Successo di pubblico e di partecipazione per la manifestazione rievocativa di “Eboli Città Sveva”: diecimila presenze per un viaggio straordinario nel Medioevo.

POLITICAdeMENTE
EBOLI – Nel cuore dell’estate, Eboli si è trasformata in una città medievale. Per tre giorni, tra fuochi e spade, duelli e tamburi, scacchiere viventi e narrazioni storiche, Eboli Città Sveva ha riportato in vita l’anima sveva della città, richiamando quasi 10mila persone.
Un successo di pubblico e di partecipazione: 1733 presenze il primo giorno, 3738 il secondo e 4524 nella serata conclusiva. Numeri che raccontano una città viva, accogliente, pienamente coinvolta in un’esperienza che ha unito memoria e spettacolo, cultura e comunità.
La serata finale ha visto la messa in scena della Scacchiera Vivente con la rievocazione della battaglia “Federico II e la faida del trono di Sicilia”, che ha emozionato e appassionato il pubblico. Una scelta simbolica, come ha ricordato Bruno Di Donato della Compagnia di Teatro del Bianconiglio:
«Gli scacchi viventi rappresentano una comunità che si muove in modo coordinato, dove ogni figura ha un ruolo preciso e nessuno è marginale. Nessuno vince da solo, nessuno si salva per conto proprio».
Eboli Città Sveva è stato molto più di un evento: un vero e proprio viaggio corale, reso possibile dalla collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini.
«Abbiamo avviato anche qui un partenariato – ha sottolineato l’Assessore alla Cultura Lucilla Polito – e il prossimo anno intendiamo coinvolgere anche le scuole. Eboli è inserita nella rete delle Città Medievali, in uno scambio che ci farà crescere sempre più come attrattore turistico e culturale».
Un obiettivo condiviso dall’Amministrazione, come ha ricordato il Sindaco Mario Conte:
«Investire nella cultura con progetti di ampio respiro è una strategia precisa. Questa è stata anche l’occasione per riscoprire la figura di Pietro da Eboli, tessitore del legame con la corte sveva. Eboli ha tutte le risorse per tornare a essere un polo culturale e turistico di primo piano».
Un grande plauso va alla Compagnia di Teatro del Bianconiglio, all’Oratorio San Francesco, all’Associazione Scacchi Café de la Régence, agli Sbandieratori di Porta Dogana, ai Briganti dell’Ermice, ma anche ai circa 400 figuranti, agli espositori, alle sarte, agli allestitori, ai tecnici, agli chef. Un’intera città che si è messa in gioco.
Lucio Rizzo dell’Oratorio San Francesco ha evidenziato:
«Possiamo dirci soddisfatti. Intorno a questo progetto, giunto alla settima edizione, si stanno aggregando realtà e persone sempre nuove. Un progetto nato dal basso, che sta riportando alla luce le radici storiche di Eboli e facendole scoprire anche a chi arriva da fuori».
L’iniziativa si inserisce nell’ambito di Eboli Cult, progetto culturale del Comune di Eboli, curato dall’Assessorato alla Cultura.

Eboli, 30 luglio 2025