Sviluppo rurale: Si conclude la 1^ fase del Progetto “Salviamo Lucignolo”

Eboli: 10 novembre, Azienda Improsta, presentazione risultati progettuali “Salviamo Lucignolo”, affidata al GAL “I Sentieri del Buon Vivere”.

L’azienda agricola sperimentale regionale “Improsta” ospiterà l’evento conclusivo del progetto di cooperazione interterritoriale “Salviamo Lucignolo”, realizzato nell’ambito della Misura 421 del PSR Campania 2007/2013.

Salviamo Lucignolo
Salviamo Lucignolo

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Sarà l’azienda agricola sperimentale regionale “Improsta” di Eboli ad ospitare l’evento conclusivo del progetto di cooperazione interterritoriale “Salviamo Lucignolo”, realizzato nell’ambito della Misura 421 del PSR Campania 2007/2013.

L’evento, nel corso del quale si illustreranno i risultati progettuali, è organizzato dal GAL “I Sentieri del Buon Vivere”, congiuntamente agli altri GAL partner del  progetto: I due GAL lucani, GAL “Basento Casamastra” e GAL “Sviluppo Vulture Alto Bradano” e un GAl pugliese, GAL “Valle d’Itria”.

Obiettivo di “Salviamo Lucignolo” è quello di organizzare una microfiliera all’interno del sistema produttivo zootecnico, attraverso il recupero di razze autoctone di uno degli animali che, più di altri, si identifica come autentico simbolo della ruralità nell’Italia meridionale: l‘ asino.

L’allevamento e l’utilizzo in agricoltura dell’asino, che per secoli ha costituito un elemento fondante del sistema agricolo dell’intero Mezzogiorno, è andato via via scomparendo, a causa della crescente meccanizzazione dell’agricoltura. Negli ultimi anni, invece, la riscoperta di questo animale dal carattere docile, paziente e riservato, è di crescente interesse. L’asino viene, per esempio, utilizzato nell’onoterapia come “strumento” terapeutico per rimettere in moto i sentimenti e stimolare il piacere della comunicazione emotiva. E il latte d’asina, prezioso alimento dalle caratteristiche organolettiche molto vicine a quelle de latte materno, è utilizzato nell’alimentazione dei bambini con allergie alimentari, oltre che nella produzione cosmetica a base naturale.

Partendo, così, da un fattore antico di produzione, “Salviamo Lucignolo” si propone di  portare nell’agricoltura moderna un elemento della tradizione, valorizzando le opportunità che questo fornisce ed incentivando nuove forme di sviluppo rurale.

La prima fase di “Salviamo Lucignolo”, affidata al GAL “I Sentieri del Buon Vivere”, è stata dedicata alla creazione della base da cui si è sviluppata l’intera progettualità: la ricognizione e l’identificazione delle razze autoctone dell’asino meridionale.

Si tratta di una raccolta di informazioni, volta sia a preservare le risorse genetiche locali dal rischio di estinzione o di erosione genetica che ad incentivarne la reintroduzione in agricoltura o altre forme di valorizzazione.

Nel corso dell’appuntamento di martedì saranno presentati ed illustrati i risultati del progetto. Seguirà una degustazione di prodotti a base di latte di asina.

Per informazioni
coordinamento@sentieridelbuonvivere.it tel/fax 0828915312

Eboli, 8 novembre 2015

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