Etica e morale, Convegno Lions al “Medi” di Battipaglia

Etica e morale, due orizzonti da seguire nelle attività lionistiche e nella vita socialeun Convegno di grande impatto emotivo e sociale, organizzato dal Lions Club Eboli Battipaglia Host. 

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di Ida Rosaria Napoli per POLITICAdeMENTE

BATTIPAGLIA – Convegno di grande  impatto emotivo e sociale quello che si è tenuto, ad opera del Lions Club Eboli Battipaglia Host, nei giorni scorsi, al Liceo scientifico, classico, linguistico  E. Medi  di Battipaglia, destinato alle ultime classi. Tema del convegno: “Etica e morale, due orizzonti da seguire nelle attività lionistiche e nella vita sociale“.

Presenti il dirigente scolastico dott.ssa Roberta Talamo, il II vice Governatore Dott. Tommaso Di Napoli, il vicepresidente del Lions Club Eboli Battipaglia Host, Silvana Rocco, la delegata alle Istituzioni scolastiche, dott.ssa Anna Maria Leone, Simone Mangone, presidente del Leo Club Battipaglia.

Relatori: Padre Roberto Faccenda, Direttore della Pastorale giovanile e scolastica di Salerno. 

Padre Marcello De Maio, Docente di Teologia  morale nella Facoltà teologica meridionale, che Dio entra con il suo amore nella nostra vita

Referente del service  e relatrice, la componente della Commissione distrettuale sul tema, dott.ssa Ida Rosaria Napoli.

Padre Roberto Faccenda ha trattato il tema “Etica e morale” evidenziando come in tempo di globalizzazione si sia trasformata la relazione umana, si siano smarriti il pudore e la gentilezza  evidenziando la complessità della tematica che, se volesse essere estesa alla sua storia e alle varie soluzioni elaborate dai filosofi ,a cominciare da Aristotele, richiederebbe l’intero corso di studio. Arricchisce il suo intervento con esempi concreti di distruzione della sacralità della vita quando non si risponde a nessuna regola comportamentale.

La dott.ssa Ida Rosaria Napoli riferisce su Zigmunt Bauman e la morale nella società liquida.

Etica, termine desunto dal greco ethos  carattere, costume fu introdotta nel linguaggio filosofico da Aristotele, designa la speculazione filosofica, riflessiva sul comportamento umano al quale assegna uno status deontologico: scegliere fra il bene e il male, fra ciò che è giusto e ciò che non lo è, tra la virtù e il vizio e tende ad avere un valore categorico universale.

La morale dal latino mos, moris, costume  è un termine carico di significato perchè  corrisponde all’insieme di norme e  valori di un gruppo, di un individuo, è la scelta consapevole dei valori spirituali a cui ogni individuo ispira la propria condotta nel vivere pratico desunta  dalle norme del diritto ,dai   costumi,dalle tradizioni e dagli usi che si sono stabiliti. La civilizzazione  è il progresso attraverso il quale si trasmettono da una comunità all’altra le tecniche, i saperi e le scienze mentre il pensiero li governa

Il concetto di libertà, di etica e diritto trova ampio spazio di discussione  nella tematica dell’Etica, spetta a noi definire i confini della libertà, esercitare il libero arbitrio  come scelta consapevole tra azioni ugalmente possibili: il bene e il male, su come la libertà si coniughi con il  rispetto dei diritti propri e degli altri, su come debba perseguire il bene individuale e collettivo.

Etica del rigorismo o etica dell’edonismo? I modelli  che la società ci suggerisce sono tanti, spesso in contraddizione fra loro .E’ tempo di riscoprire nella totale libertà di pensiero il gusto della regola, il rispetto della norma di legge  perchè   le virtù di un uomo non si improvvisano, ma sono inclinazioni o atti che devono essere acquisiti attraverso l’insegnamento delle Istituzione e della famiglia   e l’applicazione nella vita quotidiana. Sono la risposta anche alla domanda sociale alla quale ci dobbiamo adattare .

