Il 18 novembre, alle ore 18.30, nell’Auditorium S. Bartolomeo di Eboli, l’Associazione Culturale CAMEO, presenta “L’orologiaio di Brest”, l’ultimo romanzo di Maurizio De Giovanni, edito da Narratori-Feltrinelli.

POLITICAdeMENTE
EBOLI – Martedì 18 novembre, alle ore 18.30, nell’Auditorium S. Bartolomeo, Eboli, dopo gli ultimi ed impareggiabili successi “Rime e Pizzi” ad Agropoli e l’incontro con Don Maurizio Patriciello nell’IC Giacinto Romano di Eboli, l’Associazione Culturale CAMEO presenta “L’orologiaio di Brest“, edito da Narratori-Feltrinelli, l’ultimo romanzo di Maurizio De Giovanni, autore del famoso Commissario Ricciardi
Dopo i saluti di Gregorio De Falco e Filomena Domini animatori instancabili di tantissime iniziative culturali dell’Associazione Cameo e promotori dell’iniziativa che vedrà la Presentazione del nuovo Romanzo di Maurizio De Giovanni “L’orologiaio di Brest“, sarà Maria Carmela Mandolfino a dialogare con l’autore, partendo con l’inizio di una nuova storia che di sicuro otterrà lo stesso successo e lo stesso favore dei lettori de “Il Commissario Ricciardi” e quello del pubblico televisivo che ha seguito l’omonima e fortunata serie televisiva ormai alla 3^ serie.
L’iniziativa culturale proprio per rispettare la versatilità di Maurizio De Giovanni, scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, sará arricchita:
- da Letture interpretative recitate dall’Attrice Filomena Pisani,
- da un Intrattenimento musicale di Marco Scala, e
- da una Esposizione pittorica delle Opere dei Maestri Salvatore Damiano e Nunzio Gaudioso.
L’inizio di una nuova storia per l’autore del commissario Ricciardi
L’orologiaio di Brest è una vecchia foto dimenticata, rimasta fuori dall’album di famiglia, è il ricordo rimosso che riaffiora alla coscienza, la verità celata che sconvolge le vite rimettendole in prospettiva. Maurizio de Giovanni scrive il romanzo che non aveva mai scritto, una storia che interroga il rapporto tra colpa e innocenza, memoria e oblio, ma soprattutto che indaga il più indecifrabile dei legami: quello tra padri e figli.

SINOSSI
Il tempo per alcuni è una corsa incessante, per altri un passo lento e incerto. Per qualcuno, invece, si è arrestato per sempre. E la storia d’Italia è un filo spezzato: un orologio fermo alla stagione del piombo e del sangue. In questo silenzio immobile sono immersi Vera Coen e Andrea Malchiodi.
Ha il destino scritto nel nome, Vera. Lavora come giornalista per un quotidiano locale e considera la ricerca della verità una missione. Ma a quarant’anni si ritrova con un lavoro insoddisfacente e precario, i dubbi di aver sbagliato tutto ad affollarle la mente e una scoperta sconvolgente con cui fare i conti…
Il professor Andrea Malchiodi di anni ne ha quarantatré e ha incassato le delusioni di una carriera accademica spezzata da uno scandalo, in cui è stato ingiustamente coinvolto, insieme all’amarezza per un matrimonio finito. A separarlo dalla moglie e dalla figlia c’è un oceano di incomprensione. Ad affliggerlo, il dolore per la malattia della madre che lo ha cresciuto da sola.
Un giorno come tanti, Andrea si trova davanti Vera. La giornalista lo mette a parte di un’incredibile rivelazione. C’è qualcosa che li lega. Un fatto di sangue accaduto quattro decenni prima. Una ferita nel lontano passato di lei che riscrive il passato di lui. E da quel momento per Andrea tutto cambia.
Comincia così un’indagine nelle tenebre più fitte della notte della Repubblica, a caccia del misterioso “uomo degli ingranaggi”, l’esperto di armi ed esplosivi, militante di un’organizzazione combattente, poi primula rossa e custode di segreti inconfessabili. Il nastro si riavvolge fino al principio degli anni ottanta, sospesi tra gli ultimi fuochi della lotta armata e le prime luci di un’età che si presenta come nuova e invece è dominata dai Gattopardi di sempre.
Dicono del Romanzo
«Perché se ti strappano l’esistenza quando ancora non sei nemmeno nata, il sangue non si asciuga. Non si asciuga mai.»
«Perché se la narrativa ha il compito di produrre incertezza, questo romanzo a me ha fatto esattamente questo effetto. Vediamo se lo fa anche a voi.» – La Lettura
«De Giovanni elabora in una nuova consapevolezza i temi trainanti della sua pagina. L’ossessione del passato, l’ansia della memoria, il dolore che lacera i giorni, la verità da far riemergere dalle nebbie per provare a sbrogliare il groviglio problematico di una stagione della vicenda nazionale nella quale speranze, intrighi, illusioni, crimini, utopie e misfatti hanno prodotto effetti profondi sui piani della Storia collettiva e della vita individuale.» – Il Mattino

Eboli, 12 novembre 2025






