Gabriele Del Mese interviene sul Crollo al Castello Colonna di Eboli

Gabriele Del Mese: Occorre capire subito le ragioni del crollo, individuarne le cause, e apportare in fretta appropriate misure riparatrici.

Qualunque siano le cause del disastro: Età, incurie, maltempo o le procedure costruttive del cantiere adiacente, si metta in sicurezza la parte della struttura del Castello che pericolosamente si affaccia sul terrapieno crollato, per scongiurare e prevenire ulteriori probabili dissesti per le antiche murature.

Gabriele Del Mese
Gabriele Del Mese

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Ricevo e volentieri pubblico l’intervento dell’Ing. Gabriele Del Mese, nato ad Eboli, professionista di fama internazionale, conosciuto in tutto il Mondo per le importanti opere che ha progettato e per aver dato sostanza strutturale alle idee progettuali più belle, più interessanti e più intriganti dal punto di vista architettonico, strutturale e innovativo del Mondo, sia della Ove Arup, uno degli Studi di progettazioni più grandi del Mondo, di cui è stato fondatore e Presidente della Ove Arup Italia, sia delle firme internzionali più prestigiose tra cui il nostro Renzo Piano, l’inglese Norman Foster, il giapponese Arata Isozaki e altri.

Gabriele Del Mese è membro della Institution of Structural Engineers (MIStructE). Fra alcuni dei suoi ultimi progetti più importanti si include: Palahockey, Torino; Stazione TAV, Firenze; Il Sole 24 Ore, Milano; American Air Museum, Duxford, UK; Commerzbank HQ, Francoforte, Germania e decine e decine di altri ancora in tutto il Mondo

Castello Colonna Crollo-Eboli
Castello Colonna Crollo-Eboli

Nel 2004 Gabriele Del Mese riceve la Medaglia d’Oro del premio “Cittadini Illustri“, alla sua XII^ edizione, istituito dalla Camera di Commercio di Salerno per rendere omaggio ai salernitani che si sono distinti ed hanno avuto successo fuori dalla provincia.

Nel 2009 è stato insignito della Laurea ad Honorem in Ingegneria Civile e Architettura presso il Politecnico di Milano, la prima conferita ad un italiano. E’ visiting professor in diversi istituti internazionali e università italiane, oltre i vari riconoscimenti e titoli conseguiti in europa e nel Mondo, ma il tutto non fu sufficiente perché il Comune di Eboli potesse dedicargli un benché minimo riconoscimento come cittadino ebolitano distintosi nel mondo, così come non dedicò un minimo riconoscimento al nostro concittadino e mio amico di scuola e personale dott. Alessandro Pansa, nel momento in cui divenne Capo della Polizia.

Qualcuno, in quella circostanza, ipotizzò che il mancato riconoscimento fosse legato all’animatore di POLITICAdeMENTE, tenuto conto che un manifesto, le varie Amministrazioni che si sono susseguite non lo hanno mai negato a nessuno, così come non si è negato a nessuno nemmeno qualche menzione, talvolta anche a chi poi in seguito è stato arrestato per reati vari.

Il legame di Gabriele Del Mese a Eboli è forte, e non è dettato solo dagli affetti familiari ma anche dall’aver vissuto la sua infanzia, la sua gioventù in questa Città, e negli anni pur vivendo tra Londra e Siena ha sempre coltivato le sue amicizie e prova ne è l’aver voluto comprare un’abitazione ad Eboli e nel Centro storico, neanche a farlo a posta prorio nei pressi del Castello Colonna. Quando cammina tra i vicoli lui dice di “sentire il profumo dei ricordi”. In questi giorni è quì e ovviamente è dispiaciuto e nello stesso tempo preoccuoato per le sorti del Castello sebbene per ora a crollare sia stata solo la cinta muraria. Preoccupato e arrabbiato per il Monumento e per quello che esso rappreseta per tutti noi, e per questo ha deciso di inviare a POLITICAdeMENTE un suo intervento nel merito

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Riflessioni sul crollo della cinta muraria del Castello Colonna

di Gabriele Del Mese
Dr Ing CEng MIStructE Arch Hon C
Building Design Consultant

È sempre con dolore e rabbia assistere ad episodi di danni ai Beni Culturali del nostro Paese, qualunque ne sia la causa, sia che essi siano causati da guerre oppure da atti vandalici o nostre incurie o catastrofi ambientali.

Il dolore è la reazione causata dall’amore che ognuno di noi lega ai suoi riferimenti ed è più intenso quanto più familiari gli sono i siti danneggiati, mentre la rabbia è quella collettiva di un Paese civile che con sdegno elenca le colpe che causano i danni, denuncia le male pratiche che da sempre vandalizzano il Bel Paese ma che poi assiste impotente alla tragica incapacità Nazionale di salvaguardare in modo appropriato il suo ingente patrimonio artistico e culturale, patrimonio che ci viene invidiato dal mondo intero.

