Appello a De Luca delle mamme ribelli per l’Ospedale di Eboli

Appello urgente  al Governatore De Luca delle Mamme ribelli in difesa dell’Ospedale di Eboli.

La Presidente dell’Associazione delle Mamme Anna Moccaldi, chiede un incontro, è si professa contraria ad ogni trasferimento e chiusura di Reparti, e al depotenziamento che mira alla chiusura dell’Ospedale di Eboli.

Associazione Mamme
Associazione Mamme

da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

EBOLI – I colpi di scena sull’Ospedale di Eboli non finiscono mai e così alla notizia della chiusura anche della Mensa e al trasferimento della stessa dal P.O. di Eboli a quello di Battipaglia è l’ultimo schiaffo ad una Città e al popolo della salute da parte di una “squadra” di destra che sta facendo scempio della Sanità in Campania, in Provincia di Salerno, nell’ASL Salerno e soprattutto agli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Oliveto Citra.

Sulla base di questi colpi d’ascia e appresa l’ultima notizia del provvedimento dei NAS circa gli sversamenti in fogna degli scarichi ospedalieri e al sequesto dell’impianto e all’avviso di Garanzia al DG dell’ASL Salerno Antonio Squillante il Presidente dell’Associazione Spontanea delle Mamme di Eboli Anna Moccaldi, rivolge un appello urgente All’On. Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, inviandolo per conoscenza all’On. Vincenzo Maraio, Consigliere Segretario della Presidenza del Consiglio Regionale, al Sindaco di Eboli Massimo Cariello, al Sen. Franco Cardiello, perchè si occupino dell’Ospedale di Eboli e scongiurare che si possano prendere in questi ultimi giorni ulteriori provvedimento che vanno solo nel diabolico disegno di chiudere il nosocomio cittadino mentre si favoriscono altre aree della provincia.

«Da pochi giorni – si legge nel lungo appello di Ana Moccaldi – è iniziato il gravoso compito a cui i cittadini della Campania l’hanno chiamata. La volontà del cambiamento è stato  forte e quindi Le auguriamo Buon Lavoro nella speranza di veder raggiunti tutti gli obiettivi  che Lei ha fissato in campagna elettorale e che come elettori abbiamo condiviso.

La nostra Associazione, come certamente saprà, è nata per “reagire” alle malefatte del “gruppo” ispirato dall’ex Governatore Stefano Caldoro in ambito sanitario salernitano ed in particolare della Valle del Sele, del Calore Salernitano e dell’Alto Cilento. Vani sono state la tantissime manifestazioni di piazza, tante le promesse non mantenute  di fatto il degrado dell’Assistenza Sanitaria Ospedaliera ( in particolare) ha raggiunto un livello tragico a cui bisogna mettere mano con estrema urgenza.

Le Sue prime dichiarazioni in merito ci fanno ben sperare, ma riteniamo utile ed indispensabile fare brevemente il “punto della situazione” .

