Caso incompatibilità: Cariello precisa; Bonavoglia attacca; Cardiello contrattacca

Caso incompatibilità di Sindaco e Consiglieri: Il primo cittadino Cariello si difende, chiarisce e si dice «Sconcertato per le inesattezze».

Bonavoglia attacca (FdI-An): “Il consigliere di FI Cardiello ha perso un’altra occasione per evitare una miserabile figura politica”. Cardiello (FI) contrattacca: “Continui a mentire, sapendo di farlo. Fossi in te starei zitto”.

Massimo Cariello-Damiano Cardiello-Vittorio Bonavoglia
Massimo Cariello-Damiano Cardiello-Vittorio Bonavoglia

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – La storia delle incompatibilità, come nella consiliatura scorsa, tiene ancora banco, ed è diventata un caso, dal momento in cui Cardiello ritiene vi siano, gli altri coinvolti no, e se la volta scorsa se ne parlò dopo oltre 2 anni, quindi in abbondante ritardo e il Consiglio nemmeno se ne occupò, questa volta invece a soli 3 mesi dall’insediamento del Consiglio, e quindi non concedendo agli stessi nemmeno il tempo per le verifiche, le notifiche, le controdeduzioni.

La vicenda in se non ci appassiona, anche perché le motivazioni potrebbero essere diverse e in ogni caso rimosse, atteso che i Consiglieri potevano anche non sapere di incorrere in motivi di incompatibilità. Per questo POLITICAdeMENTE, come per la volta scorsa, pur dando la notizia non ha ritenuto opportuno fare i nomi e ne prende le distanze, ritenendo che i motivi per creare barricate non sono affatto le incompatibilità, ma ben altri, come ilcaso della Multiservizi, o quello dell’Ises, gestite male e finite peggio, oppure della questione Ospedale cittadino vandalizzato da una direzione generale sorda ad ogni richiamo, ubbidiente solo al richiamo politico della sua parte, comune purtroppo sia a Cardiello che a Cariello. Sarebbe interessante fare le barricate per comprendere perchè mai rimangono ancora nel cassetto le grandi questioni che dal “Monte d’Oro” alla “Marina di Eboli” restano dimenticate, e ci si riferisce alle politiche urbanistiche, programmmatiche e quelle ambientali, temi seri e determinanti per le sorti della nostra città iù che le incompatibilità, che in ogni caso anche se ve ne fossero e fossero insanabili, cambierebbe solo gli uomini e non l’assetto politico.

Ma purtroppo alla fine di questa estate ancora si parla di questo e ancora si ignorano le randi lineee politiche che attendono non si sa cosa e semmai constringe gli stessi attoti politici ad attardarsi su quetioni per nulla determinanti rispetto al futuro della Città. Insomma quando capiremo cosa vuole fare la Maggioranza e come le opposizioni si porrebbero rispetto alle linee programmatiche discusse in maniera molto superficiale nei consigli scorsi.

«Sono rimasto allibito – scrive sconcertato il Sindaco di Eboli Massimo Cariello che si è ritrovato in un elenco di presunti morosi stilato sulla scorta della battaglia contro le presunte incompatibilità. – per le notizie riportate dalla stampa questa mattina. In alcuni passaggi viene fuori che il sottoscritto sia moroso nei confronti del Comune di Eboli. Evidentemente né chi ha dato l’informazione, né chi l’ha veicolata, si è preoccupato di capire di cosa si trattasse, finendo per cadere in un grave errore, che peraltro non fa bene né all’Amministrazione comunale, né alla sessa città».

Massimo Cariello-3 (2)
Massimo Cariello-3 (2)

Gli uffici comunali – aggiunge ancora il Primo Cittadino ritenendo banale la spiegazione della posizione che gli riguarda, e tiene a precisare – Puntualmente regolarizzata. Hanno effettuato una verifica, dalla quale risultava una mia pendenza. Una situazione della quale nemmeno conoscevo l’esistenza, poiché non mi era mai stata notificata. Naturalmente, già alla fine di luglio, dopo le verifiche comunali, io avevo saldato la pendenza, regolarizzando la mia posizione».

