Presentazione a Salerno di “Lezioni Meridionali” con Bassolino e Russo Spena

Venerdi 24 giugno, ore 17.30, Sala Convento Cappuccini, Piazza S. Francesco Salerno, Presentazione di “Lezioni Meridionali” a cura di Loredana Marino.

Un viaggio conoscitivo con l’autrice Loredana Marino utile ad invertire la prospettiva geografica e che aiuterà a vedere, per sempre, il Mezzogiorno con occhi diversi, offerto al dibattito e alle osservazioni di Antonio Bassolino, Giovanni Russo Spena, Anna D’Ascenzio, Rino Malinconico e Paola Nugnes. 

Lezioni Meridionali – presentazione a Salerno

POLITICAdeMENTE

SALERNO – Venerdi 24 giugno, alle ore 17.30, nella Sala del Convento dei Cappuccini in Piazza San Francesco d’Assisi di Salerno, si terrà la Presentazione di: “Lezioni Meridionali” di Loredana Marino; verso la Conferenza del Mezzogiorno.

All’iniziativa culturale, organizzata da “LabSud“, “Trasform! Italia” e “LEFT“, parteciperanno e ne discuteranno, Moderati dalla Giornalista Erika Noschese: Antonio Bassolino; Anna D’Ascenzio; Rino Malinconico; Loredana Marino; Paola Nugnes; Giovanni Russo Spena; Vuole fare “il punto sul Sud, mettendo sotto osservazione le narrazioni, le azioni e le riscritture che ne hanno accompagnato la storia dall’unità d’Italia ad oggi” in quanto punto di partenza assolutamente decisivo per una riscrittura del Sud.

Pertanto il volume rappresenta la summa di una serie di seminari tenutisi nel corso degli ultimi due anni, prevalentemente online, attraverso un viaggio conoscitivo utile ad invertire la prospettiva geografica e a guardare il Mezzogiorno, finalmente, con occhi diversi e così pure il Mediterraneo perché torni ad essere la culla di civiltà ed integrazione che è stato nei secoli e non il cimitero divenuto negli ultimi decenni, simbolo di muri sempre più spessi e sempre più alti di una Europa che ha smarrito le sue radici.

Mezzoggiorno questo conosciuto“, verrebbe da dire pensando alle traversie al quale è stato sottoposto dall’unità d’Italia ad oggi, e pensando a tutte le “rapine” a cui è stato ufficiosamente abituato dalle finanziarie dei vari Governi che si sono susseguiti. E senza andare all’Italia post 1861, a quella di inizio del secolo XX e al 20ntennio fascista, per il Mezzogiorno non è andata bene nemmeno nell’Italia Repubblicana della ricostruzione, fine ad arrivare all’ultimo 25nquennio, quello contrassegnato dalla scalata al potere dell’uomo di Arcore.

Periodo coincidente anche con la fine dei Partiti tradizionali e l’avanzare di quelli negazionisti, sovranisti, ma attenti a depredare risorse fino ad immaginare piuttosto che risolvere un gap procurato al mezzogiorno, addirittura a immaginare una “Questione settentrionale” e giù di li il fiume di denari verso il Nord e nemmeno tutto il Nord ma talune aree, aggravando di fatto le questioni politiche storiche del SUD.

Purtroppo, se vi è una classe politica ignorante e prepotente del Nord, vi è di contro anche un’altrettanta classe politica ignorante e prona del SUD, e aggiunto a tutto la realtà di un Parlamento fortemente nordizzato, rimane ben poco da sperare. Infatti oltre alle risorse sottratte degli ultimi decenni, si registra anche oggi con i fondi del Pnrr lo stesso destino, lasciando l’amaro in bocca a tutti noi meridionali osservando impotenti di fondi che si tagliano al Sud, (quelli a fondo perduto appositamente destinati al Sud) e quei pochi progetti già pronti delle Multinazionali di Stato RFI, Terna, ANAS, destinati a depredare le risorse occorrenti a far sollevare la testa al Mezzogiorno.

Di qui la provocazione di Loredana Marino: E se proviamo a cambiare il punto di osservazione? Una cosa è certa: Anche il Nord è al Sud d’Europa. E “i Nord” ignoranti? Quelli stanno in fondo, in fondo a tutti “i Sud”.

Salerno, 21 giugno 2022

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