“Grave attacco agli avvocati penalisti” dal l’on. Francesco Emilio Borrelli: A chiedere al Parlamentare di scusarsi è il Consigliere regionale della Lista “Cirielli Presidente” Sebastiano Odierna: “trasformare un litigio privato in un attacco indiscriminato agli avvocati penalisti è inaccettabile”.

POLITICAdeMENTE
NAPOLI – È circolato in questi giorni un filmato che ritrae un acceso litigio tra l’onorevole Francesco Emilio Borrelli e un noto avvocato penalista napoletano. Una scena che, secondo il consigliere regionale della lista “Cirielli Presidente“, Sebastiano Odierna, rischia di produrre conseguenze ben più gravi del semplice diverbio ripreso sui social.
Odierna interviene sottolineando come la discussione sia “verosimilmente uno scontro personale,” precisando: «Non mi interessa entrare nel merito, né stabilire torti o ragioni. Il punto è ciò che accade dopo: trasformare un litigio privato in un attacco indiscriminato alla categoria degli avvocati penalisti è inaccettabile».
Il consigliere regionale evidenzia l’impatto delle parole pronunciate da Borrelli nel video:
«Suggerire che chi esercita la difesa penale lavori al servizio della criminalità è grave. Colpisce tutti i legali che svolgono ogni giorno il proprio dovere con serietà e senso dello Stato».
Richiamando l’importanza costituzionale del ruolo dell’avvocatura, Odierna prosegue: «La professione forense consiste nel difendere i diritti delle persone e nel garantire che la giustizia funzioni correttamente, non certo nell’avallare comportamenti illeciti. La critica politica può anche essere aspra, ma non deve mai degenerare nel discredito verso un’intera categoria».
Da qui l’appello rivolto direttamente all’esponente parlamentare: «Comprendo che si possa sbagliare, spinti dall’ira del momento. Ma ora serve il coraggio di fare un passo indietro. Chiedo all’onorevole Borrelli di riflettere sulle conseguenze delle sue dichiarazioni e di riconoscere pubblicamente il valore dell’avvocatura penalista, parte fondamentale del nostro sistema democratico. Chieda scusa: non per debolezza, ma per rispetto delle istituzioni e dei professionisti che le servono».
Napoli, 4 dicembre 2025






