Dopo la proroga del fermo Pesca disposta dal Ministero dell’Agricoltura, dall’Unione Europea arriva lo stop per un altro mese. Confagricoltura Campania e Confagripesca Campania alla Regione: servono misure compensative.

POLITICAdeMENTE
NAPOLI – Confagricoltura Campania e Confagripesca Campania si schierano apertamente al fianco dei pescatori del Tirreno dopo la proroga del fermo pesca disposta dal Ministero dell’Agricoltura in applicazione del Regolamento europeo. Una misura che ha scatenato proteste in tutte le marinerie campane. Una decisione che arriva dopo una lunga e complessa trattativa con la Commissione europea – DG Mare, che in prima battuta aveva ipotizzato la chiusura totale dello strascico nel Tirreno fino al 31 dicembre o il divieto di pesca entro le quattro miglia dalla costa.
L’accordo raggiunto dal Governo ha permesso di evitare il blocco completo dell’attività di pesca fino alla fine dell’anno, prevedendo un prolungamento del fermo di 30 giorni con la garanzia di un’indennità riconosciuta ai pescatori e soprattutto la possibilità di riprendere le attività nel mese di dicembre. Tuttavia, a causa del ritardo di Bruxelles, la decisione – assunta a ridosso del periodo interessato – comporta pesanti conseguenze economiche e organizzative per le imprese e per i lavoratori del settore, che non hanno potuto pianificare con adeguato anticipo le proprie attività.
Alla luce di questa emergenza, Confagricoltura Campania e Confagripesca Campania chiedono alla Regione Campania un intervento integrativo e complementare rispetto alle misure nazionali, finalizzato a:
- indennizzare le imprese di pesca della propria Regione per i costi indiretti e le perdite derivanti dal prolungamento del fermo;
- sostenere le organizzazioni di produttori e le imprese della filiera che subiscono ripercussioni economiche e occupazionali;
- realizzare un percorso di conversione e formazione dei pescatori a strascico alla luce delle politiche europee in atto su questa particolare tecnica di pesca.
Napoli, 8 novembre 2025