Crollo-Castello-Colonna-Eboli.
Crollo-Castello-Colonna-Eboli.

Sebbene il crollo di parte delle antiche mura del Castello Colonna di Eboli rientri nel quadro generale sopra descritto, tuttavia sarebbe utile andare al di sopra delle naturali reazioni emotive per cercare di capire al più presto le possibili ragioni dell’accaduto al fine di individuarne le cause e apportare appropriate misure riparatrici nel più breve tempo possibile.

Vero è che questo episodio è successo durante un periodo prolungato di brutto tempo con molte piogge e forti venti, ed è anche vero che il crollo ha coinvolto manufatti molto antichi e generalmente senza opere di manutenzione per immemorabili periodi.

Allo stesso tempo è altrettanto vero che della lunga cinta muraria, sottoposta agli stessi elementi di disturbo stagionale, sia stata danneggiata fino al crollo solo quella adiacente un cantiere con scavi profondi in atto.

È quindi comprensibile e sensato iniziare la ricerca delle probabili cause di questo dissesto indagando, oltre che sulle condizioni meteorologiche anche sulla correttezza delle procedure costruttive adottate  nel cantiere adiacente, per capire se le cause siano molteplici,  cercando di definire quanta percentuale del disastro sia attribuibile all’età del manufatto, quanta alle incurie e quanta al maltempo o alle procedure costruttive del cantiere adiacente.

Per quanto riguarda queste ultime, sussistono consolidate tecniche che nel loro insieme rappresentano lo ‘stato dell’arte’ quando si costruisce in zone urbane o in adiacenza di siti storici.  Come sempre in questi casi entrano in gioco, in ordine di importanza e di responsabilità, l’Impresa, il Direttore dei Lavori, il Collaudatore e il Progettista.

Ognuno di queste figure darà certamente il suo contributo per fare chiarezza sull’accaduto.

Cantiere-Casa del Pellegrino-Eboli
Cantiere-Casa del Pellegrino-Eboli

Inoltre è anche normale che in casi di costruzioni in zone urbane, specie in presenza di scavi profondi fatti con macchinari che trasmettono elevate vibrazioni attraverso il suolo, si ‘rilevino’ i manufatti adiacenti prima di iniziare i lavori e si faccia poi un loro ‘monitoraggio’ continuo per assicurarsi che non si verifichino né cedimenti né altri fenomeni di dissesto a causa dei nuovi lavori. Questo sia a tutela dell’impresa e dei suoi consulenti che a tutela del bene pubblico. Il tutto, naturalmente, con consolidate tecniche di scavi adeguate alle circostanze del sito, operazioni che tengano presente sia le proprietà geologiche del terreno che quelle costruttive e strutturali delle costruzioni adiacenti. Queste operazioni sono in genere prescritte nei documenti di gara di ogni progetto in Italia.

Crollo-Castello Colonna-Sopralluogo.Comune-Soprintendenza
Crollo-Castello Colonna-Sopralluogo.Comune-Soprintendenza

A priori non c’è motivo di dubitare che questo non sia stato fatto e ci si augura che questo sia il caso per il cantiere adiacente alla parte crollata del Castello. Dopo di che si potranno accertare le vere cause del dissesto e, previa una pronta messa in sicurezza, predisporre gli interventi più appropriati per arginare un ulteriore possibile disastro e stabilire le eventuali responsabilità se ci sono.

Allo stato attuale bisogna che al più presto sia messa in sicurezza la parte della struttura del Castello che pericolosamente si affaccia sul terrapieno crollato al fine di scongiurare e prevenire ulteriori probabili dissesti per le antiche murature.

Una volta messa in sicurezza la struttura esistente bisognerà, con norme consolidate, incaricare un team di esperti di provata esperienza che coprano la geotecnica, l’ingegneria, le tecniche di restauro delle costruzioni in pietra e la cantierizzazione delle opere di restauro.

Naturalmente chi ha a cuore queste cose spera che tutto questo non richieda anni ed anni di lavori come purtroppo avviene troppo spesso nel nostro Paese. Questa è una speranza da non perdere nonostante che il Paese sia continuamente danneggiato da frane, crolli, abusi edilizi impuniti o addirittura autorizzati e condonati e dai molti vandalismi tollerati da Nord a Sud.

La-Regina-Elisabetta-Gabriele-Del-Mese.
La-Regina-Elisabetta-Gabriele-Del-Mese.

Nel caso specifico è impressionante constatare il notevole interesse ed amore mostrato continuamente dai cittadini per il ‘Centro Storico’ di Eboli, amore contrapposto fortemente nel corso degli anni alla inerzia sociale e amministrativa per mantenerlo, manutenerlo e riqualificarlo.

