di un esperto del campo con una apposita delega, coadiuvato da una sub- commissione che dibatta dei temi sanitari con cognizione di causa, al fine di adottare le opportune scelte strategiche.

Il secondo, l’ex assessore Cosimo Cicia, del PD e concorrente alle primarie, che da esperto in quanto infermiere del nosocomio cittadino, oltre il dovuto apprezzamento alla relazione Lioi, ha stigmatizzato l’importanza della qualità del servizio ove molte volte ci si è protesi verso una più appariscente quantità dello stesso.

Il terzo, anch’egli piddino e candidato primarie, e è stato il dott. Adolfo Lavorgna, come Cicia ex assessore, il quale sarcasticamente ha ricordato a tutti di come sia facile promettere in campagna elettorale opere pubbliche,e come di seguito il diritto alla salute venga negato da scellerate scelte politiche,tra le quali, il depauperamento dei posti letto disponibili nel comprensorio,e la speranza da tutti condivisa, che i politici a venire sapranno essere all’altezza del compito assegnato

In ordine il quarto conferenziere a prendere parola, è stato il dott. Antonio Cuomo, ex parlamentare nazionale e più volte consigliere regionale, candidato alle primarie del partito democratico, per tutti  il veterano della politica ebolitana ed anche per questo memoria storica, con un intervento molto pragmatico e realista. Ha esordito dicendo che la politica sanitaria si gioca cinicamente, da diversi anni sulla pelle dei cittadini, aggiungendo a corroborarne la peculiarità della problema, di come sia anacronistico e sterile porre in essere nel 2015, le consumate battaglie di bandiera, dunque territorialistiche sugli ospedali, visto che neanche il governatore campano, chiunque esso sia potrà fare nulla. Infatti il governo nazionale vuol continuare nella logica dei commissariamenti, come in Campania con Morlacco, a breve potranno esserci in replica, nelle diverse regioni della nostrana penisola commissariamenti a catena , e di come la politica si stata bypassata dal tecnicismo di maniera e la strategia della sanità pubblica è ormai in mano ai burocrati del MEf, Ministero economia e Finanze, data le esigue finanze statali. L’ex parlamentare, ha voluto rassegnare gli animi, sul fatto che pediatria sarà sacrificata per esigenze economiche, ma che almeno manterremo neurologia, rimarcando come l’unica speranza per noi valligiani del sele, sia la realizzazione dell’ospedale Unico.

Sgroia Caputo Lavorgna-confronto Sindaci-Mamme
Sgroia Caputo Lavorgna-confronto Sindaci-Mamme

Nel fronte del centro destra è stata la volta del dott. Massimo Cariello, ex assessore comunale ed anche provinciale, il quale rivendicando la sua amicizia personale con la manager dell’ARSAN Sara Caropreso,  non si sente in alcun modo responsabile, indiretto, del depauperamento del nosocomio attribuito alla destra di Cirielli-Caldoro, (tramite) Squillante, come dai suoi avversari sostenuto. Anzi Cariello anzi rivendica con forza per se, un ruolo attivo nella difesa del presidio, concludendo che  anch’egli si schiera convintamente con la realizzazione dell’Ospedale Unificato, vedendolo come unica via di uscita dall’emergenzialità cogente.

A finire, il dott. Luca Sgroia, ex presidente del consiglio comunale, che in contro tendenza, ha rivendicato il ruolo di promotrice della passata giunta,alla realizzazione del Nosocomio unico, evidenziando di come le delibere siano andate nel verso di non ledere la struttura pregressa, ma di come il “messaggio” sia stato percepito a guisa di uno spot a discapito del presidio preesistente, dunque un gap comunicativo  involontario, un aliud pro alio alla base della percezione errata  collettiva, riguardo l’operato della amministrazione Melchionda sulla questione sanitaria.

In conclusione un saluto collettivo e la chiusura della sessione di dibattito, con il pubblico e la stampa presenti, la parola passerà strutturalmente alla prossima consiliatura e in specie alla squadra di governo prossima ventura, che dopo sollecitazioni ripetute su tutti i fronti non potrà esimersi dall’evadere le aspettative di una intera comunità, affinché il futuro della sanità ad Eboli dopo un periodo travagliato,sia davvero sulla via della definitiva guarigione.

………………..  …  ………………….

Foto gallery

Piano Ospedaliero-Adelizzi Moccaldi
Piano Ospedaliero-Adelizzi Moccaldi
Confronto-Mamme-Candidati Sindaci-Piano Ospedaliero comitato 2
Confronto-Mamme-Candidati Sindaci-Piano Ospedaliero comitato 2
Eboli-Piano Ospedlaiero-Panoramica candidati
Eboli-Piano Ospedlaiero-Panoramica candidati
Piano Ospedaliero-Cuomo- Cardiello-Cicia
Piano Ospedaliero-Cuomo- Cardiello-Cicia
Piano Ospedaliero-Pansa -Naiomoli
Piano Ospedaliero-Pansa -Naiomoli
Piano Ospedaliero-Lavorgna
Piano Ospedaliero-Lavorgna
Piano Ospedaliero-Pubblico-Stampa
Piano Ospedaliero-Pubblico-Stampa

Eboli, 28 Febbraio 2015

5 commenti su “Report incontro Comitato spontaneo della mamme – candidati sindaci”

    • caro avvelenato, non avvelenarti ancora, darti pugni in petto non serve, vincenzone coi suoi modi arroganti a scocciato tutti e i primi a trombarlo saranno i salernitani della provincia, lo sviluppo di salerno infatti, e maledettamente vero, lo abbiamo pagato noialtri.
      Inoltre ha spaccato il partito e vuol candidare il figlio come un feudatario, basta!!!.
      conte piccolino, salirà sul municipale scalino
      😉

  1. LA SANITA’ SARA’ IL PRIMO E VERO BANCO DI PROVA DEL PROSSIMO SINDACO, IL 10 SI VOTERA’ PER LE COMUNALI E REGIONALI, QUINDI IL 17 IL BALLOTTAGGIO!

    Rispondi
  2. X veleno : prima di criticare impara a scrivere . Ignorantone “a” verbo si scrive “ha”. Ci vuole l’H mutolina. Gnurantttt!!!!!!!

    Rispondi
    • caro veleno, guardi il contenitore e non il contenuto, mi deludi, le sostanze venefiche ti hanno intossicato irreparabilmente!

Lascia un commento