Una giornata di partecipazione o un vergognoso teatrino?

Una giornata di partecipazione o un vergognoso teatrino? E’ la domanda che si pone Mariateresa Imparato della Fabbrica di Nichi.

Nella stesso giornata ha visto svanire una speranza e il consolidamento di una realtà: quella dello scontro senza esclusione di colpi di due gruppi di poteri.

Maria Teresa Imparato

Una giornata di partecipazione o un vergognoso teatrino?

di Mariateresa Imparato
Fabbrica di Nichi

EBOLI -Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento di Mariateresa Imparato, della Fabbrica di Nichi, che raccontando la giornata delle primarie e il periodo che l’hanno preceduta, oltre a fare delle considerazioni politiche si lascia andare anche allo sconforto, ritenendo che sia stata un’occasione perduta, a giudicare da come si sono svolte e da come si sono comportati i due maggiori gruppi del PD.

Gruppi di poteri che scontrandosi, hanno offerto quello che la Imparato chiama “vergognoso teatrino”, e hanno compromesso una giornata particolare: una giornata di festa democratica. Si pone delle domande che sono già delle risposte ma nonostante tutto, riesce a vedere l’aspetto positivo anche in un’altra circostanza: quella di non essere stati affiancati da esponenti istituzionali. Una solitudine che però è anche la speranza che potrebbe far tramontare quella vecchia classe dirigente e favorire la nascita di una nuova sinistra.

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Lunghe file, uomini e donne ammassati e un imponente numero di votanti. Ad Eboli hanno partecipato alle primarie un totale di 3.718 persone, una cifra positiva? Il trionfo della passione e della partecipazione? Se il trend in tutta Italia fosse stato quel “miracoloso, passionale e soprattutto spontaneo voto ebolitano” saremmo arrivati a quasi sei milioni e mezzo di votanti!

Pur non essendoci state imponenti manifestazioni elettorali e luoghi di partecipazioni affollati e “assettati di politica” abbiamo visto la partecipazione di maggioranze “bulgare” bersaniane, “rifugiati politici” che  evidentemente vedevano in Renzi  la soluzione ai loro problemi internazionali, per non parlare dell’improvvisa voglia di “partecipazione del mondo agricolo” e di quella “solita, affezionata e spontanea” voglia di partecipare delle note strutture sanitarie private.

Le primarie potevano rappresentare, per la nostra città, un grande momento di partecipazione, lasciar liberi gli elettori e non costringerli ad un test localistico, avrebbe voluto dire rinsaldare il rapporto tra i cittadini e la politica in una fase in cui l’antipolitica diventa sempre più preminente.

Purtroppo questo non è avvenuto nella nostra città ma abbiamo assistito allo spettacolo di due blocchi di potere che si sono scontrati utilizzando tutti i mezzi possibili per consolidare l’uno il proprio dominio sulla città e l’altro per ribaltare i rapporti di forza.

Se ad Eboli l’affluenza fosse stata “democraticamente e normalmente” nella media dei votanti della provincia di Salerno – quindi circa 1500 elettori e non gli “anomali” 3.700, facendo le proporzioni – il nostro risultato sarebbe stato  sul 15%, esattamente in linea con il dato nazionale.

Sia chiaro, un dato che non ci fa impazzir di gioia, ma ci permettiamo di fare un piccolo confronto con le primarie del 2005 quando il candidato “Bertinotti” ad Eboli con due consiglieri comunali, un assessore comunale e uno provinciale, un consigliere regionale entrante e un assessore regionale uscente, è stato  intorno ai 350 voti che diventarono poi quasi 2.000 alle politiche successive.

Per questo riteniamo incoraggiante che un gruppo intergenerazionale di Sinistra ecologia e Libertà e di sostenitori spontanei per Vendola sia riuscito senza il sostegno reale del partito e del  suo esponente istituzionale ad ottenere 227 voti.

Ringraziamo così i 227 elettori, che come dovrebbe essere normale non conosciamo, e da loro e con loro iniziamo la battaglia per le Politiche certi di crescere e di essere un seme per una nuova sinistra ebolitana.

