Giovedì 10 luglio, ore 19:00, Chiesa di San Francesco, Minturno (Latina), si terrà la presentazione del Libro: Cristoforo Sparagna, “Il minturnese”, l’uomo e l’Artista; di Giuseppe Mazzella, Armando Caramica Editore.

POLITICAdeMENTE
MINTURNO (LT) – Giovedì 10 luglio, alle ore 19:00, nella Chiesa di San Francesco, si terrà la presentazione del Libro: “Cristoforo Sparagna, “Il minturnese”, l’uomo e l’Artista; del Giornalista e Scrittore Giuseppe Mazzella, Armando Caramica Editore di Scauri. Un ulteriore contributo che si aggiunge a tutti gli altri che solo Giuseppe Mazzella sa restituire nei suoi libri da profondo conoscitore, quale è, dei luoghi e delle persone e sapendone trarne da loro quei “chiari” e quegli “scuri” che aiutano noi lettori a comprendere nei minimi particolari quegli “attori” e quei “protagonisti” di quelle “periferie” culturali che tanto contribuiscono alla costruzione di vissuti di una società che pur non avendo grandi “palcoscenici”, lasciano impronte indelebili, fondamenta di quel grande “edificio” della cultura, della Storia di questo straordinario paese e prima ancora quei luoghi che da Bacoli a Minturno passando per Scauri e il Parco degli Aurunci a Sperlonga e Terracina, con quel paradiso di specchio d’acqua che dall’arcipelago Ponziano si collega con Ischia e Procida, un bacino di storia e di cultura ma anche di personalità che attraverso quei volti bruciati dal sole e dalla salsedine, e le loro profonde rughe raccontano di tutto, ma proprio di tutto, come racconta, Giuseppe Mazzella di Cristoforo Sparagna.
Dopo i Saluti Istituzionali del Sindaco di Minturno Dott. Gerardo Stefanelli, moderati dalla Prof.ssa Rita Alicandro delegata comunale alla Cultura interverranno: il Dott. Pier Giacomo Sottoriva, Giornalista e curatore della Collana Personaggi della memoria minturnese; Giuseppe Mazzella, Giornalista e Scrittore, autore del Libro; All’incontro saranno presenti i figli Francesco e Vincenzo Sparagna.
«Cristoforo Sparagna è stato un genio inespresso e incompreso. – scrive nella introduzione il Dott. Gerardo Stefanelli Sindaco della Città di Minturno – Io ho sempre letto tra le righe delle sue diverse e molte-plici opere un amore furente, quell’amore che è disposto a tutto e che non si nasconde e che, quindi, va anche allo scon-tro perché non arretra, non scende a compromessi, non in-tende rinunciare a manifestarsi e tanto meno a spegnersi.
Un amore folle, geniale, visionario, – prosegue il Sindaco di Minturno – eppure estremamente analitico e razionale, capace di cogliere le contraddizioni del suo tempo, tra il mondo che, pur lentamente, cambia ed impone gusti, comportamenti, sentimenti che si affermano su quelli antichi e li sostituiscono, ossia tra spinta alla modernità e difesa della memoria, seppur rielaborata in un dialetto che a volte sconfinava nella invenzione.
Un rivoluzionario, quale forse si compiaceva anche di ap-parire con quel suo viso ossuto, i suoi capelli disordinati, il suo sguardo aggressivo, la sua vis polemica sempre pronta. – Aggiunge Stefanelli – Forse avremmo avuto bisogno di più figure come quella di Cristoforo Sparagna, sebbene la nostra piccola terra sia stata sempre piena di storie e di grandi personaggi, e lo è tuttora.
