Pressing a 5Stelle su Alfieri e De Luca attacca la stampa: Farabutti

Mentre prosegue il pressing del M5S su Alfieri, per De Luca il 90% dei giornalisti sono farabutti e analfabeti.

Se gli attacchi del M5S noscondono anche la loro incapacità a presentare liste sui territori, Lucarelli deve fare autocritica, e De Luca come colloca i giornalisti del suo staff galantuomini o farabutti? Si interroghi e riveda il suo Ufficio stampa. Intanto il suo giornalista “grande” ha escluso dalle note stampa POLITICAdeMENTE ritenendo sia critico verso il “capo”. 

Franco Alfieri-Vincenzo De Luca
Franco Alfieri-Vincenzo De Luca

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – Mancano ormai solo 15 ore all’apertura dei seggi elettorali che raccoglieranno i voti degli italiani per il rinnovo del Parlamento europeo e il rinnovo dei consigli comunali e dei Sindaci e le polemiche non cessano, anzi si amplificano, confermando, se ce ne fosse ancora bisogno, come i temi che dovrebbero essere propri alla campagna elettorale europea e comunale siano secondari rispetto allo scandalismo e alla politica gridata fatta di aggressioni, di offese, di sospetti, di accuse, lasciando poi al tempo che verrà di sapere cosa vogliono e perché si cerca il voto.

Michele Cammarano
Michele Cammarano

Poche ore e non c’è tregua, il M5S incalza, e attraverso il Consigliere Regionale Michele Cammarano affonda il coltello nella piaga del caso Alfieri candidato a Sindaco nella Città dei Templi, attenzionato da una indagine su presunte collusioni con gli zingari di Agropoli e il sistema clientelare: “Indagine su Alfieri farà sgretolare il sistema delle fritture di pesce. Sono sempre più inquietanti i retroscena che emergono dagli sviluppi dell’inchiesta che vede coinvolto il già capostaff di De Luca e suo consigliere all’Agricoltura Franco Alfieri. – aggiunge il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano – Neppure la gravissima indagine con l’accusa per voto di scambio politico mafioso ha convinto Alfieri a ritirare la sua candidatura a sindaco di Capaccio. Oggi apprendiamo che quella stessa indagine si sta allargando a uomini da sempre vicini al braccio destro del governatore De Luca. A partire da Pasquale Mirarchi, candidato sindaco ad Albanella, arrestato ieri per possesso abusivo di una pistola trovatagli in casa. Passando per l’imprenditore Roberto Squecco, che secondo i magistrati si sarebbe impegnato con Mirarchi per sostenere Alfieri durante la campagna per le politiche del 2018. Pedine di quello che il governatore De Luca ha battezzato come il sistema delle fritture di pesce”.

“Vicende di questo tenore – sottolinea e conclude Cammarano – non fanno che rimarcare la differenza abissale tra il Movimento 5 Stelle e la vecchia politica. Personaggi come Alfieri da noi sarebbero stati immediatamente allontanati di fronte a una così infamante ipotesi di reato. Per De Luca e il suo partito il coinvolgimento in inchieste di questo tipo rappresentano probabilmente una medaglia, al punto da sostenerli in campagna elettorale, dopo averli celebrati come modello a cui ispirarsi per procacciare preferenze elettorali”.

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

E mentre il conto alla rovescia è iniziato e le pressioni su Alfieri e il PD non cessano ecco che il Governatore De Luca se la prende con la stampa e i giornalisti, prendendo a spunto due episodi che sono stati, l’uno ignorato dall’informazione, l’altro invece, sebbene non attribuibile a responsabilità della sanità campana enfatizzato. L’episodio ignorato è l’inaugurazione di un nuovo reparto di terapia intensiva ematologica per il trapianto di midollo anche a malati di leucemie con cellule non provenienti da familiari; Il secondo invece è il caso delle lenzuola del Cardarelli.

