L’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, celebra la Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo Istriano-Dalmata.

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POLITICAdeMENTE
SALERNO – «Il 10 Febbraio è la “Giornata del Ricordo”, istituita in memoria delle vittime delle foibe e dell‘esodo Istriano-Dalmata dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, successivamente alla sconfitta dell’Italia nella Seconda guerra mondiale. – si legge in una nota del Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti Prof. Antonio Landi – La data ricorda il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia.
Questa giornata è stata istituita dalla Legge 30 Marzo 2004 n. 92. – prosegue Landi – Orrore, paura, scontri ideologici e fragili equilibri geopolitici sono alla base di un terribile evento che ha visto protagonista un popolo di oltre duecentomila italiani costretti ad abbandonare la propria terra e ad intraprendere un doloroso viaggio.
Un capitolo drammatico della nostra storia, riemerso dall’oblio solo a partire dagli anni ’90 e tuttora oggetto di studi e ricerche che stanno attingendo alle fonti jugoslave, ora più accessibili, che consentono di offrire un quadro più chiaro del dramma dell’esodo Giuliano-Dalmata. – aggiunce il Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti – In questa Giornata del Ricordo, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, – non solo celebra e ricorda, ma si rivolge al mondo della scuola, ai docenti e agli studenti che ogni anno si trovano ad affrontare una delle memorie nazionali che, per anni, hanno diviso gli storici e che, per fortuna, oggi cominciano a tornare alla luce.
Non stancatevi mai di approfondire, ricercare, capire e celebrare, non stancatevi di mantenere viva la memoria – conclude Antonio Landi – perché solo grazie ad essa potremo ridare voce alle vittime delle brutture della guerra, che siano dentro un campo di concentramento o giungano flebili dal fondo di una foiba, noi saremo qui a far da cassa di risonanza e rendere quelle voci più forti e più chiare e a rendere loro onore, come è giusto che sia!»
Salerno, 10 febbraio 2023