L’attuale D.G. dell’ASL di SA “ Dr. Antonio Squillante”, ha inanellato dal giugno 2014 a tutt’oggi, tutta una serie di provvedimenti “in assenza dell’Atto Aziendale”  – bocciato dal suo referente politico Caldoro-  collegati da una logica perversa  tendente a rendere inutile in particolare il decreto 49 del 2010, in quella parte in cui veniva sancita, in una logica programmazione sanitaria  nella zona di nostro interesse, la chiusura di quattro Ospedali (di cui tre doppioni Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide ed uno più specializzato per i storici reparti esistenti da decenni quello di Eboli). Inopinatamente a giugno 2014 Squillante con un colpo di mano chiude il Reparto di Ostetricia, il Nido e la Pediatria ad Eboli e trasferisce uomini e strumentazione a Battipaglia.Motivazioni? Tutte poco credibili: infatti l’ASL chiude Eboli che aveva oltre 470 parti annui, e tiene in vita “ punti nascita in Ospedaletti che non  si avvicinino nemmeno a 200 nascite/anno. Chiude la Pediatria (Le ricordiamo che le patologie  dell’età pediatrica non hanno niente a che vedere con i punti nascita) ad Eboli, per portare alcuni  pediatri  ebolitani a rafforzare la TIN di Battipaglia. Queste decisioni hanno creato nella nostra zona una “rivolta popolare”  con tante manifestazioni pubbliche. All’epoca, dopo tormentati incontri con Squillante e Caldoro, venne promesso l’ istituzione di un Tavolo Regionale Tecnico-Politico. Promessa mai mantenuta dal Suo predecessore. La nostra pressante azione fece si che il 6 ottobre – visti i tanti vani tentativi dei politici locali nel farsi ascoltare la DG salernitano-  come Associazione   stilammo  un Documento Pubblico (Per una buona sanità nella Valle del Sele) firmato e condiviso anche  dai politici locali ( Sen. Cardiello, On. Cuomo, Avv. Melchionda, Dott. Rosania, e dott. Cariello). Nel contempo chiedemmo con forza un incontro con il Governatore Caldoro e con il D.G. dell’ARSA; on. Montemarano. Ci siamo perciò recati a Napoli, portando , discutendo e consegnando “Tre Schede tecniche” che ci era sembratodi capire: condivise in larga parte da Caldoro e Ferdinando Romano e da Angelo Montemarano (e Sara Caropreso), promesse molte, soluzioni zero……

In queste tre schede si  motivavano le nostre richieste più urgenti::

  1. la revisione dello sciagurato provvedimento del trasferimento dei Reparti Ebolitani a Battipaglia ed in particolare delle Pediatra;
  2. la bocciatura dell’atto aziendale dell’ASL di SA  elaborato da Squillante, in cui era evidentissimo (e Caldoro condivise) lo squilibrio che si andava a realizzare sul  territorio provinciale in cui venivano premiate “zone amiche” e tragicamente penalizzata la Valle del Sele e suo hinterland ( Agropoli compreso),
  3. l’attivazioni con urgenza dei provvedimenti necessari alla realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, in particolare del Piano di Fattibilità, che Squillante si era sempre rifiutato di attivare, considerato che  il sito era stato individuato nella zona Acquarita di Eboli, ove insiste una proprietà dell’ASL con un rudere in cemento armato  (ex Ospedale, Ex Polo Pediatrico) che consentirebbe un notevole risparmio economico. Fra l’altro, Montemarano ci aveva rassicurato che si stava lavorando al recupero di 700 milioni di euro ( per fondi regionali non utilizzati e che potevano essere definitivamente persi) necessari propri alla realizzazione dell’Ospedale di cui sopra ed un  altro nella penisola sorrentina ( ma non siamo a conoscenza  di eventuali decisioni in merito)

Gent.mo On. De  Luca, la nostra azione quindi, non è stata mai rivolta alla difesa  campanilistica dell’Ospedale di Eboli, noi vogliamo che la grande tradizione della buona assistenza specialistica a Sud di Salerno, continui e si rafforzi. Nessuno degli attuali presidi ospedalieri ha le caratteristiche di un moderno Ospedale (vedi le indicazioni in merito di Renzo Piano) per cui per garantire le aspettative delle popolazioni (300.000 circa cittadini) di riferimento, noi chiediamo con urgenza che si mettano in atto tutti  gli atti necessari per realizzare nella Valle del sele non un Ospedale “grande” ( bastano i previsti 328 pp.ll.) ma un  “Grande” Ospedale, inserito in una rete di urgenze-emergenze che recuperi ( e condividiamo le Sue dichiarazioni in merito) anche l’Ospedale di Agropoli, anche esso inopinatamente chiuso e i cui tragici risvolti cadono sulla coscienza di chi ha pensato che per un voto in più anche qualche cadavere poteva starci), ma nel frattempo intervenga nel bloccare i provvedimenti che Squillante continua a produrre in danno con il silenzio ( assenso ?) dei  sodali locali. Blocchi il lento ma deciso e progressivo depauperamento del P.O. di Eboli, in attesa della realizzazione del Nuovo Ospedale. Insomma in attesa del nuovo e il vecchio deve funzionare e funzionare bene con uomini e mezzi necessari.

