Giorno della Memoria. A Torino consegnate 37 medaglie d’onore ritirate dai parenti dei deportati e internati nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943.
Tra i destinatari dell’onorificenza anche il salernitano di Eboli Prof Massimo Del Mese per lo zio Carmine Iuorio, deportato e internato a Buchenwald dall’8/9/1943 al 13/9/1944. Il Prefetto di Torino Donato Giovanni Cafagna: “Le violenze di oggi sono il contrario del ricordo di ieri”. “Queste medaglie sono il lascito più prezioso”. “Mettete queste medaglie al centro della vostra casa o in luoghi dai quali passate frequentemente in modo che il ricordo sia sempre presente”.

POLITICAdeMENTE
TORINO – Alla scuola ufficiali dell’Esercito, in via dell’Arsenale di Torino si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna delle medaglie d’onore alla memoria di 37 cittadini della provincia di Torino, deportati e internati nei lager nazisti, presente, tra l’altro, il prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna.
37 Medaglie che racchiudono storie di sofferenze e di privazioni, a ritirarle sono stati i discendenti di chi all’epoca fu internato nei lager. Trentasette medaglie d’onore alla memoria, concesse con decreto del Presidente della Repubblica in occasione del Giorno della memoria, consegnate nel corso di una cerimonia che si è svolta nell’aula magna della Scuola Ufficiali dell’Esercito in Via dell’Arsenale a Torino.
Il riconoscimento è stato ritirato da figli e nipoti di coloro i quali dopo l’8 settembre 1943 vennero deportati e internati nei lager nazisti, destinati al lavoro.
La maggior parte dei 37 ricordati oggi si erano rifiutati di continuare la guerra nell’esercito della Repubblica di Salò. Alla cerimonia era presente il prefetto, Donato Cafagna, l’assessore regionale Andrea Tronzano, la vicesindaca di Torino Michela Favaro e il presidente della comunità ebraica torinese Dario Disegni.

“Non ci sono dei reduci dei campi di concentramento in vita che sono qui fra noi”, ha spiegato il Prefetto di Torino Cafagna, aggiungendo che – i parenti di chi ha tanto sofferto nei campi di sterminio, non riponessero queste medaglie in un cassetto, “perché queste medaglie rappresentano il lascito più importante, il lascito più grande, il lascito più prezioso, fatto di sofferenze, fatto di resilienza, di capacità di resistere a tanto dolore, a tante privazioni”.
“Mettete queste medaglie al centro della vostra casa o comunque in luoghi dai quali passate frequentemente in modo che il ricordo sia sempre presente – ha aggiunto il Prefetto Cafagna rivolgendosi ai parenti -. Queste medaglie rappresentano drasticamente la necessità di ricordare, di non dimenticare. Poi consegnate queste medaglie a vostra volta a coloro che verranno dopo di voi, alle nuove generazioni, come il testimone più prezioso della vostra famiglia”.
“In queste settimane di manifestazioni per la pace, manifestazioni con le motivazioni più diverse hanno attraversato le nostre città e spesso sono state caratterizzate anche da gesti di intemperanza e violenza, proprio quest’ultima è quanto di più contrario di quanto ricordiamo in questa giornata“. Così il Prefetto di Torino Donato Cafagna alla cerimonia di consegna delle medaglie d’onore per 37 cittadini internati e deportati nei lager nazisti, nel Giorno della memoria. Il prefetto oltre a porre l’attenzione sul tema delle violenza nelle nostre città, ha sottolineato l’importanza di questo evento come lascito di sofferenza e resilienza al dolore, ma soprattutto come esempio di come “l’uomo vinca sempre davanti a tutto“. Nel suo discorso il Prefetto si è rivolto anche alle scuole presenti in aula, esortando gli studenti a tenere vivo il ricordo di tutte le vittime, per far si che queste sofferenze non vengano dimenticate.
Nel corso della cerimonia sono intervenuti anche: il Generale Capo di Stato Maggiore della Scuole di Applicazione dell’Esercito Carmine Masiello; la vicesindaca di Torino Michela Favaro e l’assessore regionale Andrea Tronzano, che hanno rimarcato l’importanza questo giorno; il Presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni, il quale è intervenuto sul fenomeno antisemitismo e di come questo sentimento si stia riacutizzando nel nostro paese “Con sgomento assistiamo a fenomeni di negazione e di banalizzazione della Shoah, considerando che sono in aumento gli episodi di antisemitismo, con una cifra impressionante del 400%“. Nel discorso, Disegni ha citato la senatrice a vita Liliana Segre, condividendo le preoccupazioni circa il pericolo di quanto è accaduto resti solo sui libri di storia.

Alla fine della cerimonia sono state consegnate le 37 medaglie d’onore, attribuite con decreto del Presidente della Repubblica, ai parenti di coloro che vennero deportati e internati nei lager nazisti dopo l’8 settembre del 1943, perché la maggior parte di loro si rifiutò di aderire e prendere parte alla guerra nell’esercito della Repubblica di Salò.
Tra i destinatari dell’onorificenza vi è anche Carmine Iuorio, deportato e internato a Buchenwald dall’8/9/1943 al 13/9/1944, zio del Prof Massimo Del Mese Direttore del Sito Web POLITICAdeMENTE, al quale il Prefetto Cafagna ha consegnato la Medaglia d’Onore: “La Memoria è un valore fondamentale per la nostra comunità, un vero ‘vaccino contro l’indifferenza’, per usare le parole della Senatrice Liliana Segre. – Ha dichiarato a sua volta Massimo Del Mese – Mi piace aggiungere che la memoria è l’antidoto contro i negazionismi, i sovranismi, l’indifferenza, l’antisemitismo, l’odio e il razzismo, i banalismi tipici dei giorni nostri, convincendoci sempre più che quella indifferenza bisogna allontanarla con fermezza per custodire e tramandare il valore della Memoria alle nuove generazioni. E spetterà a loro rafforzare i valori della democrazia e quelli della nostra Costituzione che affonda le sue radici nellantifascismo e nella resistenza”.
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Torino, 27 gennaio 2025