Eboli passo dopo passo…. Ti racconto un posto

Un successo “Eboli passo dopo passo. Ti racconto un posto“, il progetto della Scuola dell’Infanzia del I° Circolo di Eboli

Il Progetto-Concorso Nazionale per la Scuola dell’Infanzia (Anno Scolastico 2020/21) che in “tavole” tra storia e leggenda, miti e tradizioni, luoghi e paesaggi, edifici e monumenti, personaggi veri e di fantasia, racconta in chiave semifantastica i percorsi dell’antica e nobile Città di Eboli.

Eboli passo dopo passo – Ti racconto una posto

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

“Giace nella Lucania, di là da Salerno diciotto miglia, a pie’ di una fertile montagna ed in mezzo a colli vaghissimi, Evoli antica città, di greche memorie adorna, la cui fronte un castello, già prima detto inespugnabile incorona…” Gherardo degli Angelis

EBOLI – Un vero e proprio successo è stata la Mostra di fine anno scolastico dal titolo “Eboli passo dopo passo. Ti racconto un posto“, di cui al Progetto-Concorso Nazionale per l’Anno Scolastico 2020/21, della Scuola dell’Infanzia del I° Circolo di Eboli allestita in “tavole”, che racconta un viaggio in chiave semifantastica tra storia e leggenda, miti e tradizioni, luoghi e paesaggi, edifici e monumenti, personaggi veri e di fantasia, i percorsi dell’antica e nobile Città di Eboli.

Un racconto che, al contrario di quel che avviene oggi, laddove tutto si veicola attraverso il web ed i così detti social, facendo una operazione “inversa”, rappresenta in chiave figurativa attraverso i disegni un meraviglioso mondo che solo i ragazzi, opportunamente guidati, sanno ben rappresentare, avendo come traccia la finalità di avvicinare bambini e ragazzi alle tematiche del paesaggio italiano, stimolando il senso di responsabilità nei confronti del patrimonio culturale e ambientale, ispirandosi all’ART. 9 della Costituzione che recita: ”La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 3334]. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, il Settore Scuola Educazione del FAI, con il sostegno dell’azienda Ferrero, ha presentato per l’anno scolastico 2020-2021 il progetto

“Identità ritrovate. Alla riscoperta del patrimonio d’arte, natura e delle tradizioni italiane” nell’ambito del concorso nazionale per le scuole “Ti racconto un posto”.

Il tutto per favorire nei i bambini la riscoperta dei nostri territori e le tradizioni di civiltà che essi esprimono e svelano  nei paesaggi e nei monumenti del nostro paese, per invogliare a custodire  un futuro ispirato ai migliori sentimenti e principi che quella tradizione esprime e che si rivela proprio nei paesaggi e nei monumenti del nostro paese, per fornire loro strumenti di lettura del paesaggio e di indagine del territorio di appartenenza, per promuovere comportamenti di difesa ambientale e di consapevolezza del patrimonio d’arte del nostro paese, si è accompagnato i bambini attraverso un percorso semifantastico con un progetto dal titolo:

“Eboli, passo dopo passo…”

Così gli alunni di 4 e 5 anni presenti nelle sezioni A-D-E-F-G-I della Scuola dell’Infanzia del I° Circolo, hanno ricercato luoghi, edifici, monumenti, elementi del patrimonio immateriale e li hanno raccontati in modo creativo con l’aiuto di un personaggio fantastico dal nome “Guidino“, attraverso elaborati e giochi di drammatizzazione si è creato alla fine una mappa e una guida dal titolo “Eboli, passo dopo passo…” che racchiude i luoghi raccontati: chiese, palazzi, piazze, luoghi principali del centro antico.

Referente del Progetto:

  • Maestra Lina Falcone
  • Dirigente Scolastica Prof. Annamaria Martulano

Alunni Partecipanti

  • Sezioni A-D ( plesso Borgo)
  • Sezioni E-F-G-I (plesso V.Giudice)

Insegnanti che hanno collaborato: Mazzella Carmen, Caloia Pompea, Cicalese Aurora, Pumpo Lucia, Nunziante Elisabetta, De Martino Emilia e Patrizia Coppola.

«Con questo progetto: Ti Racconto un Posto; si è voluto promuovere, nei bambini, la conoscenza  del proprio territorio e favorire il senso di appartenenza alla propria comunità. – dicono gli organizzatoriLi abbiamo resi protagonisti attivi di un percorso itinerante, li abbiamo voluti, cioè, rendere capaci di costruirsi un metodo di percorso e di partecipazione, affinché usassero  le conoscenze possedute e quelle apprese per  tradurle in informazioni. 

In primis – aggiungono – abbiamo “Giocato con l’identità”, l’identità a confronto. Infatti nelle attività preparatorie al progetto, i bambini hanno confrontato la propria identità personale con quella della scuola, primo luogo sociale di aggregazione. Hanno costruito la propria carta d’identità e quella della scuola, confrontando prima le proprie caratteristiche fisiche e poi quelle del luogo-scuola: hanno giocato a pesarsi sulla bilancia, a misurarsi l’altezza gli uni agli altri, ad osservarsi allo specchio per registrare le loro caratteristiche fisiche…ad esplorare la scuola, le aule, il corridoio, il cortile e tutti gli elementi che ne fanno parte

Poi, – concludono gli organizzatori – con la storia fantastica “Eboli, passo dopo passo…””, si sono lasciati trasportare dal protagonista “Guidino” (il puntino di google map) attraverso i luoghi della loro identità territoriale: Guidino l’extraterrestre che andando alla ricerca del Museo Archeologico scopre le caratteristiche del centro antico di Eboli».

