Filomena Avagliano Consigliera Comunale del Partito della Rifondazione Comunista di Cava de’ tirreni: “Due milioni trafugati, alleanze con la destra e silenzi imbarazzanti: questa non è la mia sinistra. Voto NO al rendiconto per coerenza, non per convenienza.”

POLITICAdeMENTE
CAVA DEI TIRRENIA – “Il rendiconto di gestione non è un semplice documento tecnico: è la fotografia politica di una città che oggi si ritrova con 2 milioni di euro trafugati, falsi mandati di pagamento, due dirigenti licenziati, dipendenti comunali in agitazione e un’amministrazione che ha scelto il silenzio, la rassegnazione, l’ambiguità“. – Dichiara la Consigliera comunale Filomena Avagliano, esponente di Rifondazione Comunista, che ha motivato in aula il suo voto contrario al rendiconto di gestione presentato dalla maggioranza. – “Ci avevamo messo la faccia – prosegue la Avagliano – proponendo persino la restituzione dei gettoni di presenza per destinarli alle politiche sociali, per non gravare sulle casse comunali. Lo abbiamo fatto con responsabilità, dentro e fuori la maggioranza. Ma mentre qualcuno lavorava per il bene comune, altri pensavano solo ai propri tornaconti.”
Il punto di rottura, per la Avagliano, non è solo tecnico o contabile: è politico e morale. “Quattro eletti nel centrosinistra oggi siedono con Forza Italia. Tra loro il Presidente del Consiglio comunale e l’Assessore ai Servizi Sociali. E il Partito Democratico – invece di reagire – ha scelto di sostenere chi è traslocato a destra.
Dov’è la coerenza?
Dov’è la credibilità?”
Non mancano, nella dichiarazione da parte dell’esponente di Rifondazione Comunista, le critiche a chi l’ha accusata di aver “fatto saltare il tavolo” – “Quel tavolo è stato smontato da chi ha cambiato alleanza senza nemmeno dichiararlo. A me non hanno solo tolto una sedia: hanno rubato in casa mia. Ma la mia casa è la sinistra. E resta la sinistra.” – Poi con un chiaro riferimento alla citazione di Rosa Luxemburg – “Chi non si muove, non si accorge delle proprie catene” – Avagliano rivendica la sua scelta come atto di libertà e responsabilità politica: “Io mi muovo. E lo faccio oggi per iniziare a costruire, insieme a chi ci crede davvero, un percorso progressista, coerente, pulito. Le forze del civismo e della sinistra esistono: non si facciano irretire da questa alleanza anomala e vergognosa.”
Infine, un attacco frontale al trasformismo che ha infettato anche i banchi dell’opposizione: “Basta con questa politica della trasmigrazione. I cambi di casacca non sono strategia: sono tradimento del mandato popolare. La politica deve tornare a essere alta, credibile, leale.”
“Voto NO al rendiconto. Con fermezza, con lucidità, con onestà. Perché questa città merita una sinistra vera. Non una sinistra a contratto” .
Cava de’ tirreni, 10 luglio 2025