Dedicargli un volume di questa Collana è un modo per ri-cambiare, a distanza di anni dalla sua scomparsa nel surreale silenzio del suo “Rifugio”, l’amore che ha dispensato nelle sue opere e nella sua vita nei confronti di Minturno. – Conclude Il Dott. Gerardo Stefanelli Sindaco della Città di Minturno nella introduzione al libro di Giuseppe Mazzella – Mi sarebbe piaciuto conoscerlo di persona, chiedergli co-me vede oggi la nostra città, aiutarlo in quel suo inappagato ed ansioso desiderio di successo, raccogliendo la sua immen-sa produzione pittorica, di scultore, letteraria e poetica e sottraendo le molte cose che ci ha lasciato alla dispersione, all’usura, alla sconoscenza e restituendole, per quanto possibi-le, integre ai suoi concittadini e donando loro la possibilità di avvicinarsi ad esse senza limitazioni o mediazioni».
PREFAZIONE

«Ho conosciuto Cristoforo Sparagna tanti anni fa, quando svolgevo la mia attività primaria di Direttore dell’EPT di Latina. – scrive nella prefazione Pier Giacomo Sottoriva Civis Minturnensis H.C. Responsabile della Collana – L’ho conosciuto e, almeno molto parzialmente, frequentato proprio per le nostre attività che direi speculari: Lui in quanto artista impegnato a mantenere e rinnovare nei suoi dipinti, nelle sue poesie, nei suoi scritti, nelle sue sculture il patrimonio culturale del Paese in cui era nato. A salvarne le profonde radici mitologiche e sostanziali, il patrimonio di cultura elaborato in secoli di vita, dalla Pentapoli Aurunca ai giorni nostri; io a fare di quel patrimonio la motivazione nobile di un soggiorno turistico in un ambiente che la prosa forte e polemica di Giuseppe Cassieri aveva contribuito a far conoscere ad un pubblico eletto.
Di Sparagna ricordo lo sguardo sempre corrucciato, al di sotto di quella sua folta e ribelle capigliatura che ne sottolineava lo spirito battagliero e il sentimento forte e non conciliante. – prosegue Sottoriva – Cristoforo Sparagna, il Minturnese, ha fatto della sua vita un tormento, non accettando il rifiuto davvero ingiusto e a tratti anche “partigiano” che la “gente” e i suoi colleghi, tranne qualcuno, gli hanno riservato. Ma non per il nitore della sua arte, quanto per le asprezze del suo carattere. Un carattere che lo ha costretto ad una vita di sfide, di isolamento, di delusioni, quando avrebbe potuto, se fosse stato più conciliante, godersi anche i successi materiali che il suo pensiero artistico gli poteva assicurare.
Questa Collana Minturnese, nella rapidità del suo disegno descrittivo, affronta il difficile percorso della vita umana e artistica di Sparagna. E lo affronta grazie ad un giovane allievo del Minturnese, figlio di quel Liceo Classico “Vitruvio Pollione” di Formia che è stato generoso produttore di ottimi Cittadini. Quel giovane è Giuseppe Mazzella, nato a Ponza, dalla quale si è separato per seguire sul “continente aurunco” gli affetti per la moglie, e che di Sparagna è stato l’allievo prediletto e solitario negli ultimi dieci anni dell’artista. – Aggiunge Sottoriva – Mazzella racconta un Cristoforo Sparagna che tutti abbiamo conosciuto, ma anche un Uomo che lui ha accompagnato fin quasi al giorno della morte, seguendone le ansie, le emozioni, i rifiuti, le inconciliabili diatribe, e lo spessore di artista.
Sono felice di aver potuto procurare alla Collana Minturnese la testimonianza diretta e immediata di Mazzella, recuperando, forse, con lui anche quella parte del carattere del Minturnese che una non diretta conoscenza avrebbe potuto far perdere. – Conclude Pier Giacomo Sottoriva Civis Minturnensis H.C. Responsabile della Collana – Anche se la biografia di Sparagna è, a volte, davvero dura. E spero, come curatore della Collana, di aver dato un piccolo contributo – con lo stesso Mazzella e anche con Mario Rizzi, autore di un documentato libro sul Minturnese per un pieno e pubblico recupero della personalità e del valore di un grande e sfortunato Cittadino di Minturno».