Episodi che fanno incazzare De Luca fino a sclerare e definire il sistema informativo come composto per l’80% di farabutti, per un altro 10% di analfabeti, salvando, bontà sua, il 10% di persone perbene e di grande qualità nel mondo dell’informazione. Rispetto a queste due vicende, De Luca potrebbe anche aver ragione, tuttavia ci sono modalità diverse per esternare le sue proteste, proteste che lo stesso De Luca dovrebbe indirizzare al suo Staff e soprattutto al suo ufficio stampa. Val la pena ricordare che se il suo ufficio stampa composto anch’esso da giornalisti, tra i quali un giornalista “grande”, i quali evidentemente escludono dalle loro rassegna siti web, giornali e giornalisti che sono critici nei confronti del loro “capo”.

Ottavio Lucarelli
Ottavio Lucarelli

Ovviamente questa esclusione è toccata anche a POLITICAdeMENTE, tra i siti web più letti in Campania, poiché evidentemente si è ritenuto non fosse nel coro. Se così si è fatto anche con altri poi con chi se la prende De Luca se le sue iniziative non vengono riportate e semmai si becca solo le critiche. Se De Luca condivide l’iniziativa del Giornalista “grande” non se la deve prendere con nessuno, al contrario, allora dia un calcio nel culo al giornalista “grande” e si abitui ad avere qualcuno intorno che sia più libero, così contribuirà ad alzare la percentuale dei giornalisti bravi e galantuomini.

Al consueto soliloquio di Vincenzo De Luca su Lira Tv ha replicato Ottavio Lucarelli:E’ inaccettabile, De Luca rettifichi e chieda scusa – e aggiunge – è stato eletto per governare la Campania e deve accettare le critiche. Non perde, invece, occasione per stilare graduatorie e stabilire percentuali di buoni e cattivi. De Luca se ne faccia una ragione. L’informazione è cronaca e critica, si rassegni”.

Anche Lucarelli se ne faccia una ragione e faccia autocritica: È soddisfatto di come Vanno le cose? De Luca non è il solo e si aggiunge all’elenco dei piccoli dittatori che stanno crescendo in Italia, quelli allevati dalla mala democrazia e dall’arroganza di chi elenca le cose che non vanno e sparano nel gruppo, cercando nel “sangue” delle loro vittime il consenso elettorale. Si interroghi e si dia una risposta cercando di individuare tra quei giornalisti e quei Giornali che fanno politica ma vorrebbero far finta di essere imparziali e autonomi, solo perché non hanno il coraggio dichiarare la loro appartenenza e semmai cercare nel contempo di essere critici, veramente critici e non ruffiani.

Maria Muscarà
Maria Muscarà

Ovviamente le dichiarazioni di De Luca hanno aggiunto acqua al fuoco, e nella fiamma oltre all’ordine dei giornalisti e agli ipocriti del momento ci si è buttata la Capogruppo regionale del M5S Maria Muscarà che a proposito ha dichiarato: “De Luca vorrebbe gestire l’informazione come ai tempi del Minculpop. Per lui è giornalismo il suo monologo settimanale in tv. Si vergognasse e chiedesse scusa ai cronisti – prosegue Muscarà rimproverano quei giornalisti che gli consentono i monologhi, pressappoco come quelli che lo consentano agli stessi Di Maio ecc. – Per De Luca solo il 10% dei giornalisti che parla di lui è composto da persone perbene. Definisse meglio questa percentuale. Perché non c’è dubbio che si tratta di quei pochi operatori ‘scendiletto’ al suo servizio, che poco hanno a che fare con il nobile mestiere del giornalista, a partire da chi gli consente di realizzare settimanali monologhi televisivi senza contraddittorio durante i quali il governatore degli spot non fa altro che diffondere balle e amenità.

Chi osa contraddirlo o accendere i riflettori sul suo pessimo operato da governatore, – aggiunge la Muscaràviene invece etichettato come farabutto o somaro. Parole gravemente lesive della dignità di tantissimi professionisti, soprattutto perché pronunciate da chi, per l’istituzione che rappresenta, dovrebbe parlare a nome della Campania. Si vergognasse questo ridicolo ducetto, che crede di essere tornato ai tempi del Minculpop, quando la linea editoriale era dettata dalle veline di Governo. Forse è così che De Luca vorrebbe gestire l’informazione in Campania”.

Esprimiamo solidarietà a tutti i giornalisti e gli operatori dell’informazione – conclude la capogruppo regionale Maria Muscarà del M5S – che, soprattutto nella nostra regione, operano da sempre con estrema professionalità e grande senso del dovere. Da De Luca ci aspettiamo ora le scuse pubbliche nei confronti di chi prova ogni giorno a raccontare la verità con grandi sacrifici spesso a fronte di ricompense da fame”.

