Battipaglia: OK dal Consiglio a varianti Asi e rigenerazioni urbane

Consiglio comunale sullo sviluppo del territorio, da il via alle varianti Asi e interventi di  rigenerazione urbana. 

Cecilia Francese: “Non accettiamo che passi il messaggio della colata di cemento, stiamo riqualificando aree degradate, recintate, inutilizzate e con contenitori abbandonati”. Davide Bruno: “I tempi sono maturi per una programmazione reale del territorio. Si è espresso anche il Consiglio Comunale, si sta esprimendo una volontà forte e inequivocabile di tutelare le attività produttive. Noi siamo dalla parte delle imprese e del lavoro”. 

area-industriale-battipaglia-veduta-aerea

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Quattro sono gli interventi di applicazione dell’articolo 7 bis sulla legge regionale sul piano casa approvati l’altra sera in consiglio, approvate, inoltre, le due proposte di variante sullo stralcio e sulle nuove norme per la zone industriale.  

Torna al centro del dibattito la rigenerazione urbana che costituisce un processo che può dare risposte alle diverse crisi in atto nelle città e nei territori. Riqualificandoli e rendendoli fruibili alla cittadinanza. 

La questione del recupero degli spazi vuoti fa parte, infatti, di un più ampio ragionamento sulla città, il recupero degli spazi sfitti, è centrale nel territorio, dove numerosi sono gli edifici dismessi, soprattutto riferiti al settore produttivo, per i quali è necessario trovare una nuova destinazione.

Rigenerare significa, in ambito urbano, approcciarsi all’evoluzione di un tessuto edificato e non, attraverso una serie di continue demolizioni, ricostruzioni e rifunzionalizzazioni delle sue parti che tengano conto delle esigenze specifiche del contesto. 

Cecilia Francese-Davide Bruno

Noi con questi interventi restituiamo alla città 24 mila mq di standard che al momento sono occupati da volumetrie già esistenti, fatiscenti e degradate restituendo alla città piazze e strade.  

Nel dettaglio con “O.F. immobiliare” restituiamo 17 mila mq di standard (verde, parcheggi, attrezzature di interesse comune) alla città: 1000 mq di viabilità da Prg, 490 mq viabilità per esproprio, una viabilità prevista dal piano regolatore dal 1972. Oltre ad ampliare via Sturzo ci sarà il collegamento tra via Battisti fino a via Plava. Su una previsione di standard pari a 17.800 mq, con la cessione di ulteriori 1.016 mq. quale viabilità che si sviluppa su area di proprietà e di ancora ulteriori 490 mq. sempre destinati a viabilità (ampliamento di Via Don Sturzo).

Con l’intervento “Mediterranea”: superficie catastale di pari a 2.368 mq, con una previsione di standard pari a  1.680 mq. Zona al momento recintata, privata e senza alcuna possibilità di uso pubblico. 

Con l’intervento “Coro Urbano” abbiamo invece una superficie catastale 7.248 mq, una superficie di standard complessiva pari a 6.432 mq., compreso l’area da cedere per completare la viabilità del PIU Europa, pari a circa 340 mq e una piazza ad uso pubblico. 

Con l’intervento “Vicinanza” abbiamo la cessione di 160 mq circa tra marciapiedi e lavori di ampliamento strade. 

Cecilia Francese

“Non accettiamo che passi il messaggio della colata di cemento, stiamo riqualificando aree degradate, recintate, inutilizzate e con contenitori abbandonati. – dichiara la Sindaca di Battipaglia Cecilia FrancesePensare ad un aumento degli standard nella nostra città significa riqualificare. Verde, parcheggi, attrezzature di interesse comune che al momento non abbiamo. Acquisire dal privato per rigenerare a nostra volta ci sarebbe costato 5 milioni di euro, oggi riqualifichiamo, non aumentiamo le volumetrie, offriamo servizi e l’Ente incassa due milioni di euro. Si agitano spettri che non esistono, abbiamo avuto ragione in altre sedi e in altre occasioni. L’istruttoria la cura il settore che ha lavorato bene e su un diritto del privato in base ad una legge regionale speciale e il consiglio si è espresso in merito agli standard da offrire alla città”. 

Davide Bruno

Il tema dei contenitori dismessi è decisivo per una città in dissolvenza dove la priorità è ricomporre la frammentazione spaziale, l’aumento degli spazi pubblici e il riequilibrio delle sue funzioni. – aggiunge alle dichiarazioni della Sindaca l’Assessore allo Sviluppo urbano Davide BrunoGli interventi richiesti in base all’art.7 bis del piano casa regionale andavano approvati anche con un nuovo piano urbanistico: la procedura non cambia. Il consiglio comunale si esprime sul cambio di destinazione d’uso dell’edificio produttivo dismesso e sull’acquisizione degli standard. Va raccontato tutto, in maniera completa. Le informazioni parziali fanno passare un messaggio sbagliato. E allora possiamo vedere che non possiamo più permetterci complessi produttivi abbandonati nel centro urbano. Possiamo vedere che questi complessi dismessi oggi occupano 33 mila mq e dopo gli interventi 23 mila mq, liberando 10 mila mq riducendo il consumo di suolo. Possiamo vedere che con questi interventi aumenti complessivamente gli standard per i cittadini del 6% e nel caso dell’intervento maggiore siamo ad incrementi del 300%. Spazi pubblici, parcheggi e verde attrezzato che consegniamo alla città. Per la prima volta mettiamo insieme una sostituzione edilizia di qualità, il rammaglio della città con maggiori standard per la vivibilità e maggiori entrate per l’ente (2,3 milioni)”. 

Passa con tredici voti, invece, sia la variante stralcio sia l’adozione della variante normativa al piano regolatore relativamente all’agglomerato Asi di Battipaglia.

I tempi sono maturi per una programmazione reale del territorio. Si è espresso anche il Consiglio Comunale, si sta esprimendo una volontà forte e inequivocabile di tutelare le attività produttive. Noi siamo dalla parte delle imprese e del lavoro” dichiara l’assessore allo sviluppo urbano Davide Bruno.

Battipaglia, 10 settembre 2020

1 commento su “Battipaglia: OK dal Consiglio a varianti Asi e rigenerazioni urbane”

  1. La nuova colata di cemento ,su una città che ha ultra sforato i limiti consentiti dalla legge ed ha calpestato ancora una volta la collettività ,è un brutto segnale per la città di Battipaglia.Mi sarebbe piaciuta,come commerciante e cittadina ,un’attenzione nuova verso la rigenerazione /riqualificazione della città.Invece,sono spettatrice inerme ed offesa dalla protervia delle famiglie che(con la complicità di amministratori e politica )hanno deciso e segnato la fine di Battipaglia.Uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche è stato cancellato con un colpo di spugna ?,così come si negano i morti ammazzati,l’usura,i beni confiscati,le cave/colline piene di veleni ,i reperti archeologici,i beni architettonici,la droga,gli affari con il cemento selvaggio e le connivenze sui rifiuti o sulle particolarità distributive?Lucia Ferraioli

    Rispondi

Lascia un commento