Selezione per la Locazione di 82 alloggi di edilizia sociale

Pubblicato il bando di selezione per la locazione di 82 alloggi di edilizia sociale

On line il bando e il modello di domanda. Scadenza 30 maggio 2010

Edilizia popolare

SALERNO – E’ stato pubblicato il bando per la selezione di soggetti interessati alla locazione permanente di 82 alloggi di edilizia sociale, compresi tra i 470 alloggi in corso di realizzazione nel territorio comunale da parte di imprese di costruzione e cooperative edilizie, assegnatarie di aree e beneficiarie di contributi regionali in conto capitale.

Tali imprese e cooperative sono state selezionate attraverso una apposita procedura, che prevedeva, quale condizione preferenziale, l’assunzione dell’impegno a cedere in locazione permanente, a favore di soggetti individuati da questo ente, una aliquota di alloggi non superiore al 20%; tale aliquota ammonta appunto a complessivi 82 alloggi, salvo variazioni.

Il bando è stato previamente concordato con i responsabili provinciali delle organizzazioni sindacali SUNIA, SICET, UNIAT e ASSOCASA.

Saranno ammesse a partecipare le famiglie rientranti nelle seguenti categorie sociali deboli:
• famiglie alloggiate in prefabbricati leggeri;
• famiglie abitanti in edifici utilizzati come alloggi parcheggio;
• famiglie soggette a provvedimenti esecutivi di rilascio non eseguiti;
• famiglie con presenza di uno o più anziani ultrasessantacinquenni;
• famiglie con presenza di uno o più invalidi con percentuale pari o superiore ai due terzi;
• giovani coppie che hanno contratto matrimonio da non più di 36 mesi antecedenti la data di pubblicazione del presente bando e con entrambi i coniugi che non abbiano superato il 35° anno di età.

Occorre, inoltre, che le famiglie abbiano un ISE non superiore a € 30.000 e che posseggano ogni altro requisito per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica.

L’elenco dei soggetti selezionati e graduati conformemente ai criteri specificati nel bando sarà trasmesso alle imprese e cooperative assegnatarie delle aree perché vi attingano, secondo l’ordine, per la individuazione dei conduttori degli alloggi compresi nell’aliquota di riserva.

L’accesso alla locazione è subordinato alla dimostrazione che il canone annuo dell’alloggio da locare non incida per oltre il 40% sul reddito del nucleo familiare; tale condizione non necessita nel caso di nuclei familiari con due o più percettori di pensione sociale.

Il canone di locazione degli alloggi varia da € 450,00 a € 650,00 circa al mese, a seconda della metratura e delle caratteristiche.

Il bando 53,00 kByte
Modello di domanda 65,00 kByte

1 commento su “Selezione per la Locazione di 82 alloggi di edilizia sociale”

  1. Tradizionalmente la politica della casa in Italia, fatta eccezione per l’intervento pubblico diretto a sostegno del segmento più debole della domanda, ha teso ad assecondare le tendenze spontanee del mercato, agevolando l’accesso alla proprietà immobiliare privata.
    Il sistema dell’Edilizia Residenziale Pubblica (E.R.P.), infatti, è stato a lungo disciplinato da una serie di norme statali (leggi di settore, delibere CIPE, provvedimenti ministeriali), finanziato dai flussi derivanti dalla GESCAL, e incardinato, secondo una rigida separazione, su due distinti canali di intervento:
    edilizia sovvenzionata:
    a totale finanziamento pubblico, tramite la Cassa Depositi e Prestiti;
    destinata ai ceti meno abbienti tramite graduatorie comunali di assegnazione in locazione;
    realizzata secondo programmi attuativi da ex IACP e comuni;
    gestita dai soggetti attuatori/proprietari (ex IACP e Comuni);
    edilizia agevolata:
    a parziale finanziamento pubblico (con trasferimento diretto alle regioni);
    mirata a favorire l’acquisto della prima casa (con criteri e requisiti pre-determinati);
    attuata da imprese e cooperative a fronte di bandi regionali.
    Il risultato di tale politica è che l’attuale mercato residenziale nazionale appare caratterizzato da un’elevata diffusione della casa di proprietà, da una contenuta presenza di alloggi pubblici destinati alla popolazione a basso reddito e da un’offerta estremamente ridotta di abitazioni in locazione.l mutamento delle condizioni del mercato residenziale ha portato, a partire dagli anni ’90, ad una revisione ed integrazione degli strumenti dell’intervento pubblico.

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