Malattie epatiche: Mastella chiede un Piano strategico alla Commissione UE

Per Mastella è necessario un Piano strategico per le malattie Epatiche.

Interrogazione di Mastella alla Commissione Europea, su prevenzione, controllo e diffusione delle malattie epatiche.

BRUXELLES – Riceviamo e pubblichiamo dall’eurodeputato On. Clemente Mastella, leader dei Popolari del Sud-Udeur, che ha presentato un’interrogazione scritta prioritaria alla Commissione europea sulla necessita’ di prevedere un piano d’azione strategico a livello europeo in grado di prevenire e controllare la diffusione delle malattie epatiche.

”Nonostante l’allarme lanciato anche dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), sono pochi gli Stati membri che hanno, fino ad ora, adottato dei piani nazionali specifici – si legge nel testo dell’interrogazione -. Anche se la salute pubblica rimane prevalentemente una competenza degli Stati membri dell’Ue, l’Ecdc auspica una maggiore collaborazione a livello comunitario per contribuire a migliorare la prevenzione delle malattie in Europa”.

Mastella chiede quindi alla Commissione ”se non ritenga necessario, nell’ambito della lotta alle grandi epidemie, sollecitare gli Stati membri all’adozione di un approccio integrato ed efficiente dal punto di vista dei costi-benefici per la prevenzione, il controllo e la gestione delle epatiti virali, avviando quindi una collaborazione multisettoriale tra le varie istituzioni sanitarie europee”.

Inoltre, l’eurodeputato chiede se la Commissione ‘‘non consideri l’eventualita’ di rafforzare i piani sanitari nazionali attraverso la previsione di un piano sanitario europeo in materia di epatiti, promuovendo progetti di collaborazione e di scambio di buone prassi’‘.

In ultimo, Mastella chiede inoltre a conclusione della sua interrogazione, se Bruxelles ”non giudichi opportuno, per consolidare la capacita’ d’azione e di intervento dell’Unione, incoraggiare e finanziare con specifici programmi la ricerca sulle malattie epatiche, rafforzando cosi’ il livello di preparazione dell’Unione europea di fronte ad una tra le principali malattie infettive che minacciano oggi la salute umana”.

Bruxelles, 3 novembre 2011

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