Lo sconcerto di Massimo Cariello – sottolinea la nota dell’Uficio Stampa del Comune di Eboli – evidentemente non riguarda solo la sua pendenza, come egli si è apprestato a spiegare “mai notificata” e della quale egli comunica di non esserne stato a conoscenza, ma in ogni caso cancellata con il relativo pagamento avvenuto nel luglio scorso, ma anche le accuse di presunta incompatibilità per il suo incarico negli organi del consorzio ASI. «In questo caso siamo al delirio – spiega ancora il primo cittadino di Eboli -. Si vorrebbe far passare l’idea che, stando all’interno, io potrei assumere la doppia veste di controllore e controllato. Eppure anche chi lancia queste accuse sa bene che il Comune di Eboli non è socio del consorzio, per cui non ci sono rapporti tra il Comune ed il consorzio. Basterebbe questo per far capire come si tratti semplicemente di un’azione infangatoria, inutilmente fatta passare per un’azione di trasparenza. Spero che la stampa, sempre così attenta, confermi la sua attenzione anche per queste nostre spiegazioni, dopo avere concesso ampio spazio a chi ha solo tentato di infangare la città, la sua comunità ed i suoi rappresentanti».

Alle bordate del Consigliere comunale di Forza Italia Damiano Cardiello che hanno anche interessato la Prefettura di Salerno, che a sua volta ha preso atto dell’attenzione e ha inviato una nota al Consiglio ricordando come questi sia sovrano e per questo debba nella sua autonomia risolvere il caso, è intervenuto anche il Capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia-An Vittorio Bonavoglia.

Risoluzione delle incompatibilità comunque, passa inevitabilmente attraverso la procedura di comunicare agli interessati l’incompatibilità e successivamente attenderne le motivazioni in risposta e solo dopo procedere se ritiene opportuno invitando gli stessi a rimuovere le cause della incompatibilità pena da decadenza da Consigliere Comunale.

Vittorio Bonavoglia
Vittorio Bonavoglia

Dopo la fascia, – scrive in una nota il Capogruppo di Fratelli d’Italia-An Vittorio Bonavoglia in risposta al Consigliere di FI Cardiello ed in appoggio alle precisazioni del Sindaco Cariello – l’incompatibilità. Il consigliere di FI Damiano Cardiello ha perso un’altra occasione per evitare una miserabile figura politica e sociale. Visto il risultato elettorale conseguito alle scorse amministrative, quando gli ebolitani hanno dato fiducia all’attuale amministrazione, Cardiello ha ben pensato di ricoprire di fango i consiglieri comunali suoi colleghi, additando loro la scure dell’incompatibilità, frutto di contenziosi economici in atto. Passi il cattivo gusto di rendere di pubblico dominio affari personali di taluni consiglieri, compreso me; ma convocare il Prefetto sulla questione è una caduta di stile tipica di un certo modo di fare politica.

Preciso – aggiunge Bonavoglia – che il mio contenzioso con la società Equitalia è stato saldato mesi prima della campagna elettorale, quando ancora non avevo deciso di appoggiare il progetto politico e sociale del sindaco Massimo Cariello; cosi come i miei colleghi in consiglio comunale si sono attrezzati per saldare il debito. Rimangono però una serie di domande: l’Italia è un Paese in cui in ogni casa è presente una cartella o richiamo di Equitalia: cosa sta facendo l’onorevole padre del consigliere Cardiello per risolvere questa situazione? Da Senatore della Repubblica potrebbe alzare la voce, invece si pensa ad alzare le tasse.

Quando Silvio Berlusconi fu dichiarato decaduto dal ruolo di Senatore perché condannato, – ricorda Vittorio BonavogliaCardiello parlava di giustizia ad personam; ora si appella ad essa per ottenere visibilità. Ma d’altronde è questo il modo di fare politica della destra all’opposizione: il populismo più becero. Ricordo infatti che per 4 anni Damiano Cardiello si è opposto ferocemente ai venditori ambulanti, salvo poi prenderne le difese 15 giorni fa, quando il mercatino dell’usato occupava in maniera abusiva Piazza della Repubblica.

