L’ARPAC ripropone il Divieto di Balneazione sulla costa di Battipaglia

L’ARPAC ripropone ancora il Divieto di Balneazione sulla fascia costiera di Battipaglia. Un duro colpo per i bagnanti ma non per i Balneatori.

I tratti di acqua con divieto di balneabilità sono individuati: da foce Tusciano al Lido Spineta e da questi al Lido Privilège. Restano balneabili i tratti marini: da Masseria Spineta alla stazione autobus Spineta e da questa a 150 m nord dell’Idrovora Campolongo.

Divieto di Balneazione
Divieto di Balneazione

da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – L’ARPAC ripropone ancora il Divieto di Balneazione sulla fascia costiera di Battipaglia. Un duro colpo per i bagnanti, che dovranno affidarsi alla sorte nelmomento in cui si vorranno fare un bagno, considerata la precisione dell’ARPAC, la quale indica addirittura i metri.

E dopo i balletti della balneazione si, balneazione no, si apprende dalla struttura comunale che sovraintende l’ambiente che: “All’esito delle verifiche effettuate lo scorso 05 agosto, – Si legge nella nota pervenutaci dal Settore Tecnico e Politiche Comunitarie, Area posizione organizzativa ambiente del Comune di BattipaglialARPAC ha riproposto il divieto di balneazione, fino a nuova comunicazione, dei tratti di acqua individuati con ID IT015065014001 (dalla foce del Tusciano al Lido Spineta) e IT015065014002 (dal Lido Spineta al Lido Privilège).

L’accertamento, – continua la nota del Comune di Battipaglia – effettuato nell’ambito delle verifiche sui campioni di acqua marina programmate dall’ARPAC, segue quelli svolti fin dallo scorso aprile, che avevano invece dato esito favorevole per i parametri microbiologici determinanti ai fini della balneabilità.

Per quanto riguarda le aree corrispondenti alla foce Collettore Campolongo (Idrovora) – prosegue la nota – e alla foce del Tusciano, esse non rientrano tra quelle adibite alla balneazione, e sono pertanto permanentemente vietate, come disposto dall’Ordinanza di sicurezza balneare n. 50/2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Capitaneria di Porto di Salerno.

Restano invece balneabili secondo i dati forniti dall’ARPAC – i tratti marini individuati con ID IT015065014003 (da Masseria Spineta alla stazione autobus Spineta – Lido) e IT015065014004 (dalla stazione autobus Spineta – Lido a 150 m nord dal collettore Campolongo).

Peraltro, – conclude la nota del Settore Ambiente del Comune di Battipaglia – sono stati da tempo programmati – nell’ambito del gruppo di lavoro in materia ambientale istituito presso questo Comune il 18.07.2014 – mirati e coordinati controlli del territorio da svolgere congiuntamente con l’ARPAC, e in questo contesto è stato chiesto alla stessa ARPAC di intensificare l’attività di vigilanza e di ispezione anche con riguardo ai corsi d’acqua interni in modo da individuare le cause delle più evidenti criticità ambientali sul territorio e le relative responsabilità.

Insomma raccomandiamo ai bagnanti, ovviamente quelli che non possono permettersi i costi degli stabilimenti Balneari, tra l’altro affollatissimi e costosissimi, che oltre a portarsi l’ombrellone e le sdraio, si muniscano di una rollina per misurare con precisione dove bagnarsi, e così prenderanno le misure e si posizioneranno giusto al 151nesimo metro oltre l’Idrovora o le altre zone individuate dall’Arpac, gabbando tutti gli agenti microbiologici presenti, e gabbando i bagnanti che affollano i lidi che pagando profumatamente. Ma purtroppo per loro, non si salveranno dagli oli superficiali e dai milioni di semi di peperone e melenzane, dalle scorze di melone alle pellicine dei pomodori, così come non si salveranno di ogni corpo estraneo al mare, dalla plastica, ai pannolini, agli scatoli di latta, e dal limo, quello tipico presente nei canali e negli stagni, segno tangibile che viene tutto ma proprio tutto scaricato in mare, e tutto presente in quantità industriali, nei tratti di mare che vanno da Campolongo alla Spineta, senza andare oltre per evitare di allargare la vergogna.

Hai voglia di fare il “Farmacista”, l’ARPAC si deve decidere, o è affidabile e controlla non solo il mare, il tratto terminale di ogni monnezza, ma anche tutti i canali e i ruscelli e i fiumi a tappeto o è meglio rinunci a fare saltuari prelievi, che tendono solo a certificare un disastro, ma anche l’incapacità di gestire una situazione che è talmente diffusa che non se ne riesce a venirne a capo.

Ovviamente questo non esclude tutte le altre crioticità, che non sono in capo all’Arpac, ma semmai ai controlli dei Comuni e delle forze dell’Ordine, per combattere quel fenomeno indecoroso della prostituzione, che sfacciatamente oltre a scegliere le ore notturne, prolunga le sue attività h24, e unito all’abbandono e al decoro del tutto dimenticato sia nella fascia pinetata che fino all’ingresso degli stabilimenti Balneari al contrario eleganti e curati, si fa il quadro definitivo di come si immagina il turismo dalle nostre parti.

Insomma facciamo “I Porci puliti“, attribuendo la gestualità del maiale che si strofina nella sua cacca, come spiegano gli etologi, solo alla loro volonta di pulirsi, nel mentre al contrario finiscono per imbrattarsi ulteriormente. Allo stesso modo pretendiamo Lidi eleganti e raffinati ma accettiamo di farci il bagno nella cacca.

Battipaglia, 7 agosto 2015

1 commento su “L’ARPAC ripropone il Divieto di Balneazione sulla costa di Battipaglia”

  1. bisogna darsi da fare per rimediare presto e bene,altrimenti sarà così anche gli anni prossimi.Bando alle discussioni inutili,e alle ripicche.Viribus unitis si vince ogni ostacolo. Buon lavoro e saggezza.

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