Eboli.Spunta un murales in ricordo di Vincenzo Di Stefano

“O SOLE MIO STA NFRONTE ATE!… A PIACERE A ME!!” È la frase che Campeggia a lettere cubitali sul murales che ritrae Vincenzo Di Stefano con il suo sorriso sornione, felice.. ritratto sui muri di cinta dello Stadio Dirceu di Eboli.

Murales a Vincenzo Di Stefano

POLITICAdeMENTE

EBOLI – «CARO VINCENZO. – si legge sul murales apparso nell’area esterna dello Stadio Dirceu di Eboli testimonianza degli amici di Vincenzo Di StefanoLA TUA AMICIZIA E I MOMENTI VISSUTI INSIEME RESTERANNO PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI. – continuano con le parole del cuore i suoi amici – GRAZIE PER TUTTO CIÒ CHE CI HAI SEMPRE DONATO, SOPRATTUTTO PER ESSERE STATO PARTE DELLA NOSTRA VITA. QUESTA VOLTA SIAMO TUTTI PRESENTI NON PER FESTEGGIARE IL TUO COMPLEANNO COME AMAVI FARE MA PER DARTI L’ULTIMO SALUTO – concludono gli amici di Vincenzo, tutti, sotto il murales che evidentemente hanno voluto dedicare a quell’amico speciale, che certo non ci sarà più fisicamente ma che rimane indelebile nei loro cuori – IL TUO RICORDO VIVRÀ PER SEMPRE IN NOI. I TUOI AMICI».

Di amici Vincenzo ne aveva tanti, ma proprio tanti, oltre quelli che nella giornata di ieri o ieri l’altro, erano presenti quando è stato ultimato il murales ed evidentemente hanno commissionato il “lavoro”. Un ritratto, oltre che le frasi toccanti che simboleggiano quello che era veramente Vincenzo, gioviale, simpatico, allegro, sornione, ironico, furbo, intelligente e soprattutto tifoso del Napoli. Le sue relazioni spaziavano, oltre che negli affetti familiari, i quali a loro volta lo adoravano, nelle relazioni con gli altri ed erano proprie e confacenti il suo carattere.

Era un leader nelle relazioni di quel mondo che si era costruito intorno, e soprattutto un grande animatore e maestro di giovialità, era il “padrone” nel salone di Raffaele, e sia con lui che con i suoi clienti intratteneva rapporti unici per spiritosaggine e per gli affetti con i quali continuamente si relazionava.

Aveva anche qualche “fidanzata” in alcune ragazze del quartiere di Via Italia, e loro con straordinario affetto e dolcezza recitavano quel ruolo, tenero e gentile. Un attore di vita, un maestro di relazioni, buono e grande e appassionato tifoso del Napoli (peccato non ha potuto festeggiare lo Scudetto), uno sfottitore unico, ma anche un incassatore disinvolto di altrettanti sfottó, senza mai travalicare in cattiveria o rabbia. Un monumento di intelligenza.

La natura lo aveva voluto Down, è stato il più bel dono che Dio ha voluto fare a lui, ai suoi cari, ai suoi amici, a tutti noi.

Vincenzo aveva solo 57 anni quando ha smesso di vivere, lasciando tutti sgomenti. Ma i pianti si trasformavano in sorrisi pensando a lui, come con grande bravura è stato rappresentato in quel murales che lo ritrae sorridente e sornione. Addio Vincenzo, il sipario di quel grande Teatro che si è costruito intorno a te è ormai vuoto e si sta smontando. Nessuno più può calcare quelle scene, ma di teatri se ne possono costruire tanti e tanti intorno a quei ragazzi e ragazze che in vita possono essere amati come lo è  stato Vincenzo, destinati proprio per la loro dolcezza ad essere quelli più vicini al SIGNORE.

ADDIO VINCENZO.

Eboli, 3 maggio 2025

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