Battipaglia, tra gli “Interessi palazzinari e l’apostasia della chiesa”

Battipaglia & Urbanistica: “Gli interessi palazzinari e l’Apostasia della chiesa.”

Una riflessione di Giovanni Coscia all’indomani della Bocciatura da parte del TAR del Progetto dei “Padri Stimmatiti”: “90 appartamenti lusso; 72 uffici; 24 locali commerciali; Bar, ristorante; 240 box interrati; 25 cantine; 4 locali tecnici e spogliatoi; un oratorio con impianti sportivi; un centro benessere“.

Comune di Battipaglia
Comune di Battipaglia

di Giovanni Coscia  a POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Giovanni Coscia sull’ultima sentenza del TAR che ha bocciato il Progetto nell’area dei Padri Stimmatiti di Battipaglia.

«E’ eloquente, il diniego del TAR, che ha definitivamente bocciato, o se si preferisce, respinto al mittente, l’ennesimo progetto di invasione cementizia nella città di Battipaglia. E’ andata male, quindi, ai preti Stimmatini, ubicati con la loro sede strategica, in via S. Anna, nel quartier generale, dove nulla trapela, ma che tutto è possibile chiedere. Già, quelle mura di finto tinta religiose, che a volte lasciano intirizziti i fedeli, che nei fatti, in grossa percentuale, stanno man mano, disertando le omelie provenienti dai pulpiti, che fanno della ragione, (per fortuna) il mezzo unico per tirare avanti.

Un vantaggio per pochi, in determinate progettualità, e taroccate sotto il segno di Cristo, che inutilmente cerca di schiodarsi dalla croce, da 2000 anni per dire ai nuovi farisei, celati sotto le vesti del cristianesimo, di essere solo i mercanti del loro unico Dio: Il danaro. 90 alloggi residenziali, 72 uffici, 24 locali commerciali, un Bar, un ristorante e oltre 240 box interrati, unitamente a 25 cantine, 4 locali tecnici e degli spogliatoi, un oratorio con impianti sportivi e per concludere, anche un centro benessere. Dovevano essere creati, in quell’area compresa tra via Monterisi, via dei Tuscianensi, viale della Libertà e strada provinciale 29.

Don-Ezio-Miceli
Don-Ezio-Miceli

Il progetto, nei fatti, fu presentato da Don Ezio Miceli, nel non lontano aprile 2013, e dopo 60 giorni, non vi fu risposta del comune. Il silenzio assenso, fece si che il progetto, poteva essere considerato approvato. Fu solo l’intervento del commissario prefettizio Ruffo, che il 25 novembre 2013, pochi giorni dopo la comunicazione dell’inizio dei lavori, annullò il permesso a costruire. Ovvero, a fermare uno scempio in un’area destinata a parcheggi, strade di ampliamento e verde pubblico. Tanto infatti, è previsto dal piano regolatore generale.

E così, l’avvocato del comune, Giuseppe Lullo, e gli ambientalisti dell’ass.ne “Vento in faccia”, con a capo l’avv. Amministrativista Ferdinando Belmonte, hanno fatto si che il “progetto dei preti stimmatini” (quelli che rappresentano le stimmate di CRISTO), non fosse attuato. Uno scempio, l’ennesimo, che stava per essere perpetrato ai danni della città. Con i suoi progettisti colatori di cemento, che tutelano eventuali interessi personali, con la compiacenza di parte del clero.

Già, quella chiesa da troppo tempo nell’occhio del ciclone, con il fu Marcinkus, dello IOR, sempre a capo di scandali economici. Quella chiesa, che da a bere altro ai suoi fedeli e non far comprendere la realtà: come è penoso arrampicarsi sugli specchi, pur di difendere la religione, anziché la parola di Dio. E questa è l’apostasia; Una defezione morale, oppure spirituale, come Giuda che nel Nuovo Testamento tradisce il Gesù per lucro.