Eboli, 28 novembre 2012

10 commenti su “Una giornata di partecipazione o un vergognoso teatrino?”

  1. Trovo nei ragazzi della fabbrica di Nichi un entusiamo verso la politica che mi piace. Invece vedo nei vecchi tromboni di sel ad Eboli un’idea vecchia e stantia della politica. Questi ragazzi dovrebbero assumere la guida di quel partito per rilanciarlo a livello locale. Bravo Massimo a dare spazio a queste persone belle e genuine senza di loro la sinistra nella nostra città sarebbe senza futuro.

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    • Per Comunista,
      Hai ragione questi giovani, dovrebbero avere l’occasione di esprimersi.
      I giovani in generale sono belli, bravi e intelligenti, tutti, anche quelli di destra, ma hanno bisogno anche di quelli che hanno più esperienza, sperando che questi non siano invadenti.
      Riguardo a Rosania, anche lui sta bene, ma dovrebbe fare ammenda e fare da sponsor e accompagnare questi ragazzi nel loro cammino.
      L’idea della rottamazione non mi è mai piaciuta, anche perché tutti possono servire, basta solo saperli utilizzare.

  2. Voglio dare un riconoscimento pubblico ( e personale) a Mariateresa Imparato, per il FORTISSIMO impegno dato nella giornata del 25 nov nell’Ufficio Elettorale nella Scuola di Salita Ripa. Dalle prime ore della mattina fino a molto dopo le ore 20.00, ha coordinato l’ufficio preposto alle registrazioni ( totale olttre 700 persone), con grande responsabilità ed etica. Sono stato testimone oculare anche di alcuni antipatici comportamenti di qualche elettore gestiti con educazione e serenià da M.T.- Mi dispiace per il commento da Lei fatto da cui traspare una forte amarezza, ha ragione, ma la invito a non demordere, gielo chiede uno che ne ha viste tante e continua nonostante tutto ad avere SPERANZA. Questo sentimento non va scemando con il tempo, anzi quando vedo persone come MT. e l’impegno disinteressato per l’affermazione delle proprie idee, la SPERANZA aumenta. A domenica 2 dic per festeggiare una grande partecipazione democratica.!

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  3. Concordo con te sulla rottamazione. E’ una parola che non mi piace. Anche perchè abbiamo avuto grandi vecchi che sono stati capaci di trasmettere alle giovani generazioni insegnamenti bellissimi.
    Penso a Sandro Pertini. Io mi commuovo ancora quando ascolto Pietro Ingrao.
    La mia critica a Sel non è sull’anagrafe del gruppo dirigente anche perchè hanno ad Eboli un segretario che è persona giovane, capace e stimata. Critico però un ideoligismo spinto nel loro agire che li allontana sempre più dai bisogni della gente. Tutto qui.

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  4. Lo vado ripetendo da sempre. Purtroppo di spazio a questi,con la scusa che sono giovani e inesperti, non gliene lasciano. Hanno tantissimo entusiasmo,tante idee e una moralità sconosciuta al mondo della politica degli ultimi 40 anni. Di gente come loro Dio sa quanto ce ne sarebbe bisogno in Politica e non gioverebbero solo alla sinistra, che avrebbe già la fortuna di averli dalla loro parte.
    Dovrebbero avere più coraggio. Anche quello non gli manca ma ce ne vorrebbe molto di più. Essere almeno pari alla forza delle loro idee. Comunque sono tra i migliori giovani di questo paese, di cui dovremmo essere tutti orgogliosi e grati perchè la loro sola presenza costituisce già una bella speranza.

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  5. Io personalmente mentre votavo ho visto tanta gente per bene a cui però qualcuno senza scrupoli ha ritenuto bene di accostare vagonate di teatranti . Speriamo vada meglio al secondo turno !!!

