Piano Territoriale ASL Sa: Terminate le consultazioni con le OO.SS.

Terminate le consultazioni sul Piano Territoriale dell’ASL Salerno con tutte le Organizzazioni sindacali e la R.S.U..

RSU ASL SALERNO
RSU ASL SALERNO

 

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Terminate le consultazioni sul Piano Territoriale dell’ASL Salerno con tutte le Organizzazioni sindacali e la R.S.U.. Il Direttore Generale assicura di aver preso atto delle preoccupazioni in merito alla riorganizzazione dei Servizi resi su tutto il territorio della provincia di Salerno dai medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta, quale filtro essenziale per evitare una centralizzazione negli Ospedali delle attività che nei fatti concorrono a determinare una appropriatezza assistenziale.

Infatti il piano prevede da subito l’attivazione e l’apertura delle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) il che copriranno in maniera capillare tutto il territorio aziendale, almeno una AFT per ogni 30.000 abitanti, e che saranno dotate di attrezzature per la diagnostica di primo livello e con apertura ai cittadini dalle ore 8.00 alle 20.00, dal lunedì al venerdì e sabato dalle ore 8.00 alle 10.00 in uno a garantire la continuità pediatrica nelle strutture individuate e così come previsto dall’Atto Aziendale.

«La presentazione del Piano Aziendale territoriale ha mostrato la chiara volontà di intervenire attraverso una riorganizzazione capillare del territorio a dare risposte concrete ed immediate ai bisogni dei cittadini e delle Comunità di riferimento – Affermano i Delegati della CISL FP in uno al segretario Generale Pietro Antonacchiosembra che il nuovo corso avviato dalla Direzione Aziendale del Manager Antonio Giordano, si stia concretizzando nonostante le enormi difficoltà di realizzazione di una nuova e moderna Azienda Sanitaria su un territorio particolarmente difficile da gestire, attese le enormi ingerenze della politica sulla realizzazione dei programmi di ristrutturazione.

La nostra organizzazione – concludono i Delegati e Antonacchio – come sempre si è posta positivamente nell’approcciarsi alla organizzazione proposta, consapevole della necessità di interpretare le mutate condizioni economiche e strutturali a garanzia della qualità e della quantità delle prestazioni da erogare. Il lavoro sarà difficile e lungo ma se fatto attraverso percorsi condivisi porterà un miglioramento dei livelli essenziali di assistenza per i cittadini».

Salerno, 12 marzo 2017

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