Il Partito della Rifondazione Comunista di Cava de’ Tirreni, vota il Bilancio per responsabilità ma boccia i trasformisti e lascia la maggioranza: “Non è questa la nostra idea di comunità“.

POLITICAdeMENTE
CAVA DEI TIRRENI – «Non è questa la nostra idea di comunità: il trasformismo non può essere un fondamento politico. Con senso di responsabilità e rispetto verso la cittadinanza che ci ha accordato fiducia, comunichiamo la nostra decisione di non poter più far parte della maggioranza che si è oggi delineata. – scrive in una nota stampa il Partito della Rifondazione Comunista di Cava dei Tirreni in seguito al passaggio politico in FI del Presidente del Consiglio comunale – L’ingresso del Presidente del Consiglio comunale e del suo gruppo in Forza Italia segna una svolta politica inequivocabilmente orientata a destra, con cui non possiamo né vogliamo identificarci.
L’apertura a forze politiche che hanno sostenuto e continuano a sostenere provvedimenti come il cosiddetto “Decreto Sicurezza” – che da sempre contrastiamo perché lesivo dei diritti fondamentali – rappresenta una frattura insanabile con il progetto originario. – prosegue la nota del PRC – Non siamo di fronte a un semplice riequilibrio numerico, ma a un mutamento profondo della natura politica della maggioranza, che ne mina alla radice la coerenza e la credibilità. In nome della responsabilità istituzionale, voteremo il Bilancio Consuntivo 2024, frutto di un percorso amministrativo condiviso al quale abbiamo contribuito con convinzione. Ma immediatamente dopo tale atto, formalizzeremo la nostra uscita dalla maggioranza.
Rivolgiamo un appello a tutte le forze del centrosinistra cittadino: è necessario prendere atto del nuovo scenario e avviare una riflessione aperta, promuovendo l’apertura di una crisi politica formale. La città merita trasparenza, rispetto del mandato popolare e una guida saldamente ancorata ai valori progressisti. Cava de’ Tirreni non merita alleanze di convenienza né compromessi al ribasso. – conclude Rifondazione Comunista –Merita una visione chiara, fondata sulla giustizia sociale, sulla democrazia partecipata e sull’antifascismo. Continueremo a lavorare, dentro e fuori le istituzioni, per costruire un’alternativa di sinistra autentica, coerente e radicata nei bisogni delle persone».
Cava dei Tirreni, 31 maggio 2025