Giovanni Coscia
Giovanni Coscia

Ecco cosa è divenuta parte della chiesa. E non si comprende a cosa sono servite le parole di Bergoglio, il papa, per intenderci, affinché Cardinali, Vescovi e preti in genere, rinunciassero alle proprietà ed alle ricchezze. E poi vorrei ricordare l’8 per mille, che conferisce alla chiesa cattolica circa 9 miliardi di euro ogni anno. Però i cattolici-cristiani, hanno le missioni. Si, in Africa, dove distribuiscono un bicchiere di acqua a settimana. Bambini poveri e affamati. Ma il drappo rosso sulle spalle, e le prediche dai pulpiti, possono anche far progettare 90 appartamenti di lusso ed altri locali. Con la benedizione di un prete e non di CRISTO, sia chiaro. Perché egli, dalla croce, sanguina e gronda sempre in abbondanza.

E mai smetterà, ne siamo certi, considerate le chiacchiere distribuite gratuitamente, a favore di progetti faraonici, con progettisti, parte notevolmente interessata evidentemente. La dove c’era l’erba poteva esserci una città in miniatura. Ma va sottolineato, che c’era la benedizione dei preti. Quelli con l’abito nero. Camuffati agenti del rating e del business. Ma basta una preghiera ed essi sono salvati. Si battono il petto. Ma qui a Battipaglia non c’è via DAMASCO. Li fu folgorato S. Paolo dalla verità. Qui a Battipaglia, la verità non esiste. In nessun settore. Ma proprio nessuno e tutto è apostata. A partire dalla politica e proseguire altrove».

Battipaglia, 6 aprile 2017

5 commenti su “Battipaglia, tra gli “Interessi palazzinari e l’apostasia della chiesa””

  1. Io ho sempre difficoltà a capire perché certa gente nutra un tale livore (al limite del patologico) nei confronti della chiesa cattolica. Ancora meno spiegabile tutto questo astio nei confronti dei Padri Stimmatini che hanno fatto tantissimo per Battipaglia, in particolare Don Ezio nel recupero di tossicodipendenti, accoglienza delle ragazze-madri oltre che all’istituzione della mensa dei poveri.
    Il TAR gli ha respinto un progetto….e che sarà mai. Dal tono di questo articolo sembra che hanno ammazzato qualcuno.

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  2. L’analisi di Coscia è davvero illuminante su come la Chiesa abbia da tempo perso di vista la sua vera missione, soprattutto evangelica. Senza nulla togliere al notevole lavoro degli Stimmatini nelle nostre zone, leggere di speculazioni edilizie su terreni dove generazioni di giovani sono state cresciute ed allevate nel nome del Signore, fa davvero male al cuore. Ma, bisogna ammetterlo, ancora più male fa il vedere una platea di cattolici addormentati e tolleranti, come la Brezza d’Autunno del precedente intervento, che di fronte a legittimi interrogativi sull’operato amministrativo della Chiesa, vedano sempre un attacco al dogma, alla fede ed a Cristo. La Chiesa è Chiesa E DOVREBBE RESTARE CHIESA e già da sola è diventata molto brava a far male a tutti i credenti ed a se stessa diventando banca, finanza, speculazione e malaffare. Non c’è stato bisogno di alcun intervento esterno, mi sembra. Punto!!!

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    • Sig. Antonio innanzitutto “pletora di cattolici addormentati” lo dice a sua sorella.
      Io ho parlato di ” attacco al dogma, alla fede ed a Cristo”? E’ sicuro di stare bene?
      Dove li vede i “legittimi interrogativi” in questo articolo? Gli interrogativi presuppongono la presenza di qualche punto interrogativo, nell’articolo non ce ne è nemmeno uno. Un abbraccio.

  3. Dai fanatismi religiosi Dio ce ne scampi!
    Abbasso le religioni strumento di divisioni e viva la spiritualità che accomuna, ma specialmente un plauso va a chi è coerente con le azioni alle parole profferite.
    I chierici non maneggino lo sterco del Diavolo, ovvero il danaro.S.Francesco docet

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