Salerno: Lombardi (ACS) designato nell’Osservatorio del Mercato Immobiliare

Il Presidente dei Costruttori salernitani Lombardi designato dalla CCIA nel CCT dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI).

Alla designazione di Prete(CCIA) Lombardi ha dichiarato: “Lavoreremo per una politica di fiscalità sugli immobili più equa e più funzionale alle strategie di rilancio e sviluppo economico del territorio”.

Antonio-Lombardi
Antonio-Lombardi

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il presidente della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete, ha nei giorni scorsi ufficializzato la designazione del presidente di ACS Salerno, Antonio Lombardi, in seno al Comitato Consultivo Tecnico dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) in rappresentanza dell’ente camerale salernitano.

L’OMI è l’organismo dell’Agenzia delle Entrate che procede periodicamente a rilevare (e pubblicare) le quotazioni immobiliari per ambiti territoriali omogenei (zona OMI) e per le diverse tipologie immobiliari, individuando i valori minimi e massimi di mercato riferiti ad unità immobiliari in condizioni ordinarie che si trovano nella medesima zona OMI: un importante punto di riferimento, quindi, una “bussola” per compulsare l’andamento del mercato.

Il presidente di ACS Salerno Antonio Lombardi ha salutato con grande soddisfazione la designazione: «È una importante occasione – ha detto – per portare nelle sedi deputate le problematiche inerenti i valori immobiliari che in molti casi, ormai, non sono più corrispondenti alla realtà dei fatti, perché sovrastimati, sottostimati o anche troppo stridenti tra aree territoriali contigue. Siamo già al lavoro – aggiunge ancora il presidente Lombardi – per promuovere una rivisitazione delle aliquote fiscali che gravano sugli immobili da parte delle amministrazioni comunali. Si continua a vedere nei capannoni, negli immobili destinati ad attività economiche e finanche nei terreni agricoli, “beni di lusso”, assimilati fiscalmente ad una seconda casa o ad una villa di lusso al mare. Non sono politiche che incentivano nuovi investimenti produttivi e nuova occupazione ma anzi, fomentano dismissioni e trasferimenti in aree di maggiore convenienza, magari estere, penalizzando gravemente un tessuto economico già duramente provato dalla crisi. È tempo di utilizzare anche la leva locale della fiscalità per sostenere reali ed efficaci strategie di sviluppo».

Salerno, 15 novembre 2016

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