Un sottopasso fatiscente a rischio e le piogge estive non aiutano la “stabilità” della struttura, figuriamoci quelle invernali. I cittadini protestano e investono POLITICAdeMENTE. Chiedono: messa in sicurezza e riqualificazione del manufatto. Il sottopasso nel popoloso quartiere Pescara, sta cadendo a pezzi. Ridotto ormai a un rudere e soggetto a continui allagamenti, rappresenta un grave pericolo specie per la chiusura di diverse strade a seguito dei lavori dell’AAVV.

da POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Un tempo snodo cruciale di collegamento tra il quartiere Pescara e l’area agricola di Eboli, il sottopasso di Via Gerardo Romano Cesareo è oggi l’emblema del degrado e dell’incuria. Chi si avventura al suo interno trova un paesaggio spettrale: un rudere fatiscente, laddove l’acqua piovana, specie quella abbondante degli ultimi giorni, ristagna rendendo il passaggio, già di per sé pericoloso, quasi impossibile, e il rischio di crollo è una minaccia costante.
Questo sottopasso, con la sua struttura precaria, rappresenta un doppio pericolo. In primo luogo, è un rischio evidente per la sicurezza di pedoni e veicoli. Ma il suo status quo ha conseguenze ancora più ampie e preoccupanti. La sua inagibilità difatti riduce di molto le opzioni di transito in un momento delicato per la viabilità ebolitana, già messa a dura prova dalle chiusure per i lavori sull’Alta Velocità.
Difatti la chiusura di strade provinciali e il cantiere per la linea che si estende fino a Romagnano al Monte, stanno già creando ingorghi e deviazioni, costringendo il traffico a convergere verso il centro città, con grave disagio generale. In questo scenario, la perdita di un’arteria come il sottopasso di Via Gerardo Romano Cesareo non farebbe che strangolare ulteriormente il flusso veicolare, con conseguenze disastrose per l’inquinamento e la qualità dell’aria, oltre all’erba alta che a ridosso dell’area in oggetto ha conseguito le sembianze simili ad una jungla tropicale, habitat perfetto per ratti ed insetti, a ridosso, ricordiamolo per rigore di cronaca, di un quartiere con oltre 5.000 residenti, il più abitato di quella che era la capitale della Piana del Sele, oggi ridotta, ai minimi termini strangolata da tasse ingiuste, atteso che quei pochi cittadini in regola con le tasse, pagano per oltre 12mila evasori, garantendo a “Prenditori” agricoli di fare grandi incassi, commercianti e furbi, con minimissime spese, atteso l’altissima evasione della TARI, più volte denunciata anche da POLITICAdeMENTE.
A tal riguardo, per conto di quei cittadini esasperati che hanno chiesto il nostro intervento, ci rivolgiamo con un accorato appello all’Amministrazione Comunale che sembra preoccuparsi più di eventi e e festeggiamenti, fino a spendere oltre un milione di euro, roba da campagna elettorale atteso le prossime regionali di novembre, speriamo si facciano con la stessa solerzia tante altre cose dimenticate come il sottopasso del rione Pescara. Poi magari affidiamo a qualche ditta di vigilanza di monitorare quel Sottopasso chiedendo, come per gli Impianti Sportivi, di identificare tutti coloro i quali lo attraversano per “proteggerli” a “mó” di schedatura, per modo che se qualcuno toglie qualche calcinaccio peggiora le condizione di perivolo lo possiamo individuare e denunciare. Pertanto si chiede un atto di responsabilità e una fattiva azione. E specie per allontanare qualsiasi diceria che vorrebbe additare all’amministrazione Comunale disinteresse, ritenendo che quel sottopasso e quel Ponte, oltre che quel Quartiere non portino tanti voti come quelli di Santa Cecilia. Ovviamente sono cattive voci come quelle che dicono che tutti i Parcheggi a pagamento sono tutti nel capoluogo e “Zero” a Santa Cecilia, Cioffi, Corno d’Oro, Epitaffio.

Eboli, 1 Settembre 2025