RoyMundo Festival di Paestum: Bombino, “il Jimi Hendrix del deserto” in concerto

Venerdì 15 agosto, ore 17.00, Dum Dum Republic, Laura Mare, Paestum (Sa), Special Event RoyMundo Festival con Bombino in concerto (Jimi Hendrix del deserto) con Nomad Tour. 

Bombino, ”Il Jimi Hendrix del deserto” tra elettrizzanti groove e desert blues che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione. Mercoledì 20 agosto, i giovanissimi Don’t Ask Me Un’esplosione di suoni, parole ed energia tra indie-rock, post-punk e new-wave.

Bombino
Bombino

 

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

PAESTUM (SA) – È stato ribattezzato il “Jimi Hendrix del deserto” per il suo desert-rock ed il suono caldo, sabbioso, coinvolgente. Omara “Bombino” Moctar, giovane cantautore tuareg nigerino, consacrato all’altare del rock internazionale, sarà in concerto al Dum Dum Republic il prossimo mercoledì 20 agosto. Uno special event nell’ambito del RoyMundo Festival, la rassegna diretta da Roy Paci che anima l’estate della fascia costiera all’ombra dell’area archeologica dei templi di Paestum.

L’arena che sorge a ridosso sul mare si prepara, così, ad accogliere il secondo ospite internazionale del RoyMundo Festival, in un viaggio musicale oltre i confini che prosegue senza sosta, fino ad abbracciare l’Africa questa volta. Un concerto intenso, misterioso ed esotico, tra le vibrazioni elettrizzanti del rock, la malinconia del blues e le distensioni dell’africa sahariana, con un groove irresistibile e lo stile ipnotico nel suonare la chitarra, che lo avvicina a Jimi Hendrix. Le melodie di Bombino ricordano quelle dei Tinariwen, i vicini suonatori del deserto, ma racchiudono la rabbia, lo spirito di ribellione e la libertà di un artista che, attraverso la sua arte, ha fatto propria la missione della popolazione Tuareg sensibilizzando al raggiungimento della pace e di uguali diritti, nel tentativo di preservare il proprio patrimonio e la ricchezza culturale e di promuovere l’educazione.

 Bombino

Bombino

Nomad, il suo ultimo lavoro discografico, prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys, è al primo posto della chart world di iTunes ed è stato inserito dalla rivista Rolling Stone America e dall’autorevole NPR Radio nella classifica dei 50 migliori album del 2013.

Bombino è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. Costretto a fuggire più volte con la sua famiglia, durante una visita i parenti dimenticano una chitarra che il piccolo Bombino tiene per sé, iniziando ad esercitarsi. Sin da giovane diventa allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell’italiano “bambino”. Inizia ad appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knofler, di cui studia le tecniche durante i pascoli tra Algeria e Libia. Tornato in Niger, intraprende la carriera di musicista a tempo pieno ed il suo talento non passa inosservato. Nel 2009 un incontro casuale con il regista Ron Wyman cambia irrimediabilmente il suo destino. Ma è solo un anno dopo che Wyman riesce a rintracciare Bombino, nel frattempo costretto a fuggire in Burkina Faso, in seguito all’assassinio di due membri della sua band, uccisi in una rivolta. Wyman dedica gran parte del suo documentario sulle tribù Tuareg a Bombino e diventa produttore di Agadez, il suo esordio da solista. Nel frattempo la fama del giovane talento cresce fino ad essere conosciuto in tutto il mondo e suonare nei più importanti festival musicali, con collaborazioni significative, tra cui quella con Keith Richards.

Don't Ask me
Don’t Ask me

Line up:  Bombino (voce, chitarra), Avi Salloway (chitarra, djembe, voce), Youba Dia (basso, voce) e Corey Wilhelm (calabash).

In attesa di Bombino, un lungo week end ricco di sorprese tra mare, spiaggia, enogastromia e musica. On stage al Dum Dum Republic i giovanissimi Don’Ask Me, per lasciarsi travolgere e lanciarsi nel vortice delle danze per un Ferragosto che si preannuncia strepitoso.  Un’esplosione di suoni, parole ed energia, con un sound leggero e fresco, tra indie-rock, post-punk, stoner, new-wave, da ballare rigorosamente a piedi scalzi, nel tipico stile Dum Dum.

Dum Dum Republic tra i “migliori beach club italiani” secondo la classifica de L’Espresso –

Un riconoscimento importante per il Dum Dum, inserito tra i 100 lidi più cool dell’estate, location ideale per chi desidera silenzio e natura, ma anche movida senza rinunciare al green. Un traguardo significativo per lo staff del Dum Dum Republic, che lo scorso 22 luglio ha festeggiato i suoi 18 anni.  Uno spazio che nasce da un’intuizione, da una chitarra e un gruppo di amici. Un luogo dove respirare felicità e vivere in armonia con l’ambiente circostante, seduti sulla spiaggia con lo sguardo lontano, perso nella linea dell’orizzonte che sfuma nell’infinito. Una repubblica libera, un collettivo di idee ed emozioni, lasciandosi trascinare dalla musica e dalla frenesia delle danze in un viaggio sonoro intorno al mondo. E poi la visione green, i prodotti certificati a km zero, i materiali naturali e riciclabili. Una struttura piccola, ma accogliente, in cui ognuno possa sentirsi “come a casa”.

Info e prenotazioni: 0828 8518950828 851895 – www.dumdumrepublic.com

Paestum, 13 agosto 2014

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