La Lega salernitana “sbarca” al Raduno di Pontida 2018

Mercoledì, 27 giugno, ore 11:00, via Bausan 1., conferenza stampa di presentazione della manifestazione nazionale di Pontida 2018.

Per la prima volta al Raduno di Pontida, la storica manifestazione che prese il via nel 1990 per volontà di Umberto Bossi, parteciperanno anche salernitani, campani e le delegazioni delle regioni meridionali: i siculi, gli irpini, i bruzzi.

Raduno di Pontida
Raduno di Pontida

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – Il coordinamento regionale della Lega indice, per mercoledì 27 giugno, ore 11:00, via Bausan 1, presso lo “Studio Legale Sapignoli”, una conferenza stampa per illustrare, ai rappresentanti degli organi d’informazione, i dettagli della manifestazione nazionale di “Pontida 2018, le linee programmatiche della Lega”.

Per la prima volta, alla manifestazione di Pontida, il luogo simbolo della Lega, vedrà la partecipazione di tutte le delegazioni regionali. La Campania, sarà protagonista con un proprio stand e una serie di eventi collaterali. Parteciperanno tra gli altri Simona Sapignoli, segretaria cittadina della Lega, Mariano Falcone, vice coordinatore regionale.

Ne è passata acqua da sotto i ponti da quando per la prima volta nel 1990 Umberto Bossi celebrava il primo “Raduno di Pontida” introducendo nel dibattito politico il federalismo, per anni poi inseguito ma senza nemmeno tanta convinzione da parte dello stesso Bossi, allora unico rappresentante eletto della Lega Nord. Ne è passata di acqua e pure abbastanza sporca da sotto quei ponti allorquando la Lega Nord fu travolta dagli scandali e a seguito dei quali rischiò l’estinzione. E ne è passata sotto i ponti di acqua molto torbida dell’odio verso le genti meridionali e il disprezzo verso di essi anche da parte di Matteo Salvini.

Potenze della politica. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, spesso alcuni vengono e ci prendono per il ……., calma però, la nostra gente è abituata e dopo tante ……… vuole correre il rischio e sperare di non essere più “violentati”. Che succederà? Intanto i salernitani e i campani, come i rappresentanti delle regioni del mezzogiorno parteciperanno al raduno e semmai scopriranno che altri non è che una festa di Partito, che ripete un rito di un avvenimento che non sarebbe mai avvenuto ma che per volontà e per indolenza è stato storicizzato con qualche secolo di ritardo per dare un ruolo dignitario ad una ribellione contro Roma e il Barbarossa. Una festa che si allarga al mezzogiorno e chi sa, fra trecento anni ci sarà un buontempone che scriverà che alla Lega Lombarda parteciparono anche i siculi, gli irpini e i bruzzi, contro chi? Contro i piemontesi magari.

Napoli, 26 giugno 2018

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