Tombola "Vajassa" a Battipaglia organizzata dalla Pro loco

Sarà interpretata da un femminiello in “trasferta” vestito di piume di struzzo.

BATTIPAGLIA – La Pro Loco ha organizzato, per il Natale Battipagliese, il 21 e il 23 dicembre, dalle ore 17,00, al Bocciodromo di Battipaglia, una scostumatissima Tombola napoletana. Un’idea piccante per questo fine d’anno: la tombola Vajassa con ‘o femminiello’ in trasferta a Battipaglia.

Reinterpretata con grande ironia da un vero femminiello napoletano “vestito di piume di struzzo”. Tipica dei Quartieri Spagnoli, la tombola Vajassa è amatissima dai partenopei. L’età media dei partecipanti, spiega il presidente Giuseppe Fresolone dell’associazione, “va dai 18 anni in su.

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Brevi cenni storici della figura del “femminiello” a margine del comunicato Stampa

Vajassa napoletana
Vajassa napoletana

La figura del “femminiello” esiste da molto tempo nel panorama campano, all’interno del quale riesce a godere di una posizione relativamente privilegiata grazie alla sua partecipazione ad alcune manifestazioni folkloristiche (a volte anche di ambito religioso come la “Candelora al Santuario di Montevergine ad Avellino” oppure la “Tammurriata” alla festa della Madonna dell’Arco).

Il femminiello è una figura che fa parte del tessuto sociale dei quartieri popolari del centro storico di Napoli dove è una persona rispettata. Occasionalmente può venire canzonato in modo benevolo o affettuoso da persona conosciuta del quartiere, alla quale egli però sa rispondere prontamente e a tono con una battuta salace.

Generalmente il femminiello viene considerato persona che porta fortuna. Per questa ragione è invalso l’uso (sempre nei quartieri popolari) di mettergli in braccio il bimbo appena nato e scattargli la foto; oppure farlo partecipare a giochi di società quali la tombola.

Il gioco procede in modo rumoroso, sboccato, canzonatorio. Generalmente è il femminiello che tira a sorte i numeri proclamandoli ad alta voce. Il numero sorteggiato può anche non essere annunciato in modo palese; infatti, basandosi sulla smorfia napoletana, al posto del numero egli può semplicemente dire il suo significato più diffuso e risaputo, che i presenti immancabilmente conoscono ed intendono.
Il divertimento della tombolata con i femminielli è dato proprio dalla “smorfia”: infatti, man mano che i numeri escono, il femminiello concatena in una sequenza logica e cronologica i relativi significati, creando una storia che si forma dalla casualità del sorteggio: è un “evento” che il femminiello ricorda man mano che esso si sviluppa e che viene commentato rumorosamente con divertimento o con finto scalpore dagli stessi femminielli e soprattutto dalle donne presenti al gioco.

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