Tomasco(Nursid): Niente soldi dovuti per i Lavoratori ASL Salerno

All’Asl di Salerno niente Natale per i lavoratori, Tomasco (Nursind): “Soldi dovuti e mai arrivati. Non parliamo di favori o di regali di Natale, ma di soldi dovuti, maturati con il lavoro quotidiano”.

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POLITICAdeMENTE

EBOLI – Mentre nelle case si accendono le luci di Natale, all’Asl di Salerno resta accesa solo la rabbia. A farla emergere è il Nursind provinciale, che denuncia pubblicamente ritardi, disparità e silenzi che stanno pesando sulle tasche e sulla dignità di tanti lavoratori della sanità.

«Non stiamo parlando di favori o di regali di Natale, ma di soldi dovuti, maturati con il lavoro quotidiano», dichiara senza mezzi termini Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind Salerno. «È inaccettabile che a fine anno molti dipendenti si ritrovino senza il saldo della produttività, senza il rimborso fiscale e, soprattutto, senza una spiegazione. Qui non c’è solo disorganizzazione, c’è una mancanza di rispetto verso chi manda avanti i servizi ogni giorno».

Il sindacato di categoria segnala che in alcuni reparti c’è chi ha ricevuto quanto spettante e chi no, pur svolgendo lo stesso lavoro. Una situazione che esaspera ulteriormente il clima interno. «È una disparità che grida vendetta», afferma Giovanni Aspromonte, delegato Rsu per il Nursind provinciale. «Nello stesso ufficio o reparto ci sono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Qualcuno deve assumersi la responsabilità di queste scelte o, peggio, di queste dimenticanze».

A pesare è anche la vicenda dei rimborsi fiscali, attesi da mesi – in alcuni casi da oltre un anno -. «Qui non siamo davanti a un problema tecnico, ma a un problema di volontà», aggiunge Vincenzo Berna, altro delegato Rsu dell’Asl per il Nursind. «Quando un lavoratore aspetta soldi che gli spettano per legge e nessuno sa dire chi deve rispondere, vuol dire che il sistema non funziona. E a pagare sono sempre gli stessi».

Il messaggio finale è chiaro e diretto: «La sanità pubblica non è cosa privata e non può essere gestita con leggerezza», conclude Tomasco. «Se non arriveranno risposte rapide e concrete, qualcuno dovrà spiegare perché a Natale c’è chi brinda e chi invece resta a mani vuote dopo un anno di lavoro durissimo».

Salerno, 22 dicembre 2025

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