1° Maggio 2018: La Cisl salernitana apre ad un confronto sul Lavoro

27 aprile, ore 10.30, sala “Rolando Cian”, via Zara 6, Salerno: riflessione della CISL sul mondo del lavoro nel Salernitano alla vigilia del 1° maggio.

Primo maggio 2018, la CISL provinciale si convoca e apre il dibattito sul lavoro e i lavoratori nel salernitano. Confronto utile per Antonacchio, Ceres e Pastore per fare anche il punto sulle recenti elezioni delle Rsu negli Enti e nel comparto sanitario con dati ufficiali.

Ceres-Pastore-Antonacchio
Ceres-Pastore-Antonacchio

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Primo maggio 2018: confronto della Cisl provinciale sul mondo del lavoro nel Salernitano. Conferenza stampa con i vertici dell’organizzazione sindacale. Prevista anche un’analisi del voto delle ultime elezioni Rsu sul territorio.

Si terrà venerdì 27 aprile alle 10.30, presso la sala “Rolando Cian” della segreteria provinciale della Cisl (via Zara 6 – Salerno), la conferenza stampa organizzata per un momento di riflessione sul “mondo del lavoro nel Salernitano alla vigilia della festa del primo maggio”. L’appuntamento sarà utile per fare anche il punto sulle recenti elezioni delle Rsu negli Enti e nel comparto sanitario con dati ufficiali.

Alla conferenza saranno presenti  Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno, Pietro Antonacchio, segretario generale della Funzione Pubblica Cisl Salerno, Vincenzo Pastore, segretario generale della Cisl Scuola provinciale, e altri rappresentanti del sindacato.

Un confronto che attraverso il lavoro apre a tante riflessioni non ultimo al ruolo del Sindacato, dei Partiti delle Associazioni, e di tutti i rappresentanti che li rappresentano, sia se direttamente che indirettamente eletti nelle rispettive rappresentanze. Ruoli scricchilanti, ma che possono essere rivisti e corretti rispetto alle nuove e più crescenti esigenze della Società.

La precarizzazione del lavoro, i rapporti negli enti locali basati e regolati sugli utili a tutti i costi e i pareggi di Bilancio (sulla carta) hanno banalizzato ogni forma di bisogno e influito sulla crescente crescita del disagio e della povertà, ma anche marginalizzato il ruolo delle Istituzioni che non hanno saputo programmare tenendo conto di questi nuovi “portali” della decadenza, l’assenza totale poi, dall’Agenda politica dei vari Governi delle politiche sociali e della famiglia, ma anche degli investimenti hanno reso il SUD sempre più povero e tagliato fuori da ogni possibile ripresa, condizioni che hanno fatto precipitare il SUD e tra questo anche la Campania agli stessi livelli degli anni ’70 con in più l’aggravante delle politiche delle migrazioni che hanno irrotto nelle realtà lavorative e che hanno contribuito ancora di più alla crescente svalutazione del lavoro in termini di salari. Un confronto a tutto campo che può solo aiutare ad uscire fuori dalla palude.

Salerno, 26 aprile 2018

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