On. De Luca, La preghiamo di intervenire subito sul DG Squillante che continua imperterrito a fare danni gravi ( è prevista a giorni la chiusura delle “cucine” nell’Ospedale di Eboli ed i pasti per i malati verranno preparati a Battipaglia) tutti finalizzati a declassare uno storico ospedale. Per quanto ci riguarda Le diciamo che i  vari DD.GG orientati politicamente secondo il ”colore” politico del governatore della regione, creano solo danni. Non siamo contro la chiusura o accorpamenti di Ospedali i quali sono strutturalmente vecchi e non più adeguati alle nuove tecnologie.

Tutti avranno vita difficile, conosciamo  molte realtà in cui il risparmio non è avvenuto con il taglio dei reparti o delle prestazioni che provocano solo migrazione sanitaria.  Le facciamo l’esempio ben riuscito dell’accorpamento in un’unica Azienda (dei Colli a Napoli) degli Ospedali Monaldi, Cotugno e CTO. Bene,  On Del Luca sostituisca Squillante – fallimentare su tutta la linea- con quel D.G.  e vedrà che anche l’Ospedale Unico della Valle del Sele sarà un suo fiore all’occhiello.

On. De Luca, con questo accorato appello, – conclude la Presidente dell’Associazione delle Mamme Anna Moccaldi –  Le chiediamo di volerci ricevere, di destinarci un poco del Suo tempo, vorremmo descrivere anche a Lei le nostre richieste e lasciarLe le nostre Tre schede tecniche sembrano attuali e quindi in attesa di un  Suo sollecito riscontro che siamo certi non  mancherà  La salutiamo con il classico Buon Lavoro Sig. Presidente».

Eboli, 21 luglio 2015

5 commenti su “Appello a De Luca delle mamme ribelli per l’Ospedale di Eboli”

  1. Evviva le MAMME.
    Caldoro vi incontrò e non vi ascoltò. De Luca, a cui Eboli, immeritamente, ha dato migliaia di voti, ora dovrebbe incontrarvi, ascoltarvi e provvedere positivamente. Forza, lottiamo insieme per vederci vincenti contro il potere politico di questi incolti amministratori della cosa pubblica Regionale.

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    • ma perchè lei è stato un amministratore colto?
      ha brillato di luce carmenlitana, ma cosa ha fatto di concreto?
      vi brucia che de luca vi ha superati tutti, a voi falsi socialisti.
      + parlate – otterrete, date soddisfazioni ai vostri giusti detrattori!!!!

    • DAI PRESUTTO, TIENI BOTTA CHE FRA POCO IL TUO MASSIMO PASSA NEL CENTRO-SINISTRA DE LUCHIANO!
      SAPPI CHE I CONTATTI DEL MICROSCOPICO NUOVO PSI SALERNITANO CI SONO STATI, NON VOGLIONO MORIRE DI ISOLAMENTO NE I SOCIALISTI DI DESTRA, CHE SI RICORDERANNO IMPROVVISAMENTE CHE IL SOCIALISMO è DI SINISTRA NE L’AMMUCCHIATA COLORATA CHE SGOVERNA EBOLI O A NATALE AVREMMO IL COMMISSARIO!
      CARO ELIO, EVANESCENTE COME L’ELEMENTO CHIMICO DI CUI PORTI IL NOME, POI O CAMBI IDEA SU DE LUCA O CRITICHI CARIELLO……

  2. De Luca, De Mita e Colombo, sono stati la rovina di Eboli. De Mita e Colombo, dotati di grande intelligenza e cultura, hanno avuto la vista corta, pensando solo alle loro province e non a tutto il Meridone. De Luca, poco intelligente e privo di cultura, ha, egoisticamente, cementificato Salerno e lottato contro Eboli.
    Il mio operato da Pubblico Amministratore, lo vada a leggere sulla storia di Eboli e della Sanità Salernitana

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