RINGRAZIAMENTI

Questo mio profilo di Cristoforo Sparagna si basa, ovviamente sulle sue opere e su quanto è stato pubblicato su di lui, a cui ho aggiunto i miei ricordi personali. La sua frequentazione mi ha permesso di condividere con altri amici la sua conoscenza. Primo fra tutti Mario Rizzi, affettuoso discepolo e suo strenuo di-fensore che, non solo gli ha dedicato una ponderosa e documen-tatissima biografia, ma ha continuato in ogni occasione a solle-citare istituzioni pubbliche e private a rendergli il meritato omag-gio. Un ricordo va al professor Renato Filippelli, che ha trovato particolarmente valida la sua produzione in dialetto, inserendo-lo nella sua monumentale storia della letteratura italiana. Non posso non ricordare ancora Fernando Caramanica, editore di “Era calmo il mio paese”, al quale fui presentato proprio da Sparagna, che tanto ha fatto per il nostro, aiutandolo in tanti modi.
Di grande interesse, e dal quale ho ampiamente attinto, è, poi, il volume che nel 2020 gli ha dedicato il figlio Vincenzo, un’opera magnificamente illustrata e arricchita da oltre trecento riproduzioni delle sue opere.
In questi quarant’anni molti hanno scritto su quello che possiamo senz’altro considerare una delle glorie di Minturno. Tra questi ricordo, così come mi vengono alla mente Enrico Mallozzi, Cosmo Damiano Pontecorvo, Aldo Vellucci, Pier Giacomo Sottoriva, Raffaele Tucciarone, Fortunato Assaiante, Michele Graziosetto, Antonio Sorgente, Gaetano Tamborrino Orsini, Franco Compasso, Luigi Capuano, Maria Teresa D’Urso, Antonio Lepone, Marcello Rosario Caliman e Piero Ianniello.
Un grazie, infine, a quanti, anche se qui non citati, mi hanno aiutato a definire la sua poliedrica personalità, purtroppo, non ancora adeguatamente riconosciuta».
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Giuseppe Mazzella, nato nel 1950 a Ponza (LT), dove è stato Giudice Conciliatore dal 1983 al 1995, è giornalista e scrittore, autore di numerose pubblicazioni sulla storia, i personaggi, le tradizioni delle piccole isole italiane e di saggi sul Mar Mediterraneo.
È stato docente per la Regione Lazio del corso di formazione di “Storia della Navigazione a vela nel Mediterraneo per gli operatori sociali nautici”. Ha fondato e diretto la rivista Vivere Ponza ed è tra i fondatori e redattori del sito online Ponza Racconta.
Ha collaborato con numerosi periodici tra cui Ulisse 2000, Italian Life, Le Due Città, Capri Review, Affari & Mercati, Riflessi, Polizia Moderna, Nunziatella, Isole& Isole, Agip Review, Civiltà Aurunca, Annali del Lazio Meridionale.
Ha curato le voci degli uomini politici del Novecento dell’Enciclopedia di Roma (Newton & Compton, Roma 2000).
Ha pubblicato i volumi: L’Italia dei Grandi amori, prima edizione Rendina Editore, Roma 1999, nuova edizione Darcoprint, Formia 2023; Vedere Castelforte con occhi nuovi. Vademecum per stimolare la creatività tra i giovani, Castelforte 2010; All’ombra del monastero, C.R.E.I.A. Regione Lazio, Fondi 2013; Museo ebraico di Fondi Memoria e testimonianze, Regione Lazio, Fondi 2015; Il Segno indelebile, Darcoprint, Formia 2024.
È stato vicino a Cristoforo Sparagna negli ultimi dieci anni di vita dell’artista minturnese.
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Minturno (LT), 2 luglio 2025