Noi ci aspettiamo non tanto le scuse ma che De Luca e non solo lui, ivi compresi i nostri attuali governanti, quelli che se la prendono con i giornalisti quando questi non sono nel coro e non scodinzolano o almeno a volte lo fanno e a volte no, che siano più rispettosi verso tutti e soprattutto meno volgari e che rispondano con serietà ai ruoli che ricoprono e al giornalista “grande” responsabile dell’ufficio stampa di De Luca, che per criticare o approvare le politiche di De Luca si può farlo anche senza essere inclusi nelle sue note stampa.

Napoli, 25 maggio 2019

1 commento su “Pressing a 5Stelle su Alfieri e De Luca attacca la stampa: Farabutti”

  1. IL CONCORSO DI 10000 POSTI VOLUTO DAL GOVERNATORE DE LUCA LEGGETELO BENE PERCHÉ VOI PENSATE VERAMENTE CHE ASSUMERANNO 10000 PERSONE?
    1. IN PRIMO LUOGO VI È UN LIMITE DI ETÀ CHE SI ATTESTA SECONDO A QUANTO RIFERITO SUI 35 ANNI E UNA LEGGE DEL 97 LEGGE NAZIONALE TOGLIEVA I LIMITI DI ETÀ COME ANTICOSTITUZIONALI RIMANENDOLI SOLTANTO PER IL RECLUTAMENTO NELLE ARMI
    2. IN SECONDO LUOGO I PARAMETRI ATTUALI DEGLI ENTI LOCALI POSSONO ASSUMERE SOLTANTO SE RISPETTANO IL PARAMETRO DEL 3% SUL PIL C’È IL PATTO DI STABILITÀ INTERNO GRANDI COMUNI DELLA CAMPANIA COME QUELLI MEDI SONO TUTTI IN DEFICIT QUINDI ALLE REGOLE ATTUALI NON POSSONO ASSUMERE POTREBBERO ASSUMERE SOLTANTO POCHISSIMI COMUNI MICROSCOPICI CON NUMERI MICROSCOPICI ALTRO CHE 10000 UNITÀ
    3. ALL’INTERNO DI QUESTI IPOTETICI 10.000 ANDREBBERO SCORPORATE LE CATEGORIE PROTETTE E PRENDEREBBERO UNA PERCENTUALE SIGNIFICATIVA NATURALMENTE ANCHE SE TEORICA
    4. INFINE CILIEGINA SULLA TORTA NON È CHE I VINCITORI IPOTETICI ENTREREBBERO IN SERVIZIO SUBITO DOVREBBERO ASPETTARE LA CHIAMATA CHE NON VERRÀ PERCHÉ SE NON SI PUÒ SFORARE IL DEBITO NESSUN GRANDE COMUNE FACCIAMO UN ESEMPIO EBOLI HA BISOGNO DI OLTRE 100 UNITÀ PER STARE IN PARI CON LA PIANTA ORGANICA DUNQUE NON CI SARANNO ASSUNZIONI SI DOVRÀ ASPETTARE CHE MICROSCOPICI PAESINI CHIAMINO MA TRA RITARDI BUROCRATICI E LA GRADUATORIA CHE DURA PER TRE ANNI E DOPO VAI IN PERENZIONE SIGNIFICHEREBBE UNA COSA: MARAMEO
    DUNQUE NON FATEVI INGANNARE PERCHÉ SE NON SI PUÒ CREARE ALTRO DEBITO PUBBLICO DUNQUE SE IL GOVERNO NAZIONALE NON DÀ L’OK ANCHE IMPONENDOSI IN EUROPA GLI ENTI LOCALI NON POTRANNO ASSUMERE TRANNE POCHISSIMI PER SOMMA URGENZA AMMESSO CHE POI TUTTI GLI ENTI LOCALI DELLA CAMPANIA ABBIANO ADERITO AL PROGETTO DI DE LUCA IN MOLTI CASI SI PARLA SOLTANTO DI LETTERE DI INTENDI MOLTO VAGHE.
    NON FACCIAMOCI PRENDERE IN GIRO…..

    Rispondi

Lascia un commento