AOU Ruggi Salerno. Nota del DG Verdoliva sulla trasparenza

Dichiarazione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, Ciro Verdoliva circa gli approfondimenti e le risposte delle attività mediche e ospedaliere.

Ciro Verdoliva

POLITICAdeMENTE

SALERNO – Riceviamo e volentieri pubblichiamo, la nota che il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno Ciro Verdoliva ci ha inviato e che di seguito si pubblica integralmente, circa le modalità di rapportarsi e rappresentare fatti e circostanze che accadono nell’Ospedale più grande della provincia di Salerno.

Oggettivamente, questa sia pure accurata richiesta, che è stata anche garbatamente specificata nella nota dell’addetta Stampa dell’Azienda, non è diretta ai giornalisti, ma è comunque indirizzata alla così detta “stampa“, includendo anche i siti web, che a loro volta dovrebbero aderire alla richiesta di “purificare” le notizie che di volta in volta arrivano.

È quanto mai opportuno ricordare che un giornalista deve osservare e applicare quelle famose e fondamentali regole del giornalismo delle “5 W“:

  • in ingliese Who, What, When, Wheer, Why;
  • in italiano chi, cosa, quando, dove e perché.

Queste domande, alle quali il giornalista deve ispirarsi ed osservare, servono proprio a dare al lettore una visione chiara e immediata dei fatti, fornendo i punti più importanti, necessari per comprendere la notizia. Queste, ovviamente, sono “regole”, purtroppo, disattese nella quotidianità dai “primatisti” del copia e incolla, quelli che osservano solo il principio di arrivare primi nella pubblicazione, e magari riempire le proprie pagine e/o coprire le varie aree, poi poco importa se la notizia è vera oppure no, se dietro la notizia c’è un’altra narrazione, poco importa, l’importante per loro è “spararla“, incuranti di quello che c’è dietro, così come accadde tempo fa all’Ospedale di Eboli allorquando una signora che non voleva stare nella stessa stanza con una donna di origine magrebino, si inventó e nenució, chiamando in aiuto la “stampa” che subito accorse, che le lenzuola e la camera era sporca. Notizia che procuró allarme e tensione ma che fu poi reindirizzata smascherando la narrazione della sig.ra razzista. Questo non vale solo per i primatisti del copia e incolla ma vale anche per le penne più prestigiose, come nel caso di Giannantonio Stella, che improvvisamente si trovo ad immischiarsi in una lite condominiale, e purtroppo per lui non verificando la notizia, come avrebbe dovuto fare un buon giornalista, fece una brutta figura, ma come nell’altro caso, comunque creó più di un problema.

Insomma, va detto che il giornalista ha il compito di informare, ma anche di raccontate la verità, ma nel contempo deve commentarla e se lo ritiene utile esprimere anche la sua opinione, per modo da offrire un punto di vista, per modo che il lettore possa leggere e confrontarsi.

Ritornando all’invito-appello del DG Verdoliva é opportuno ricordare a noi e a lui che si tratta della Sanità pubblica, di un servizio straordinario e per questo, per la sua preziosità è molto attenzionato, anche per gli ingenti finanziamenti che riceve, oggettivamente mai troppi, rispetto alle necessità, se poi si aggiunge un Governo “matrigno” verso il Sud, tanto che annualmente, specie la Regione Campania riceve a partita di abitanti rispetto ad altre regioni del Nord 300milioni di euro in meno, sebbene talune Regioni sono coperte dalla Sanità Ospedaliera Pubblica solo del 50/60%, si comprende i miracoli quotidiani che le nostre strutture Ospedaliere devono compiere.

E allora il DG Verdoliva da una parte e gli operatori dell’informazione dall’altra dovrebbero comprenderà come si deve trattare la Sanità in generale e l’informazione in particolare affinché si restituisca serenità e valore a questo servizio pubblico, unico al mondo.

«In merito alle notizie e alle dichiarazioni che con frequenza compaiono sulla stampa locale riguardanti l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, ritengo opportuno chiarire alcuni principi che guidano l’azione di questa Direzione. Lo stile di governo che da sempre ho scelto di adottare si fonda sulla trasparenza: trasparenza dei percorsi amministrativi e gestionali, e trasparenza nei confronti di chi, ogni giorno, svolge con professionalità il proprio lavoro di informazione. È un principio che considero imprescindibile, perché solo la chiarezza dei processi e la correttezza dei comportamenti possono rafforzare il rapporto di fiducia tra l’Azienda, i suoi operatori e la comunità. Ogni osservazione o rilievo che riguarda l’Azienda viene letto e valutato con attenzione e serietà, nell’interesse esclusivo della verità e della tutela dei cittadini e dei professionisti che vi operano.

Le affermazioni che sollevano questioni di rilievo sono oggetto di verifiche interne puntuali, e quando emergono elementi concreti si procede senza esitazione: adottando gli atti conseguenti previsti dalla normativa, coinvolgendo gli organi di controllo esterni e, quando necessario, interessando l’Autorità Giudiziaria. È evidente che determinate attività non possono né devono essere oggetto di dibattito pubblico. Quando si affrontano questioni delicate, la riservatezza rappresenta una forma di rispetto verso le persone coinvolte e una garanzia per la ricerca della verità. Poi, una volta investita l’Autorità Giudiziaria, il segreto istruttorio impone a tutti correttezza e silenzio.

Questa Direzione non intende alimentare polemiche o rispondere con toni personali. La linea è chiara: trasparenza, rigore e lavoro a testa bassa, senza clamori, ma con la determinazione necessaria per garantire ogni giorno legalità, efficienza e qualità dell’assistenza. La missione dell’Azienda resta quella di offrire la migliore cura possibile ai cittadini. A questo obiettivo continuerò a dedicare ogni energia, con responsabilità e con la convinzione che la trasparenza non sia solo un dovere, ma un modo di essere e di servire la collettività».

Salerno, 12 ottobre 2025

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