Siamo passati dalla società complessa in cui i saper erano  connessi di Edgar Morin alla “Modernità liquida” di Zigmunt Bauman, sociologo polacco di origine ebrea scomparso nel 2017 che ha precognito la trasformazione della nostra società, interpretando in modo chiaro la fluidità dei nostri tempi. 

Alla fine degli anni ’90 Bauman crea la metafora della società liquida  e nel 2000 pubblica il testo. E’ una società in cui ha preso il sopravvento un rapporto disconnesso con la natura in cui la globalizzazione ha reso  il nostro Pianeta un villaggio globale, domina l’informatizzazione a danno dell’umanità etica,politica ed estetica.

La liquidità assurge a sigillo di quest’epoca incerta, flessibile, segnata dal nomadismo di grandi masse che si spostano assaltando le popolazioni stanziali.

E’ una modernità senza illusioni, incerta, flessibile, vulnerabile. I fluidi non conservano mai a lungo la forma e sono sempre pronti a cambiarla e ciò che per essi conta non è lo spazio che è definibile, ma il flusso temporale.

E’ una modernità debole quella che ci prospetta Bauman, incapace di realizzare la sua vocazione ordinatrice. Individua  due stati:solido e liquido. Solido basato sulla produzione e l’organizzazione, liquido basato sul consumismo in cui i cardini organizzativi si liquefano. Il grande merito di Bauman sta nell’aver chiarito il passaggio dalla società dei produttori con contesti organizzativi solidi alla società con cornici sfumate dei consumatore liberale che consuma per sfuggire all’ansia rendendo perpetua la non soddisfazione.

La transizione alla fase liquida è una condizione planetaria in cui la dimensione spazio ha perso la sua valenza. L’avvento dei telefonini ne è un esempio. Il luogo fisico in cui si parla o si impartisce l’ordine non ha nessuna importanza.

Il naufragio della società liquida viene  spacciato come il fallimento degli esclusi, degli inutili. Essere moderno significa rincorrere la perfezione infinita rapportarsi non più al gruppo, ma all’universo. La liquefazione non è avversione alla solidità  ma ricerca di una solidità sempre più elevata. 

La sola  speranza di libertà che un essere umano può ragionevolmente nutrire è sottomettersi alla società e rispettarne le regole. 

Per l’uomo, la libertà consiste nell’affrancarsi da forze fisiche cieche  e irrazionali. Egli conquista ciò opponendo alla brutalità del comportamento la grande e razionale forza della società, sotto le cui ali trova riparo rendendosi dipendente da essa. L’assenza di regole, l’anomia è la peggior sorte che possa capitare ad un uomo impegnato ad espletare  i compiti che la vita gli riserva. Eliminare la consapevolezza del dubbio, cercando certezza nella regolamentazione normativa”. Così Riporta  Bauman 

Ecco che l’etica, le connessioni con il diritto prendono  vigore arginando la diga di un individualismo dilagante, riportando ognuno di noi alla dignità di un rinnovato umanesimo sia esso laico o cristiano, Etica, non significa che l’unico mondo possibile è quello proprio, è ricercare il giusto equilibrio tra il soddisfacimento dei propri desideri e il rispetto degli altri.

Prende la parola padre Marcello De Maio, che si sofferma sulla morale cristiana, definendo la fede senza la ragione puro sentimento, puntualizzando che Dio entra nella nostra vita con il suo amore e tutti dobbiamo interrogarci su come rispondere,  secondo il rapporto tomista, al suo amore vivendo la nostra vita conformemente. Sottolinea la necessità di vivere con la grazia di Dio che ci abilita a fare del bene, capendo i confini del bene e del peccato, operando discernimento sulla propria condizione di peccatore o di redento. Riporta  il pensiero di Sant’Agostino che non vede nella soddisfazione dei propri obiettivi la felicità, ma nel  desiderare  il bene  per sé e per gli altri,  vivendo liberi nella verità di fede.

Conclude il dottor Tommaso Di Napoli, II vice Governatore che si intrattiene sull’Etica Lionistica, su come promuova la solidarietà verso chi ha bisogno  e attivi la comunità lionistica a migliorare le condizioni della vita della gente, intervenendo lì dove c’è bisogno.

Battipaglia, 7 aprile 2023

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