Il Nuovo Psi perde pezzi: De Cesare e Mangieri si dimettono

Il Nuovo Psi perde pezzi. De Cesare e Mangieri rassegnano le dimissioni con effetto immediato: “il NPSI è nei fatti è un partito di conservazione”.

Tanti i motivi di disagio: scarsità di proposte politiche; il partito non è più un luogo di confronto per selezionare idee e uomini, per il bene comune, ma è luogo in cui la prova muscolare fatta di voti e tessere è l’unico dogma a cui far riferimento.

Modesto Mangieri-Damiano De Cesare
Modesto Mangieri-Damiano De Cesare

da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il Nuovo Psi perde pezzi: Damiano De Cesare e Modesto Mangieri rassegnano le dimissioni con effetto immediato dal Partito del Sindaco di Eboli Massimo Cariello e dell’ex Governatore della regione Stefano Caldoro. De Cesare e Mangieri non condividono le linee politiche che il Nuovo Psi porta avanti, ritenute essere in contrapposizione a quello che doveva essere un “partito nuovo“, dove i dirigenti fossero eletti in maniera trasparente e libera e non nominati dall’alto, come accade, invece, per tutte le nostre cariche dirigenziali.

«Quel partito – scrivono De Cesare e Mangieri – che attraverso il rinnovamento di se stesso e del sistema politico, si proponeva di costituire il principale elemento del ricambio politico dell’intera Città. Doveva, quindi, essere l’attore di un vero cambiamento morale e civile, prima ancora che politico dove potevano trovare albergo le proposte dei militanti e non, dei cittadini e dei professionisti, dei lavoratori e delle lavoratrici.

Si è preferito, invece, – secondo Mangieri e De Cesare – procedere a colpi di  antipatie e simpatie personali anziché raccogliere proposte critiche che sarebbero state fondamentali per la crescita del partito. Forse – si chiedono i due dimissionari – si pensa di ridurre la sezione di Eboli ad un circolo ricreativo? 

La stagione dell’entusiasmo e della speranza è durata ben poco. – concludono Damiano De Cesare e Modesto MangieriDa forza innovatrice e riformatrice, il NPSI è diventato nei fatti un partito di conservazione dell’esistente. Tanti i motivi di disagio, a fronte di un successo elettorale, la scarsità di proposte politiche è evidente, il partito è vissuto, non più come un luogo di confronto in cui selezionare idee e uomini migliori per il bene comune, ma bensì come luogo in cui la prova muscolare fatta di voti e tessere è l’unico dogma a cui far riferimento».

3 commenti su “Il Nuovo Psi perde pezzi: De Cesare e Mangieri si dimettono”

  1. De Cesare – Mangieri, vanno via dal NPSI, non importa a nessuno. Chi sono costoro ? Che ruolo avevano nel partito? e se avevano un ruolo ,come lo avevano ottenuto ? I loro meriti? Erano stati eletti da una assemblea degli iscritti ? Agli ebolitani attenti ai processi innovatori e riformatori sfugge il lavoro iniziato dai dimissionari. PIU’ SERIETA’
    Liborio, semplice analista e senza alcun interesse dell’accaduto ebolitano, ravvisa nell’apertura verso costoro un inizio di una politica innovatrice. innovatore

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