L’amore dei cittadini per il Centro Storico di Eboli forse è motivato più dal naturale legame che si ha per le proprie radici che dalla “pregevolità” dei suoi monumenti che sono davvero pochi e mal tenuti. Ed il divario tra l’amore per il Centro Storico e l’incapacità amministrativa e sociale di riqualificarlo urbanisticamente si è manifestato perfino nella sua ricostruzione dopo il terremoto degli anni ’80,  ricostruzione non sempre felice, saggia o appropriata, da rappresentare la tipica occasione perduta.

L’augurio ora è che questo triste episodio del Castello Colonna segni una svolta positiva di una presa di coscienza sia cittadina che amministrativa verso una migliore valorizzazione dei beni del passato e la speranza di un miglioramento sociale generale del paese.

Eboli, 10 marzo 2015

10 commenti su “Gabriele Del Mese interviene sul Crollo al Castello Colonna di Eboli”

  1. Gabriele del Mese, Erasmo Venosi, e tutte le menti eccelse che ad Eboli vivono (ma non vi lavorano) o che vivono fuori.

    A loro avremmo dovuto chiedere di andare ad amministrare il nostro paese che sta diventando sempre più terra di nessuno o, peggio ancora, terra di conquista … mentre le stelle stanno a guardare.

    I nuovi lanzichenecchi le cui gesta hanno dato i frutti che noi tutti ben conosciamo hanno intenzione di ritornare all’assalto della diligenza.

    Saremo noi e solo noi a decidere se dargli le chiavi di casa nostra permettendo di venirla a saccheggiare.

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  2. Ci sono Ing. e ing.
    noi preferiamo quelli con la i piccolina che se vedono un pericolo vogliono subito abbattere “per salvaguardare la sicurezza pubblica” (parole di un nostro ing.).
    Un Ing. non arriva a tanto … prevede prima e mette in sicurezza, indi procede.
    Stessa cosa successa per vico I Attrizzi (l’unica porta ancora esistente della Eboli medioevale). Qualche ing. decretò l’abbattimento stanziando 30.000 Euro. Con l’intervento di qualcuno che ama Eboli si è messo tutto in sicurezza.
    Un consiglio: E’ risaputo che ad Eboli, certi ing. sono degli ing. e allora consultatevi con degli Ing. che ce ne sono.

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  3. Bravo Gabriele….ma qua a Eboli nel nostro paese ( per usare un vecchio proverbio dei pescatori salernitani) …..a cart e musica e’ finita in mano ai solachianielli….con tutto il rispetto per i solachianielli.

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  4. Spero che al più presto possibile si metta mano al vero recupero del centro antico, troppi palazzi nobiliari in stato di abbandono, purtroppo la passata amministazione non ha avuto nessuna sensibiltà verso questi qrgomenti.
    Sotto Attrizzi si stava effettuano un altro scempio, con l’abbattimento di strutturre medioevali.
    A piazza san Lorenzo con la scusa della sicurezza,
    hanno dà una parte abbattuto delle parti storiche di rilievo,
    tra cui ricordo una canna fumaria bellissima,e dall’altro
    non messo neanche in sicurezza il plesso.
    Quindi il mio appello , nel centro antico, è di fermare le cose nuove…… e di recuperare e dare memoria delle cose che stanno andando in malora.
    Saluti a tutti

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  5. Illustre Ing. Gabriele Del Mese,
    Grazie. Grazie dal profondo del mio cuore che piange per l’amore che nutro per la mia Eboli avendo, come Lei vissuto lontano.
    Per favore Ing. Gabriele, torni ad Eboli e insieme a persone PERBENE come Lei ed Erasmo Venosi, aiutateci a cacciare questi sciacalli che come nel momento del terremoto vanno sulle macerie a rubare tra i poveri resti delle anime distrutte.
    Cariello, Cuomo e altri, per amore di Dio, state zitti perché fate danni anche se solo respirare.
    Che Dio vi maledica per i danni che avete fatto insieme ai vostri accoliti di partito e per quello che avreste potuto fare e che avete omesso.

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  6. A Gabriele un caro saluto come sempre non voglio pronunciarmi in cose tecniche che non sono di mia competenza, quello che avevo da dire l’ho detto riferendo dei fatti storici veri che sono stati il principio del crollo. Il tutto è incominciato nel 16° sec. per avere l’epilogo nel 21° sec. dopo cinque secoli d’incuria e di devastazione del terreno confinante col Castello “Dominus Imperi” ( si faccia una petizione perchè il nostro maniero si chiami Domus imperi e siscordi il Colonna, Doria e Avezzana che con il Catrafa furono gli iniziatori dello sfasci del territorio adiacente al Castello).

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  7. Mi auguro,come tu dici,che l’amministrazione sia più presente nel valorizzare il centro storico e nel miglioramento generale del paese.UN caro abbraccio

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