Eboli: Disagi nella consegna della Posta anche al Rione Pescara

Consegna della Posta: Ritardi anche al Rione Pescara di Eboli. La denuncia è del coordinatore di “Eboli Avanti”.

I ritardi nella consegna delle missive nel popoloso aggregato cittadino continuano come nel Centro Storico. Nicotera: “Una situazione che si protrae da tempo e che aggrava i costi agli incolpevoli residenti; chi di dovere si attivi presto per ovviare ai disagi!”

MARIO NICOTERA
MARIO NICOTERA

di Marco Naponiello a POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – La consegna della posta da parte della società pubblica Poste Italiane è diventata materia di dibattito civico e di veementi rimostranze popolari nella città di Eboli. Infatti quella che dovrebbe essere una normale, quasi banale, attività di servizio statuale in qualsiasi nazione civile, sembra sia diventata quasi un optional, un grazioso e gentile orpello da offrire tempestivamente alla clientela solo in rare occasioni.

Ed ecco cosi che dopo i reiterati reclami da parte dei residenti del Centro Antico(https://www.massimo.delmese.net/104139/eboli-niente-posta-nel-centro-storico-i-cittadini-protestano-interviene-la-cisl/) è questa la volta dei residenti del Quartiere Pescara, cui giustamente la dicitura semplicistica di Rione risulta visti i copiosi numeri, decisamente inappropriata, essendo tale agglomerato urbano il più popoloso dellintero Comune eburino.

Ufficio Postale Tavoliello Eboli
Ufficio Postale Tavoliello Eboli

Gli abitanti di quella che fu definita vox populi per anni la 167 (dalla legge 167 del 18 aprile 1962: “Disposizioni per favorire l’acquisizione di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare) si sentono cronicamente abbandonati dalle istituzioni locali: infatti sono pochi e riduttivi i servizi essenziali, una viabilità pericolosa oltre ad un pessimo deflusso delle acque piovane etc, aggiungono anche da qualche mese il disservizio della consegna della posta, recapitata in ritardo o addirittura mancante, il quale oltre a creare gli ordinari disagi all’utenza, si ripercuote in interessi moratori sulle bollette future verso gli incolpevoli destinatari.

Per questa ragione il combattivo coordinatore di Eboli Avanti, giovane Mario Nicotera, ha preso come si suol dire carta e penna ed in esclusiva per questa testata ci ha inoltrato una dura e sacrosanta nota di protesta.

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Viviamo una situazione critica, la quale brutta a definirsi è dir poco, nei riguardi dei cittadini che abitano nel Rione Pescara – esordisce il coordinatore – perché non risulta cosa di poco conto che una parte consistente di Eboli, colpevole di essere solo un po più lontana dal centro della nostra città venga cosi scriteriatamente abbandonata!

È davvero poco l’interesse verso i cittadini abitanti del Rione Pescara, trattati da sempre come residenti di seconda categoria – rincara la dose Nicotera – Automaticamente se non arrivano al destinatario le bollette nei tempi di scadenza, le persone interessate non possono pagarle tempestivamente e rischiano cosi loro malgrado che gli si addebitino interessi moratori sui bollettini futuri, o ancor peggio venga loro staccata la corrente o altra pubblica fornitura!

“Si deve intervenire immediatamente non si può andare avanti così! – conclude con una stoccata il coordinatore sia verso le Poste che gli Amministratori. – Sono tante, troppe le promesse fatte in generale agli elettori del Rione, come tante e troppe sono state le parole espresse sulla questione in oggetto, però il risultato purtroppo allo stato dell’arte è il nulla. Si dichiara pubblicamente di prendere adeguati provvedimenti, ma sino ad ora stanno prendendo soltanto in giro i cittadini con vane parole, senza mai mettere realmente in atto quanto ripetutamente dichiarato.

Eboli, 11 gennaio 2017

2 commenti su “Eboli: Disagi nella consegna della Posta anche al Rione Pescara”

  1. credo che il problema sia che le PPTT prevedono un numero di sportelli (sempre troppo pochi) in base al numero di abitanti. Quindi, visto che già in passato si è posto il problema, aumenteranno il numero di sportelli se crescerà il numero di abitanti. Basta regolarizzare i clandestini ed il problema è risolto.

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