Invece di opporsi alle decisioni dell’amministrazione si fa ricorso a mezzucci indegni, questo perché Cardiello non trova nessuna falla nell’azione amministrativa della nostra maggioranza. Allora che fare per avere notorietà? Uscire sui giornali, magari infangando il buon nome della politica ebolitana. Programmi? Progetti? Consigli? Nulla di tutto ciò arriva da Cardiello.

Questo – conclude la nota del capogruppo di Fratelli d’Italia Vittorio Bonavoglianon è il nostro modo di fare politica e nemmeno il modo della destra che lavora. Noi intendiamo la politica come mezzo per risolvere i problemi dei nostri concittadini; lo stiamo facendo e continueremo a farlo sicuri che anche questa situazione si chiarirà nel migliore dei modi. Fino alla prossima sparata “non sense” del consigliere Cardiello.

Damiano-Cardiello-Foto-repertorio-Politicademente
Damiano-Cardiello-Foto-repertorio-Politicademente

Una giornata intensa questa e dopo i chiarimenti di Cariello e l’attacco di Bonavoglia a stretto giro di web ecco che arriva anche una nota di Damiano Cardiello (FI) che controbatte Bonavoglia: “Continui a mentire, sapendo di farlo. Fossi in te starei zitto.” – ritenendo di essere stato costretto ad intervenire ma solo dopo il comunicato stampa del consigliere di Fratelli di Italia.

“Il collega Bonavoglia farebbe meglio a stare zitto. – scrive Cardiello – Il 31 luglio l’ufficio tributi ha attestato la presenza di una cartella esattoriale pendente nei suoi confronti. Come ha fatto a sanare prima della campagna elettorale?

Inoltre, – prosegue Cardiello – sostiene che la chiamata in causa del Prefetto è una “caduta di stile“. Restare basito dinanzi una simile affermazione è poco. Dovrebbe seguire un corso accelerato di diritto amministrativo. Disponga di me, in tal caso. Quella “chiamata in causa” è un atto dovuto vista l’inerzia del Presidente del consiglio comunale e del Segretario Comunale.

Infine, – Conclude la sua nota Damiano Cardiello di FI – nella sua reazione scomposta, pensa addirittura che questi problemi siano di natura privata e non pubblica ma dimentica di essere un pubblico ufficiale eletto dal popolo (Cass. n. 18.11.1974).

Eboli, 2 ottobre 2015

7 commenti su “Caso incompatibilità: Cariello precisa; Bonavoglia attacca; Cardiello contrattacca”

  1. Mi rallegro che Bonavoglia sia diventato da bravo barista a fine amministrativista in meno di cento giorni, i miracoli del sindaco del popolo.

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  2. la gente muore di fame e il sindaco accumula incarichi e non li ritiene incompatibili, questo non è diverso da Melchionda lava sole le facce meglio

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  3. SI CUMULANO INCARICHI, POLTRONISMO,
    NON SI ONORANO I TRIBUTI DA CHI FA PARTE DELLA MAGGIORANZA DI GOVERNO, ETICAMENTE CRITICABILE,
    ALLORA SIGNORI MIEI COME SI PUO’ CHIEDERE AL CITTADINO IN AMBASCE DI ADEMPIERE LE OBBLIGAZIONI TRIBUTARIE O DI ADEMPIERE GLI ALTRI OBBLIGHI CIVICI CUI E’ TENUTO?

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  4. In Parlamento abbiamo due xxxxxxxxxxx: il deputato Cuomo e il senatore Cardiello che letteralmente si rubano lo stipendio senza aver mai prodotto nulla per Eboli! E questi soggetti sono ancorati, senza pudore, alle loro poltrone, guadagnando senza fare nulla. Chi paga siamo noi cittadini costretti a versare fiumi e fiumi di tasse mentre loro si goderanno le pensioni d’oro. È una vergogna senza fine!

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  5. @Milano 2015, pensa che dal 2013 non abbiamo un governo eletto da popolo e ci governa un dittatore (aspirante venditore di tappeti) alias Renzi che prende in giro solo gli italiani. Che fine ha fatto la democrazia? E’ vergognoso!

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