Si è concluso in mattinata presso la Camera di Commercio di Salerno il Consiglio Generale della FIM-CISL Provinciale per discutere dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL approvato lo scorso novembre.

POLITICAdeMENTE
SALERNO – Stamattina gli stati generali dei metalmeccanici della FIM-CISL di Salerno si sono riuniti presso la Camera di Commercio di Salerno per discutere dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL di categoria sottoscritta lo scorso 22 novembre 2025. Oltre ai dirigenti della FIM e della CISL erano presenti anche le RSU delle aziende del territorio salernitano. Su invito della Segretaria hanno preso parte ai lavori anche i dipendenti della ex-Ilva di Salerno che per la nota vicenda nazionale che li vede coinvolti stanno subendo una pesante riduzione salariale legata ad un fermo che li vedrà in cassa integrazione fino a fine febbraio 2026.
Il Segretario Generale Emilio Iannone, oltre ad un doveroso bilancio delle attività che ha visto l’organizzazione coinvolta e protagonista di molteplici rinnovi di rappresentanze sindacali da nord a sud della Provincia di Salerno, ha approfondito con i delegati mediante contributi filmati e slide le fasi che hanno portato a questo complicato rinnovo contrattuale. Il CCNL Metalmeccanico Industria vede coinvolti circa un milione e quattrocentomila lavoratori sul territorio nazionale.
Il Contratto era scaduto da quasi 18 mesi e dopo oltre 40 ore di scioperi e giornate ininterrotte di trattative con Federmeccanica ha visto sottoscrivere un incremento medio a regime di circa 205,00 € pari ad un incremento del 9,64% se fino al 2027 l’inflazione rimane sotto il 7,20%, in quanto con un incremento superiore scatterebbe una clausola di garanzia che adeguerebbe al rialzo i minimi tabellari dei metalmeccanici.
Oltre la parte economica, questo rinnovo ha apportato delle novità anche sulla parte normativa occupandosi di tutelare minori, fasce deboli e malati cronici ed oncologici con un aumento delle tutele per la conservazione del posto di lavoro.
Altra importante novità riguarda il mercato del lavoro, infatti i contratti a termine di durata superiore ai 12 mesi e non eccedente i 24 mesi per i quali è stata introdotta la percentuale di stabilizzazione del 20% dei lavoratori con contratto a termine, mentre per la somministrazione di lavoro a tempo indeterminato – (staff leasing) è stato introdotto un’importante tutela che mira a ridurre gli effetti distorsivi della precarietà in quanto a partire dal 1° luglio 2025, i lavoratori in somministrazione a tempo indeterminato potranno usufruire del diritto alla stabilizzazione presso l’azienda utilizzatrice decorsi 48 mesi, anche non consecutivi, di lavoro.

Salerno, 16 dicembre 2025