Guidino

“Eboli, passo dopo passo…”

Guidino è un extraterrestre che con la sua astronave sta sorvolando i tetti di Eboli, la città presso la quale deve portare a termine  il suo compito: verificare che la Principessa Archèo si trovi davvero nel Museo Archeologico di Eboli della Media Valle del Sele. Durante  il suo viaggio il motore della sua astronave ha un guasto, Guidino pensa che assolutamente deve terminare la sua missione, cosa fare? Decide  di lanciare la sua astronave  col paracadute e così atterra nel cortile della scuola che si affaccia su di una grande piazza, chiamata Piazza della Repubblica.

Oramai abbandonata la sua rotta e parcheggiata la sua astronave, Guidino si mette alla ricerca del Museo. Con un grande salto raggiunge il centro della piazza ed atterra sopra ad un monumento: il Monumento ai Caduti, dall’alto quindi cerca di scorgere il museo, ma non vi riesce. 

Decide allora di incamminarsi per le strade del Centro Antico, la cui entrata dista pochi metri dalla piazza. Infatti con pochi passi si trova in Piazza Vestuti dove c’è un bellissimo portale con una cancellata, lì incontra delle vecchine e chiede loro se quello è l’ingresso del Museo. Queste gli rispondono di no e gli indicano di proseguire per quella strada, Via Umberto I. Camminando, camminando, comincia una salita sulla quale affaccia un vicolo. Davanti a quel vicolo incontra un signore con un cane e gli chiede se quello è l’ingresso del museo… Il signore col cane gli risponde che quello non è l’ingresso del museo e che è invece Via Attrizzi, aggiungendo inoltre, che per raggiungere il museo  deve tornare indietro.

Guidino, allora, tra scale e vicoli del centro antico si perde…alza la testa e vede su di un balconcino una signora che stende il bucato e le chiede se quelle sono le scale del museo. La signora purtroppo gli dice di no, che non sa dove il museo possa trovarsi ma, che quelle scale, invece, sono le scale di Largo San Lorenzo, una piazzetta con una bella fontana.

Castello Colonna Eboli

Guidino è stanco ed ha tanta sete, si rifocilla con l’acqua della fontanella, si riposa un po’ sui gradini e poi riparte alla ricerca del Museo. Incomincia a salire e scendere dalle innumerevoli scalinate che trova sulla sua strada e, ad un certo punto, pensando di essere arrivato a destinazione, incontra dei bambini che giocano su di una scalinata grandissima. Si presenta e gioca per un po’ con loro ma, neppure quella è la destinazione giusta: i bambini gli dicono che quelle scale cosi grandi appartengono al Castello Colonna.

Abbattuto, vede davanti a sé una salita, si incammina e dopo un po’, stanco di salire, arriva davanti ad un cancello da cui si vede una scalinata altissima ed una torre. Arriva sulla cima delle scale, lì scorge un panorama bellissimo e pensa di trovarsi davanti al museo: Ha raggiunto, invece, la Badia di San Pietro alli Marmi. 

Allora sempre più disperato s’incammina per una strada stretta dove trova un mendicante al quale racconta la sua storia e gli chiede se finalmente è giunto a destinazione…Purtroppo no! Non ha ancora raggiunto la sua meta ma si trova dinanzi alle Antiche Fornaci romanePer raggiungere il museo il cammino è ancora lungo… Oramai stremato, cammina a fatica tra vicoli e scalette, si sente perso, arriva in una piazza con una grande terrazza: si troverà lì il Museo?…Attraversa la piazza ma,  niente… si trova a Piazza Porta Dogana!

È proprio disperato Guidino! Con le mani tra i capelli comincia a singhiozzare… Ed è allora che gli appare una donna bellissima che lo consola accarezzandogli il visino e lo invita a non disperarsi…finalmente è sulla strada giusta. La donna gli dice, infatti,  di  imboccare una viuzza e che, in men che non si dica, troverà il museo.

Museo Eboli-ManES-

La donna bellissima scompare all’improvviso così come era apparsa. Guidino rimane sorpreso da tutto questo e sembra aver dimenticato la stanchezza, fiducioso si incammina seguendo le indicazioni. In breve tempo, così, si trova davanti al Museo Archeologico.

Guidino pieno di gioia oramai pensa di aver compiuto la sua missione e raggiante arriva al cancello del museo, lo spinge per aprirlo e si trova al centro di un chiostro, il Chiostro di San Francesco. Dopo averlo attraversato, per cercare il portone, si diverte a correre tra una colonna e l’altra. Ecco… ha trovato l’ingresso! Il portone è pesantissimo, ma riesce ad entrare, davanti a sé appare una scala grandissima, progettata dal Vanvitelli, che lo porta al piano di sopra. E li la meraviglie delle meraviglie, che lo riporta nel passato, si trova in un salone immenso pieno di teche davanti alle quali rimane colpito per la quantità di oggetti antichi che esse espongono: vasi, gioielli, armi, abiti… Ma dov’è sarà la sua Principessa Archèo? In fondo al salone, in lontananza scorge una figura e, a mano a mano che Guidino si avvicina, essa  diventa sempre più nitida, la raggiunge: è una statua bellissima!

Pensa oramai di aver trovato la Principessa Archèo… ma, improvvisamente, si ferma stupito la osserva con più attenzione  e… sorpresa delle sorprese… è proprio la donna bellissima che gli era apparsa nella piazza. Contento del ritrovamento torna all’astronave e traccia la nuova rotta:

“Eboli…passo dopo passo”. La sua missione si è compiuta! 

Foto Gallery

Carmen Mazzella-Lina Falcone-Annamaria Martulano-Ilaria Menale

Guidino

Eboli…passo dopo passo 1
Eboli…passo dopo passo 2
Eboli…passo dopo passo 3

Eboli, 5 luglio 2021

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