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  6. Per Antonio Lioi
    La tua presenza domenica al seggio elettorale è stata fondamentale, hai gestito l’ingresso dei cittadini nell’ufficio elettorale in maniera perfetta evitando tensioni e polemiche. Questo a dimostrazione che quando parliamo di persone perbene non c’è differenza tra giovani e meno giovani.
    Voglio ringraziare i compagni della Fabbrica di Nicky che con il loro impegno e la loro passione hanno contribuito alla grande partecipazione democratica.
    Un grazie a Mariateresa Imparato, Alfonso Del Vecchio, Massimiliano Curcio, Carlo Manzione e i tanti giovani impegnati come scrutatori e rappresentanti di lista nei seggi elettorali.

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  7. PER ADMIN
    Vorrei fare due considerazioni:
    1. Innanzitutto, prescindendo dalle opinioni politiche personali, esprimo alla sig.ra Mariateresa Imparato tutta la mia solidarietà per l’impegno profuso nell’ambito sociale e per la passione politica che la contraddistingue.
    2. Mi complimento con Mariateresa Imparato per aver evidenziato la sostanza vera e putroppo degradante di quella giornata, quando asserisce:
    – “la partecipazione di maggioranze “bulgare” bersaniane, “rifugiati politici” che evidentemente vedevano in Renzi la soluzione ai loro problemi – per non parlare dell’improvvisa voglia di “partecipazione del mondo agricolo” e di quella “solita, affezionata e spontanea” voglia di partecipare delle note strutture sanitarie private”;
    HA PRATICAMENTE, SENZA PARTICOLARI INDAGINI CONOSCITIVE, MESSO IN LUCE CIO’ CHE RESTA DEL QUOTIDIANO FAR POLITICA EBOLITANA.
    altrettanto concordo nel rapporto fatto con le primarie del 2005, quando la partecipazione popolare era CONTRASSEGNATA DA UN ASPETTO DEMOCRATICO, MA è stato sottolineato un particolare: Il risultato conseguito senza il sostegno reale del partito e del suo esponente istituzionale; PROPRIO QUEL GIORNO CHISSA’ PERCHE’. Pertanto in virtù delle considerazioni che Mariateresa ha voluto evidenziare, rivolgendomi ad AMNIN, perchè non accettare il concetto di ROTTAMAZIONE, dopotutto
    sul dizionario significa:
    Raccogliere rottami di metallo per riutilizzarli in fonderia- sinonimo DEMOLIRE. E’ sufficiente rapportare il concetto nella politica locale, anzi nazionale. E’ l’unica alternativa rimasta e, checchè se ne dica, le ultime primarie lo hanno ampiamente dimostrato.

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    • Per Bobo,
      ti ringrazio dello spunto che mi dai, per definire bene questo concettodella “rottamazione”. L’esempio che hai fatto, circa i materiali che devono essere raccolti, selezionati e in quel caso fusi, ci riportano ad un altro esempio: al processo del riciclaggio, cioè il riutilizzo sotto altre forme di materiale di risulta, purtroppo questa definizione che è un processo virtuoso è stato mutuato in negativo applicandolo a persone e cose che cambiano veste e si ripropongono come nuovo.
      Bypassando entrambe le definizioni avevo indicato come alcune persone, che dovrebbero farsi da parte, non dovrebbero essere archiviate, semmai dovrebbero essere valorizzate e trarne da loro, sempre che questi lo accettino e dimostrino veramente la loro maturità raggiunta dall’esperienza e dagli anni, insegnamenti, consigli, guide.
      Io stesso non pensavo di essere utile alla mia età, ma perché possa essere veramente utile, non devo convincermi di essere indispensabile e senza di me casca iol mondo.
      Devo aggiungere che diventa un problema se queste persone non capiscono quanto siano un ostacolo ai processi di cambiamento, e questa loro “resistenza” fa insorgere nei giovani rabbia e desiderio di liberarsi in maniera risolutiva accantonandoli, seppellendoli.
      Il vero rinnovamento e i veri processi di crescita sono quelli che si fanno insieme, in armonia, e ognuno li deve affrontare consapevole del proprio ruolo, senza pensare che quel ruolo sia più importante degli altri ed esclusivo.
      La mano perchè svolga il suo ruolo ha bisogno di tutte e cinque le dita. Senza il pollice si riesce lo stesso ad afferrare gli oggetti, ma la presa non è efficace quanto quella con il pollice.
      Massimo Del Mese

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